F1 ’24: VERSO SPIELBERG

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Il gran circus si sposta in direzione Austria nel Red Bull Ring, casa dell’omonima scuderia e sede dell’undicesima prova del campionato 2024 oramai prossimo al giro di boa, dove andrà in scena un weekend caratterizzato dal format della gara sprint.

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ome preannunciato, è una stagione europea senza sosta quella che, soprattutto durante l’estate, vede in programma diversi appuntamenti ravvicinati, salvo la pausa prevista tra fine luglio e agosto.
Un tour che coincide con Gran Premi in circuiti storici, da moltissimi anni in calendario e con la presenza di moltissimo pubblico per una passione tramandata di generazione in generazione, senza troppo pensare talvolta alla monotonia dei cicli vincenti.
Il circuito austriaco di Spielberg, dopo l’allargamento del calendario verso nuove frontiere, soprattutto americane e asiatiche, rientra pienamente nell’ormai ristretto elenco di sedi storiche, per un albo d’oro che parte dal lontano dal 1970, quando vinse Jacky Ickx a bordo della Ferrari.
Vale la pena ricordare come l’autodromo venne costruito per sostituire in maniera permanente l’originaria sede del vicino aeroporto militare di Zeltweg che già negli anni Sessanta, sulla scia di Silverstone ricavato unendo le piste di una base aerea, aveva ospitato alcune gare di F1, tra cui spicca la vittoria di Lorenzo Bandini (sempre in Ferrari) nel 1964.
Un appuntamento costante fino al 1988, la ripresa nel 1997 e una nuova pausa dal 2004 al 2013, quando nel frattempo l’acquisizione di Red Bull (da cui l’autodromo prende il nome), ha permesso il finanziamento di una serie di ammodernamenti, oltre alla spinta di avere durante la stagione un Gran Premio di casa per un importante team di Formula 1.
Nelle statistiche delle vittorie per pilota, al momento è inarrivabile Verstappen (4) seguito da Prost (3), Peterson, Jones, Hakkinen, Schumacher, Rosberg e Bottas che qui hanno trionfato per due volte.
Sempre Verstappen, avrà l’occasione di superare come numero di pole il mai dimenticato idolo di casa Niki Lauda, a quota tre con Nelson Piquet, Arnoux e Bottas, per un mix tra passato e presente valido a fare comprendere come la storia del motorsport attraversi il tempo.
Menzione a parte la denominazione del Gran Premio di Stiria, disputato nel biennio 2020-21 sempre sullo stesso circuito come un secondo appuntamento, per limitare gli spostamenti nel terribile periodo pandemico e colmare il calendario di gare falcidiato dai forfait di altre sedi, alle prese con le rispettive restrizioni.
Dovrebbero essere risolte le polemiche dell’anno scorso sui track limits, il cui superamento rappresentò un problema per la cancellazione dei tempi sul giro; infatti gli organizzatori hanno posizionato della ghiaia oltre i cordoli delle ultime due curve del tracciato, proprio per indurre i piloti a non andare oltre, e facilitare il lavoro dei commissari talvolta obbligati ad agire anche per pochi centimetri ed un vantaggio quasi nullo (in quel caso).

Ci sono quattro squadre molto vicine la vertice, una piccola modifica può fare una grande differenza. È tutto molto aperto. In Austria sarà tutto diverso, là ci sarà anche il formato Sprint e la pista sarà più adatta a noi.

