
Corre la Formula 1, che pochi giorni dopo l’Azerbaijan si trasferisce verso il prossimo appuntamento di Singapore sul circuito di Marina Bay dove (ormai tradizionalmente) si correrà in orario locale serale sotto i riflettori artificiali accesi.
Quando per la prima volta nel 2008 si gareggiò a Singapore, l’aspetto più avveniristico fu senza dubbio la possibilità di correre in maniera inedita sotto i riflettori in notturna, anche per venire incontro al fuso orario e alle esigenze televisive del pubblico europeo, segnale di diverse possibilità economiche dentro un approccio di calendario sempre più allargato di gare fino ai giorni nostri.
Proprio la gara inaugurale viene ricordata per il “crashgate”, considerato ancora oggi come uno degli scandali della Formula 1 moderna, vale a dire l’incidente volontario di Piquet Jr e della Renault che cambiò il volto di quel Gran Premio e le sorti di quel mondiale, ricordiamo poi deciso all’ultima curva nell’ultimo atto in Brasile.
Come tutti i tracciati cittadini, non mancano le insidie per la vicinanza delle barriere e poche vie di fuga, comunque più ampie rispetto alle strettissime strade di Montecarlo, in questi anni il circuito ha subito qualche modifica allo scopo di migliorare progressivamente le condizioni, talvolta venendo incontro ai consigli e richieste degli stessi piloti.
Intanto per evitare trenini legati alla difficoltà dei sorpassi, dopo essere stata bocciata l’anno scorso per motivi di sicurezza, il circuito cambia anche con l’introduzione di una quarta zona DRS tra le curve 14 e 16 per aiutare l’azione prima dell’ultima chicane.
Tra le statistiche è l’ormai ex pilota Sebastian Vettel a detenere il maggiore numero di vittorie (5), seguito da Hamilton (4) che avrà la possibilità di eguagliare tale record, a pari merito (4) le vittorie per team di Ferrari, Red Bull e Mercedes.
L’anno scorso vinse in maniera del tutto inaspettato Carlos Sainz, l’unica mancata dalla Red Bull.
Ora siamo in forma e possiamo lottare ogni weekend per pole e vittoria. Ci sono 300 punti a disposizione, tutto è possibile e la lotta sarà lunga.
Fred Vasseur, team principal Ferrari (al termine dello scorso Gp)
Oramai da qualche giorno dopo Baku, anche la classifica costruttori ha accertato il sorpasso della McLaren sulla Red Bull, marchio di una superiorità manifestata nella tarda primavera e difesa dalla guida di Verstappen, poi progressivamente salita e non colta per una serie di errori dei Papaya, oramai stabilita anche dalla graduatoria per un’inerzia che difficilmente allo stato attuale, potrebbe generare un’inversione di tendenza, quanto invece da dietro, sempre sulla Red Bull, potrebbe essere anche un recupero della Ferrari.
Lo stesso consulente Red Bull, Helmut Marko, ha mostrato schiettezza sull’impossibilità di rimonta ai microfoni dei giornalisti al termine dello scorso Gp: “Se penso che il campionato Costruttori sia ormai andato? Ad essere onesti, sì.”
Sempre Marko, analizzando il complicato trascorso weekend e non trovandosi d’accordo sull’esito dei commissari che hanno giudicato come incidente di gara il contatto tra Sainz e Perez, proprio per le riparazioni dei danni ed il vincolo del tetto di spesa, ha espresso come la squadra non potrà provare alcune soluzioni pianificate, lasciando intendere come ad Austin potranno esserci novità tramite un corposo pacchetto di aggiornamenti per rilanciare il finale di stagione.
Dunque un Gran Premio tutto da seguire, perchè a sette gare dal termine e tre gare sprint da disputare, restano in gioco complessivamente 206 punti in una classifica piloti, che vede Verstappen in vantaggio di 59 punti su Norris, di 78 su Leclerc e 91 Piastri.
Per Verstappen ci sono anche quelle sicurezze da riprendere, come ad esempio la capacità di sapere raccogliere il massimo, almeno fino alla vigilia della precedente trasferta in Azerbaijan, perché ha fatto un certo effetto vederlo dietro Perez che per tutto l’anno aveva pagato un pessimo rendimento, tanto da essere in dubbio, nella pausa estiva, il suo proseguimento in Red Bull.
Norris deve concretizzare in ogni dettaglio la velocità della sua McLaren, badando al sodo e migliorando per esempio quelle partenze dalla pole dove successivamente, non ha mai concluso in testa il primo giro.
Leclerc purtroppo recrimina i passaggi a vuoto dopo Montecarlo tra Canada, Spagna, Austria e Gran Bretagna dove qualche punto in più, chissà quali scenari avrebbe aperto in questo momento.
Piastri invece, con la dimostrazione dei fatti di non volere essere secondo pilota, ed una costanza di rendimento e maturità vista a Baku e Monza che qualora replicata, potrebbe ancora essere della lotta.
