F1 ’25: SVEGLIA ITALIA

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Dopo i test in Bahrein, è oramai vicino il primo weekend di corsa col Gran Premio d’Australia che scatterà nell’ormai consueto scenario dell’Albert Park di Melbourne, per un’alba italiana come non accadeva da qualche anno.

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emaforo verde per la lunghissima stagione 2025, si parte in Australia.
In calendario dal 1985, è stato dapprima il circuito cittadino di Adelaide ad ospitare ben undici edizioni, dove ricordiamo nell’ultima gara del 1994, l’atto conclusivo del duello tra Michael Schumacher e Damon Hill concluso con un’incidente che mise fuori gioco entrambi premiando il tedesco per il suo primo titolo.
Dal 1996 lo spostamento a Melbourne, nel 2020 si ricorda soprattutto l’episodio quando a ridosso delle prove libere, i primi casi di positività al Covid consigliarono in extremis l’annullamento per un calendario ripreso in estate inoltrata, a porte chiuse, con la quasi totalità delle gare in Europa proprio per limitare gli spostamenti, tra l’altro con diversi Gran Premi in una stessa sede con denominazione diversa, per consentire in quella stagione di correre un numero congruo di gare.
La pista è ricavata collegando le strade perimetrali dell’omonimo lago, dove in previsione della gara d’esordio, venne costruito un nuovo rettilineo di partenza con annessi box, fino alle modifiche del 2021 quando la pit-lane è stata allargata di circa due metri, rimossa la chicane tra le curve 9-10 per rendere quel tratto più veloce e consentire una maggiore possibilità di sorpasso, mentre ulteriori interventi hanno consentito di ridurre il tempo sul giro e una velocità maggiore sul nuovo tratto veloce.
In vista dell’imminente Gran Premio, sono state apportati degli accorgimenti anche in curva 6 dopo l’incidente di Russell avvenuto l’anno scorso, con la modifica del cordolo di uscita alla curva e la rimozione dell’erba artificiale, spostate anche le barriere con l’ampliamento della tipologia TechPro, limiti che non costituiranno un problema essendo garantito lo spazio dove poi è situata la ghiaia.
Un cambio look anche cromatico, con l’addio alle iconiche linee gialle a bordopista che rendevano il tracciato unico nel calendario, un cambio di colore imposto che sarà la novità più d’impatto almeno televisivamente.
Quanto alle statistiche (di Melbourne), rimane di Michael Schumacher il numero maggiore di vittorie (4), seguito da Button e Vettel a quota tre, l’unico pilota in attività che potrebbe avvicinarsi al record è Hamilton fermo a due successi, nelle vittorie per team, in testa per distacco la Ferrari a quota dieci, poi la McLaren a sei.

Penso che la Ferrari e la McLaren stiano ancora usando il mini-DRS. Sarà un argomento di dibattito, è piuttosto visibile.

Pierre Wachè, direttore tecnico Red Bull.