Fred Vasseur, team principal Ferrari

Il weekend sarà caratterizzato dalla gara sprint, pertanto ogni team disporrà di una sola sessione di prove libere per mettere a punto l’assetto, poi al venerdì pomeriggio subito azione con le qualifiche della gara sprint prevista il sabato che assegnerà punti ai primi otto classificati.
Successivamente andranno in scena le qualifiche del tradizionale Gran Premio della domenica, per una serie di eventi che produrranno tanta azione in pista.
Inevitabile l’invasione di una marea arancione a sostegno di Verstappen, che da Imola in avanti sta dimostrando tutto il suo valore guidando una monoposto a detta di molti non più la più veloce tra quelle in griglia.
Una classifica piloti apparentemente molto tranquilla per il campione del mondo in carica, comunque nella consapevolezza di quanto un singolo passo falso possa mettere tutto in discussione anche sotto il profilo del morale e della pressione; il “fattore Max” è un peso specifico fondamentale soprattutto nel confronto con Perez, ricordiamo otto punti nelle ultime quattro gare, quanti quelli di Stroll con Aston Martin.
Incombe per esempio la grana power-unit, avendo sbloccato già la quarta unità dopo i problemi avuti in Canada, dove il guasto all’ERS che si sarebbe esteso all’ICE rendendo irrecuperabile quella motorizzazione, costringendo così l’olandese per salvaguardare l’unità montata in Spagna e montare a rotazione quelli vecchi magari per le libere, fino a quando sarà necessaria la quinta che decreterebbe una penalità di posizione sulla griglia di partenza.
Sicuramente non la migliore notizia, l’ipotesi ideale sarebbe quella di smarcare la nuova motorizzazione in occasione di Spa-Franchorchamps, pista che permette tanti sorpassi.
McLaren in rampa di lancio, che proverà con Norris il colpo grosso e quel click mancante per raggiungere definitivamente il binomio Verstappen-Red Bull, sarà la prova del nove per una Mercedes che progressivamente sta cercando di dare un senso al campionato dopo essere salita sul podio nelle ultime due gare.
Si aspettano segnali di risveglio dalla Ferrari, seconda nei costruttori ma quarta nelle gerarchie delle ultime due gare.
Una delusione quelli di pochi giorni addietro, sfociata per Leclerc in frustrazione e inviperimento contro Sainz, per un’inutile duello ad inizio gara tra l’altro in fase di gestione gomme, tale da far perdere tempo e danneggiare seppur lievemente l’ala sinistra, fattori decisivi nella rimonta al mancato quarto posto di Russell al fotofinish.
Sul fronte mercato, per Sainz potrebbero aprirsi anche le porte di un’offerta Alpine dopo l’arrivo di Flavio Briatore (in ballottaggio con Williams), opzione che valutata pochi mesi addietro poteva essere vista meno vantaggiosa, adesso qualcosa sembra essere cambiato anche col doppio piazzamento a punti nel recente Gran Premio di Spagna, tra l’altro in top-ten per la terza volta consecutiva dopo un avvio disastroso.
Nel frattempo a Maranello proseguono i movimenti di mercato in preparazione al prossimo ciclo regolamentare, farà parlare il trasferimento di Enrico Cardile oramai ex direttore tecnico (alla gestione sportiva Ferrari dal 2016) che avrebbe accettato l’offerta di Aston Martin.
È noto come il team principal Vasseur abbia e stia lavorando molto per rinforzare il dipartimento tecnico, nota la corte fatta a Pierre Wachè che invece ha portato il rinnovo dell’attuale direttore tecnico Red Bull, ma il colpo è sicuramente quello di Loic Serra dalla Mercedes che prenderà proprio le funzioni di Cardile riguardanti la monoposto 2025 e l’approccio al 2026, aspettando il sognato colpo chiamato Adrian Newey.
Altrettanti sussulti si attendono da Aston Martin e Racing Bulls dopo una (a dir poco) anonima trasferta spagnola, quest’ultima con la paura di ritrovarsi in un vicolo cieco considerato il flop degli aggiornamenti, compresa una nuova ala posteriore, dinamica che inevitabilmente genera frustrazione per lo sforzo e costi sostenuti rispetto l’ottimo avvio di stagione.
Pochi giorni fa, Tsunoda e Ricciardo sono stati eliminati in qualifica già in Q1 e mai in lotta per i punti nel Gran Premio, la speranza che al Red Bull Ring si possa rialzare la testa, anche vista la crescita di alcune rivali.
Nella coda del gruppo, in risalita le quotazioni di Alpine che pochi giorni addietro ha superato Haas, proprio la scuderia francese dovrebbe mettere a disposizione una A522 (macchina del 2022) per confrontare le prestazioni di un test al Paul Ricard per Mick Schumacher e Jack Doohan, figli d’arte in lotta per il sedile che lascerà libero Ocon.
Del ritorno di Briatore, non è stato tenero Damon Hill campione del mondo 1996 e ricordiamo, in lotta con quella Benetton di cui proprio il manager italiano era persona di primo piano, poi divenuta Renault di cui si ricorda il crashgate di Singapore 2008 che gli costò la radiazione poi successivamente revocata: “Forse hanno bisogno di qualcuno come Flavio, che prenda questa decisione al posto loro e che si lavi le mani da tutta la spinosa questione se sono un team Renault o cosa sono, lui non si preoccupa delle convenzioni e delle regole, ovviamente, ed è per questo che si è messo nei guai”.
Infine per Williams e Sauber, considerato il format della gara sprint, il weekend rappresenterà la concreta occasione di massimizzare l’opportunità di cogliere punti e muovere una classifica a dir poco deficitaria, di seguito il programma del weekend.
Venerdì 28 Giugno
Prima sessione di prove libere – ore 12;30
Qualifica sprint
– ore 16;30
Sabato 29 Giugno
Gara sprint – ore 12:00
Qualifiche Gran Premio – ore 16:00
Domenica 30 Giugno
Gran Premio – ore 15:00

Autore

Andrea La Rosa

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Andrea La Rosa

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