Un tale equilibrio di prestazioni tra McLaren, Ferrari e (aggiungiamo) Mercedes che non hanno mai certificato un vero rivale sul piano dei numeri (in termini di punti), facendo un favore proprio all’olandese.
Adesso l’appetito che verrà mangiando tale da rendere interessante il finale di campionato, dettagli di configurazione e aggiornamenti nonostante la fase finale di stagione e ricordiamo il vincolo del budget cap, che potrebbero aprire in maniera incredibile un fronte che sembrava inarrivabile la scorsa primavera.
Certo si discuterà sulla flessibilità delle ali, palesata dalle telecamere montate sulla McLaren che ha destato perplessità, in particolare quella posteriore capace di sfruttare dei meccanismi non immediatamente evidenti ma capaci, di generare dei benefici perché ad esempio sul lunghissimo rettilineo di Baku, anche pochi km/h di differenza hanno deciso l’esito della gara.
Che un’ala fletta può starci, restano da discutere la fattispecie rilevati dei bordi alzati di un DRS chiuso ed una preoccupazione nel paddock per quella che potrebbe essere una genialata dentro una zona grigia del regolamento, magari sfuggita nei test che in pista in ambito di massima prestazione, può fare una differenza importante.
Una questione destinata ad essere al centro del dibattito.
Aston Martin con l’obiettivo di ben concludere la stagione, Racing Bulls a secco di punti nelle ultime gare dovrà respingere la rimonta della Haas viceversa in top-ten nei recenti due Gran Premi, dove tornerà a disposizione Magnussen dopo la squalifica sostituito da Bearman che non ha fatto rimpiangere il danese titolare.
Forse sarà passato dalla testa ai vertici del team la volontà di lasciare il giovane pilota della Ferrari Accademy fino al termine del campionato, anticipando quindi uno svezzamento in vista della prossima stagione dove sarà titolare, ma evidentemente anche la stipula dei contratti hanno il loro peso, memori di quanto recentemente accaduto con l’ex title-sponsor russo in uno scontro terminato con gli ufficiali giudiziari ai box di Zandvoort.
Entusiasmo alla Williams, su di giri Colapinto a punti nella sua seconda gara della carriera dopo aver sostituito Sargeant a Monza, con un contratto fino al termine del campionato quando lascerà il posto a Sainz: “Conquistare i miei primi punti in Formula 1 è una sensazione fantastica, sono molto orgoglioso di questa squadra per quello che siamo riusciti a fare insieme. Sono felice di avere dei punti in classifica per dimostrare tutto il duro lavoro e gli sforzi che abbiamo fatto, essendo solo alla mia seconda gara. Avevamo un buon ritmo, siamo stati molto vicini alle Aston Martin. Il settimo e l’ottavo posto insieme ad Alex significano che ora siamo ottavi nel Campionato Costruttori, il che rappresenta un buon passo avanti e una motivazione in più per la squadra. Dobbiamo continuare a imparare e migliorare insieme, perché la stagione è lunga e mancano ancora molte gare. Non vedo l’ora di correre per la prima volta a Singapore il prossimo fine settimana”.
L’obiettivo è restare davanti l’Alpine e per questo, la positività, leggerezza e fiducia nelle procedure, potrebbero fare la differenza, con l’opportunità adesso di blindare l’argentino magari offrendo una soluzione a Sauber prestò sarà rinominato Audi offrendolo in prestito, per non tenerlo in panchina quando nella prossima stagione potrebbero aprirsi ulteriori scenari.
Un sospiro di sollievo anche per il team principal James Wowles che tramite questa scelta manageriale, blinda indirettamente il suo posto: “In due gare Franco ha dimostrato al mondo che merita un posto in Formula 1, da parte mia ho sempre creduto che si debbano fare correre i piloti che se lo meritano. Abbiamo già definito da tempo la nostra line-up per la prossima stagione, ma verificheremo la possibilità di poter lavorare con Audi. Sono orgoglioso come un padre di ciò che Franco sta ottenendo, e voglio che abbia successo.”
Audi però tratta un’analoga situazione legata a Gabriel Bortoleto, attuale leader del campionato di Formula 2 e parte dell’Academy della McLaren anche in questo caso, al momento senza sedili disponibili.
Resta il dubbio: Audi in qualità di costruttore, può davvero permettersi tali investimenti per fare crescere giovani provenienti da altri team, e fornire loro l’assist della formazione?
Di seguito il programma del weekend, dove certamente la diversità di orario rispetto alle condizioni ambientali rappresenterà un’ostacolo per tutti i team, impegnati per esempio a capire le condizioni di degrado delle gomme con due sessioni di libere previste al mattino ora locale, mentre la seconda sessione di libere, qualifiche e gara di sera con evidenti differenze di temperatura dell’asfalto.
Venerdì 20 Settembre
Prima sessione di prove libere – ore 11;30
Seconda sessione di prove libere – ore 15;00
Sabato 21 Settembre
Terza sessione di prove libere – ore 11:30
Qualifiche Gran Premio – ore 15:00
Domenica 22 Settembre
Gran Premio – ore 14:00