F1 ’24: COLAPINTOMANIA

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Col titolo piloti oramai direzionato a Verstappen e in attesa di assistere alle ultime gare di campionato, fari puntati sull’ascesa del giovane pilota argentino che in poche gare, ha stregato al punto da mettere in discussione scelte pregresse di alcuni team.

S

u un aspetto possiamo ritenerci tutti d’accordo, Franco Colapinto è la scelta vincente del team principal James Wowles sotto ogni punto di vista, anche se paradossalmente, alcune vicende di mercato hanno costretto il pilota argentino di chiare origini italiane, a guardarsi intorno un allineamento di pianeti che raccontano come la Formula 1, certe volte assume dinamiche molte vicine a noi, di opportunità più uniche che rare da cogliere al volo in entrambe le parti.
La Williams negli ultimi anni, ha purtroppo pagato la scelta di un secondo pilota non all’altezza del primo, è stato per Latifi come per Sargeant, sostituito dopo l’estate proprio da Colapinto quando lo stesso sedile, poteva essere persino di Antonelli per quello che sarebbe stato un apprendistato vista la partnership con la Mercedes, prima del grande salto come avvenuto in passato con Russell.
Da Monza in avanti, la Williams ha svoltato andando a punti pure con l’altra monoposto per due volte negli ultimi sei appuntamenti, sfiorando nei restanti la top-ten dove gli incidenti di San Paolo non hanno inciso sulla reputazione, adesso seriamente candidato a diventare uomo-copertina dell’Argentina come avvenuto per Verstappen in Olanda, Perez in Messico e altri casi in cui il pilota o il team diventa traino nazionale sotto il profilo dei risultati, sponsor e media.

Quante probabilità ci sono da 1 a 10 che Franco rimanga in Formula 1 nel 2025? Venti.

Maria Catarineu, manager di Franco Colapinto.

Certo conterà alzare l’asticella dei risultati, per questo in un contesto di team che sembravano avere definito le proprie strategie in vista della prossima stagione e non solo, le sue prestazioni hanno attirato una tale attenzione da fare mordere le mani alla stessa Williams, che da qualche tempo oltre al confermato Albon, ha già annunciato il trasferimento di Sainz dalla Ferrari cui si vocifera, potrebbe essersi avvalso di condizioni contrattuali a proprio favore qualora arrivasse la chiamata di un top-team, soprattutto in previsione del prossimo ciclo regolamentare 2026.
Sicuramente una coppia di piloti potenzialmente superiore rispetto la parte bassa della gerarchia dei costruttori, che contestualmente chiude Colapinto in Williams per un’affare economico a questo punto tornare utile per il futuro del team, che ricordiamo oramai da qualche anno non appartiene alla famiglia Williams, essendo stato venduto al fondo di investimento statunitense Dorilton Capital il quale, in maniera saggia, continua a battezzare ogni vettura con le iniziali del “FW” in onore dello storico fondatore Frank, mantenendo una linearità e soprattutto identità col motorsport.
Per Colapinto, sembra esseri aperta un’asta che seppur non a livello di quella vista per l’ingaggio di Adrian Newey, che potrebbe risolversi con scenari interessanti nonostante incastri complicati quando tutti o quasi i sedili, sono oramai occupati.
A cominciare dalla Red Bull, team o meglio azienda, tradizionalmente ricca di giovani piloti dapprima arruolati in (chiamatela come volete) Toro Rosso, Alpha Tauri e adesso Racing Bulls, poi promossi in prima squadra o cestinati secondo le prestazioni, trovatasi spiazzata dal precipitato rendimento di Perez che al netto di una macchina non più superiore come l’anno scorso, rischia di non vincere il titolo costruttori anche per i mancati punti del messicano.
Nel frattempo di vedere gli sviluppi di Lawson che ha sostituito Ricciardo in Racing Bulls, la situazione di Tsunoda che rimarrà ancora un altro anno nella scuderia di Faenza, appare forte l’interesse per Colalpinto disposta a superare la filosofia aziendale, perché in questo caso dovrebbe essere pagato l’indennizzo alla Williams per liberare il pilota da qualsiasi contratto.
Una scommessa e una certezza, quella della sua popolarità esplosa in Argentina come in tutto il centro-sud America, che nell’eventuale sostituzione di Perez, garantirebbe comunque una vetrina (anche di sponsor) in quell’area continentale sempre più terreno fertile di motorsport negli ultimi anni.
Da considerare la posizione di Alpine, dove il ritorno di Briatore è stato dirompente in alcune scelte rivendicate nel doppio (pazzesco) podio di San Paolo, rumors provenienti dalla Germania e specificamente dal sito F1-Insider, dicono di come il manager italiano abbia avuto un ruolo primario nella scelta dei piloti 2025, compreso il rookie australiano Jack Doohan per un contratto valido per i primi cinque Gp, giusto il tempo di una valutazione prima di una definitiva scelta e in caso di mancata conferma, comunque il preventivo ingaggio dell’argentino.
Uno scenario intricato, dove le parole del manager di Colapinto, contribuito ad un finale di stagione ancora molto interessante.

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Andrea La Rosa

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