
Col Gran Premio del Belgio si chiude il tour de force di gare europee: si ripeterà il duello tra McLaren e Red Bull? Seguirà la pausa estiva per riprendere tra circa un mese a Zandvoort.
Un grande classico che resiste al tempo e alle sirene di un calendario sempre più lungo, attratto e soprattutto oramai agganciato dal mercato asiatico e americano.
Il Gran Premio del Belgio rimane al passo insieme al circuito di Spa-Francorchamps più volte ammodernato, per quelli che sono i progressivi standard imposti dalla Formula 1.
La prima gara risale addirittura al 1925 (proprio a Spa) con la vittoria di Antonio Ascari su Alfa Romeo, ancora Gran Premi nel biennio 1930-31, poi dal 1933 al 1935, 1937 e 1939, lo stop della guerra e la ripresa nel 1946-47, dal 1949 al 1956, nel 1958, dal 1960 con qualche rara interruzione come ad esempio quella del 2003 per la questione tabacco-motori e 2006 per lavori sul tracciato.
Altri circuiti hanno ospitato i motori in Belgio, come Bois de la Cambre ma soprattutto Nivelles e Zolder, pista tristemente famosa per quanto avvenne l’8 maggio 1982, quando nelle qualifiche Gilles Villenueve morì dopo un volo causato dal contatto tra la sua Ferrari e la March di Jochen Mass.
Una Spa-Francorchamps lunga e rimasta veloce nonostante i lavori che negli ultimi decenni, hanno tolto alcuni tratti caratteristici come l’originaria chicane Bus-Stop, un tempo posizionata poco prima del traguardo, oggi completamente modificata.
Recentemente conclusa un’importante riqualificazione in materia di sicurezza, a cominciare dal bellissimo tratto di curve a destra-sinistra con dislivello chiamata Eau Rouge/Radillion che i piloti percorrono in piena accelerazione, dove sono state ampliate le vie di fuga con l’introduzione di ghiaia al posto dell’asfalto, modifiche apportate dopo diversi incidenti tra cui, quello mortale avvenuto nel 2019 in Formula 2, quando lo sfortunato Anthoine Hubert rimase vittima in una drammatica carambola con altre vetture.
Le opere che hanno riguardato anche un aumento della capienza.
Quello di Spa-Francorchamps resta uno dei circuiti più belli del calendario dove tra l’altro, non mancano gli effetti di variabili condizioni meteo dove proprio la lunghezza del circuito, rende talvolta non omogenee le condizioni lungo il tracciato.
Non a caso ospita tutte le maggiori categorie del motorsport, come la 24 ore di Spa tra le gare di durata più famose al mondo, eventi di Gran Turismo e gare di vetture sport.
Un Gran Premio così radicato nel tempo, non può che tramandare nomi illustri della Formula 1, che continuano ad essere presenti nelle statistiche, è per esempio Michael Schumacher a vantare il maggiore numero di vittorie (6), seguito da Senna (5), Clark, Raikkonen ed Hamilton (4), quest’ultimo col numero più alto di pole (6) e podi (10).
Probabilmente faremo un importante annuncio sull’organizzazione interna dopo la pausa estiva.
Fred Vasseur, team principal Ferrari, al termine dello scorso Gran Premio d’Ungheria.
La storia di un Verstappen maturo e giudizioso nei confronti dei piloti avversari, ha retto giusto il tempo di tornare a lottare con gli altri, vedere la sua Red Bull indietreggiare nella gerarchie al punto di non condividere in maniera plateale le scelte del team, tra l’altro in quest’ultimo caso, nevrotico e irrispettoso di uomini e donne, che hanno dato tutto per dargli una macchina vincente.
Un comportamento per nulla cambiato rispetto all’inizio di carriera, anzi forse peggiorato e poco sopportato persino dal suo box che allo stremo della pazienza, ha dovuto parlare con lo stesso mazzo di carte con dialoghi abbastanza imbarazzanti quelli sentiti pochi giorni addietro in mondovisione, tra l’altro essendo personaggi di riferimento per tutti quelli che frequentano o semplicemente seguono il motorsport.
Uno show lo scambio di comunicazioni nel post gara col suo ingegnere di pista:“Mi risulta che il delegato medico debba vederti…”.
Arroganza, delirio di onnipotenza o cosa?
E’ questa la scia che in Belgio arriva dall’Hungaroring, laddove è bastata una concreta e ordinata McLaren seppur imperfetta nelle strategie, per mettere tutto a soqquadro e cestinare la serenità che evidentemente appariva solamente quando c’era la capacità ed il mezzo per rifilare distacchi abissali agli altri diciannove piloti della griglia.
Oltre la metà del calendario 2024 è stato già completato, tuttavia restano ancora parecchie gare (compresi i weekend dove sono previste le sprint) che potrebbero aprire scenari impensabili.
Se in casa Red Bull quella di Perez sembra l’ultima possibilità prima di un clamoroso ribaltone, la McLaren invece gioca a due punte, con Piastri che giunge galvanizzato e autore di una prova maiuscola in Ungheria, cui va segnalato come Norris abbia accettato di rispettare le direttive della squadra seppur abbia fatto di tutto per fare cambiare idea, dopo avere assaporato la vittoria e guadagnare punti sulla leardership iridata a seguito di una pessima strategia dal box.
Se la classifica piloti appare comunque lunga, quella costruttori rimane corta e la Mclaren potrebbe fare affidamento su almeno tre fattori, quali la supremazia della sua monoposto, l’insensata crisi emotiva mostrata pochi giorni addietro da Verstappen ed il fattore affidabilità, perché siamo giunti ad una parte di campionato dove sarebbero prossime le nuove unità di motorizzazioni da sbloccare oltre quelle consentite a rotazione, che generano penalità sulla griglia di partenza.
Fuori da questa lotta (che peccato) la Mercedes e la Ferrari per quello che pare concretizzarsi un derby per la terza posizione della classifica costruttori, mentre r imane un campionato spaccato per i rimanenti team, a cominciare dall’Aston Martinnel limbo della posizione centrale, col solo obiettivo di fare quanti punti possibili e lavorare per la prossima stagione.
Più equilibrio nella seconda parte della classifica, con Racing Bulls e Haas distanti pochi punti, più in basso Alpine e Williams in quelli che sono i rispettivi duelli, comunque utili per dare un obiettivo alle rispettive squadre da qui al termine, senza tralasciare l’argomento di quanto una migliore posizione genera maggiori premi economici che fanno sempre comodo.
Infine la Sauber rimasta fino ad ora l’unico team senza punti, il cui migliori risultato resta l’undicesima posizione di Zhou nella prima gara in Bahrein, un campionato fin qui a dir poco deludente considerando la base su cui partirà la prossima Audi.
Venerdì 26 Luglio
Prima sessione di prove libere – ore 13;30
Seconda sessione di prove libere – ore 17;00
Sabato 27 Luglio
Terza sessione di prove libere – ore 12:30
Qualifiche Gran Premio – ore 16:00
Domenica 28 Luglio
Gran Premio – ore 15:00