Fare dei pronostici per la prima gara è certamente l’esercizio più difficile, tuttavia confrontando il finale della passata stagione e l’andamento dei recenti test pre-campionato, disputati in Bahrain dal 26 al 28 febbraio, è possibile aprire un primissimo quadro che fotografa le ambizioni nonostante nei test, si gioca sempre sui carichi di benzina, quantità di cavalli disponibili sulla power-unit e altri fattori, perché ciascun team lavora ad un proprio programma.
È bene ricordare come in un campionato così lungo, le prime gare saranno un antipasto dove i risultati, saranno utili per le classifiche ma non per capire in maniera globale le attuali gerarchie, innanzitutto per la diversità delle prime piste previste dal calendario, cui seguiranno i primi aggiornamenti e ad un certo punto, il lavoro verrà spostato interamente sulle macchine 2026 che apriranno il prossimo regolamento tecnico.
Pensare ad una stagione di transizione, significherebbe comunque una valutazione sbagliata dell’azione in pista, anche per i tanti cambiamenti sul fronte piloti che accenderanno l’azione in pista, dove soprattutto per i team di medio-bassa classifica, proprio le prime gare potrebbero essere già decisive per sfruttare le monoposto di partenza.
In prima fila non possiamo che mettere la McLaren, l’anno scorso campione costruttori dopo ventisei anni, sicuramente in queste prime gare entrambi i piloti partiranno ad armi pari, poi le prestazioni e i punti in classifica potrebbero cambiare le gerarchie.
Doveroso menzionare la Ferrari, tantissima curiosità intorno a Leclerc che proviene dalla sua migliore stagione in Formula 1, e Hamilton che ha scritto la storia del motorsport, senza il bisogno di dimostrare nulla ma con la voglia adesso vestito in rosso, di diventare eroe e dimostrare che l’anagrafica rispetto alla motivazioni può essere un dettaglio.
Da valutare la Red Bull, adesso in una fase più tranquilla dopo i problemi che dodici mesi addietro, confluirono nell’addio di Adrian Newey, come detto in fase di presentazione è la prima vettura realizzata senza più la sua collaborazione, con Verstappen che avrà in Lawson un nuovo compagno di squadra, e dunque anche qui, curiosità per capire il valore di un pilota promosso dalla Racing Bulls dopo pochi Gran Premi difronte un animale da gara.
Proprio il direttore tecnico della Red Bull, è stato il primo a puntare il dito per questioni attinenti al regolamento, dichiarando essere insospettito sulle monoposto rivali quali appunto McLaren e Ferrari, circa una presunta flessibilità dell’ala posteriore osservando la rotazione all’indietro della struttura dell’alettone che interagisce in rettilineo.
Ricordiamo come l’anno scorso, la Federazione era intervenuta per vietare un sistema che funzionava come mini-DRS, mirando a ridurre la resistenza e sfruttando la deformazione dei flap per guadagnare in velocità.
A dimostrazione di una gara, specie per la lotta al vertice, destinata come ogni anni, a disputarsi dentro e fuori la pista.
Nuovo ciclo anche alla Mercedes, con Russell che sarà affiancato dal giovanissimo italiano Antonelli al suo primo Gran Premio in assoluto, cui occorrerà calma e un percorso di crescita senza aspettarsi fino dall’inizio dei risultati eclatanti.
Tanta curiosità intorno l’Aston Martin regina assoluta del mercato, per i cui effetti si dovrebbe ancora attendere ma comunque i risultati, potrebbero far tendere l’inerzia degli umori.
La Formula 1 si corre anche dietro i tavoli delle singole scrivanie aziendali, un esempio è quanto sta avvenendo per il trasferimento di Enrico Cardile dalla Ferrari nel ruolo di direttore tecnico Aston Martin, con la rossa che sta cercando il più possibile di prolungare il periodo d’inattività prevista dal gardening, ovvero la pausa nel trasferimento da un team all’altro esattamente per evitare il passaggio delle più recenti informazioni, ovvero segreti della propria macchina.
Il nodo è il lavoro sulla macchina 2026, l’arrivo di Cardile (al fianco di Newey) non potrà avvenire prima del 17 luglio, a un anno da quando la Ferrari annunciò la sua partenza e Aston Martin l’ingaggio, inevitabilmente in azione i rispettivi legali sul delicato caso, nonostante una mediazione i cui equilibri sembrano essersi recentemente rotti, un caso che proprio in Aston Martin potrebbe complicare i piani per il prossimo ciclo regolamentare.
Un caso che rischia di far traballare la stabilità del team, con Newey che inizierà a lavorare senza il suo interlocutore di riferimento.
L’Alpine si appresta a correre la sua ultima stagione con i propri motori e trasmissioni Renault, con i fari subito puntati su Doohan che non avrà molto tempo per dimostrare il proprio valore avendo nello stesso box lo scalpitante Franco Colapinto.
Aria nuova per la Haas con la nuova coppia di piloti Ocon e Bearman, come pure la Racing Bulls dove le motivazioni di Tsunoda dopo il mancato salto alla Red Bull, potrebbero essere la chiave per fare bene cui sarà importante il confronto col rookie Hadjar.
Interesse anche intorno la Williams che schiera una coppia di piloti sicuramente superiore l’eventuale contesto di bassa classifica, l’obiettivo è stare vicini quanto possibile alla top-ten senza riportare danni vetture, fattore che ha condizionato il finale di 2024.
Riparte la Sauber, con la speranza anche per lo spettacolo, che possa essere quanto più vicina al gruppo e magari muovere la classica fin dalle prime gare.
Infine ricordiamo l’abolizione del punto addizionale che fino all’anno scorso, veniva assegnato a quei piloti che nelle prime dieci posizioni, segnavano il giro più veloce in gara.

Il programma del weekend (ora italiana).
Prove libere 1
Venerdì 14 marzo – ore 02;30
Prove libere 2
Venerdì 14 marzo – ore 06;00
Prove libere 3
Sabato 15 marzo – ore 02;30
Qualifiche
Sabato 15 marzo – ore 06;00
Gran Premio
Domenica 16 marzo – ore 05;00

Autore

Andrea La Rosa

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