
In Cina il binomio Verstappen-Red Bull fa tre su tre (Gara sprint, pole e Gran Premio), Perez compie il suo ruolo da gregario mentre le Ferrari, tornano con i piedi per terra, male e in difesa, in attesa degli aggiornamenti.
Si cambia per non cambiare.
Verstappen e la Red Bull fanno il vuoto nel GP della Cina, nonostante il weekend caratterizzato dal programma della gara sprint e relativa possibilità di approcci differenti per la disponibilità di una sola sessione di prove libere, eventualità confermata anche in maniera fin troppo evidente dove ciascuna squadra, ha affrontato un lavoro diverso dagli altri, tale da rendere inizialmente impossibile qualsiasi valutazione.
Per esempio la Ferrari, si era concentrata utilizzando un solo set di gomma soft per l’intera sessione, concentrando l’attenzione sul perfezionare l’assetto soprattutto sul giro secco, alternando giri veloci e altri lenti per raffreddare la gomma, programma diverso per la Red Bull che in maniera più completa, aveva provato due mescole anche sul long run.
Ancora più distante quello della Mercedes, focalizzata con un solo treno di gomma dura con tanti giri in pista, nel mezzo l’incredibile circostanza della bandiera rossa esposta dopo dodici minuti di sessione, per il fuoco sul prato posizionato ai bordi di curva 7, probabilmente causato dalle scintille generate dal fondo delle vetture radenti l’asfalto finite sull’erba.
Solamente la qualifica della Sprint ha dato il “primo” riscontro, condizionato dal fattore meteo che ha reso tutto molto incerto, ma soprattutto mescolando i valori con Norris davanti a tutti, seguito da Hamilton, quarto Verstappen, peggio le Ferrari (quinto Sainz e settimo Leclerc).
Nei diciannove giri della gara sprint, c’è stata una diversificazione della scelta di gomme per raccogliere più dati possibili in vista del Gran Premio, con Hamilton subito deciso in partenza su Norris, largo in curva 1 e crollato nelle posizioni, voce grossa di Verstappen sul passo gara mentre negli ultimi giri, bagarre per il podio dove l’attacco di Sainz su Alonso (poi ritirato causa foratura) ha acceso l’azione dove Perez è stato il più lesto ad approfittarne.
Questo l’esito della sprint con i primi otto piloti a punti: 1. Verstappen, 2. Hamilton, 3. Perez, 4. Leclerc, 5. Sainz, 6. Norris, 7. Piastri, 8. Russell.
Dunque Verstappen incontenibile cui sono bastati nove giri per mettersi in testa a fare il vuoto dopo un approccio calmo, consapevole del miglior passo lasciando sfogare Sainz nei primi giri, l’unico che ha provato ad attaccarlo in virtù della gomma media nuova.
Ferrari giù dal podio alle prese con scaramucce, Leclerc apertosi in team radio a non gradire la dura difesa dello spagnolo negli ultimi giri: “Ne parleremo. Eravamo più in lotta … ero più in lotta io con lui anziché con gli altri”.
Bene Hamilton nel cogliere l’opportunità della pioggia dimostrando la sua competitività, laddove sul bagnato sono emersi i piloti non le macchine.
In fabbrica i ragazzi stanno lavorando giorno e notte per portare gli aggiornamenti per le prossime gare, e non posso chiedere di più. Abbiamo già anticipato qualche piccolo pezzo e stiamo spingendo come pazzi.
Fred Vasseur, team principal Ferrari
Chiusa la parentesi sprint, sempre inattaccabile e inarrivabile Verstappen con la Red Bull in prima fila nella qualifica del Gran Premio, colpo di coda di Alonso in seconda fila e Ferrari oltre le prime cinque posizioni.
L’esito della gara non è stato mai in dubbio, disarmante la superiorità con Perez sul podio nel ruolo da gregario, domenica super quella di Norris e della McLaren (ottavo Piastri), mentre il risultato della Ferrari (quarto Leclerc e quinto Sainz) rimette i piedi per terra visti ancora i problemi in qualifica ed un passo gara che alla vigilia, prospettava un risultato almeno tra i primi tre.
Una doppia safety-car e la strategia hanno spinto entrambi i piloti a risalire in classifica, dunque realismo con lo sguardo in avanti perchè dopo aver conosciuto bene pregi e difetti della macchina in questa prima parte di stagione in circuito diversi, sarebbe pronto un grosso pacchetto di aggiornamenti ad Imola, con l’obiettivo di avvicinarsi alla vetta.
Resta indietro la Mercedes, sesto Russell e nono Hamilton dove nella sessione di libere erano già palesate le difficoltà.
Ci pensa Alonso (settimo) fresco di rinnovo a trainare l’Aston Martin segnando anche il giro più veloce in gare che vale un punto aggiuntivo.
Ancora festa Haas grazie al decimo posto di Hulkenberg, molto ottimista sul piano degli aggiornamenti, tanto che per capitalizzare e difendere i punti conquistati nei primi Gran Premi, ha introdotto novità sulla macchina nonostante il format della gara sprint e quindi meno tempo per le sessioni di libere, buoni risultati che hanno dato un’inerzia positiva.
Una crescita di prestazioni giocata anche sul ritmo degli sviluppi che potrebbe non dispiacere nemmeno a Maranello, visto come la VF-24 mantiene un DNA simile alla rossa e dunque, soluzioni anticipate e chissà, magari apportate anche sulla SF-24.
Un mezzo sorriso per l’Alpine, a ridosso della top-ten con Ocon sulla cui monoposto, è stato introdotto un fondo rivisto anticipando l’aggiornamento per cercare la risalita non avendo nulla da perdere.
Qualche giorno prima l’inizio del weekend, aveva messo le mani in avanti l’attuale team principal Bruno Famin, spiegando anche la situazione e difficoltà dell’attuale A524 frutto della gestione precedente: “Non è certo un periodo divertente. Non siamo ovviamente dove vorremmo a livello di prestazioni e di risultati. Non facciamo progetti per essere 15esimi e 16esimi. Vogliamo essere davanti, vogliamo sviluppare le performance della monoposto e vogliamo lottare per podi e vittorie al più presto possibile”
Lontana la Sauber, dove l’idolo di casa Zhou è andato vicinissimo al punto nella gara sprint, nelle retrovie la Williams, peggio le Racing Bulls entrambe ritirate.
Non c’è tempo per restare fermi, già iniziato un lungo trasferimento verso Miami, dove il prossimo 5 maggio si correrà la terza edizione del Gran Premio sul circuito non permanente situato a Miami Gardens.
CLASSIFICA PILOTI
1. Verstappen (Red Bull) 110pt
2. Perez (Red Bull) 85pt
3. Leclerc (Ferrari) 76pt
4. Sainz (Ferrari) 69pt*
5. Norris (McLaren) 58pt
6. Piastri (McLaren) 38pt
7. Russell (Mercedes) 33pt
8. Alonso (Aston Martin) 31pt
9. Hamilton (Mercedes) 19p
10. Stroll (Aston Martin) 9pt
11. Tsunoda (Racing Bulls) 7pt
12. Bearman (Ferrari) 6pt
13. Hulkenberg (Haas) 4pt
14. Magnussen (Haas) 1pt
* Assente nel Gp d’Arabia Saudita causa appendicite, sostituito da Bearman.
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1. Red Bull 195pt
2. Ferrari 151pt
3. McLaren 96pt
4. Mercedes 52pt
5. Aston Martin 40pt
6. Racing Bulls 7pt
7. Haas 5pt
Troppo forti macchina e piloti!!