Fila 16, seggiolini 32-33

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Apriamo il 2021 con la bellissima storia di Ihsan e Mamtaz, tifosissimi della squadra turca del Fenerbahce e della loro immortalità, proprio sul luogo a loro caro.

L’omaggio del Fenerbahce alla coppia di tifosi

Che lo sport sappia regalare emozioni non quantificabili è un fatto accertato, la fatica anima l’umore della gente nel tifo, spingendo la squadra o l’atleta che nell’entusiasmo va oltre le proprie capacità.
Deprimenti le manifestazioni di questo periodo a porte chiuse, palazzetti vuoti, stadi deserti con la musica di sottofondo al massimo volume durante il riscaldamento per sopperire al calore umano.
Lo sport come dicevo è un insieme di emozioni, a volte la migliore terapia ma anche luogo di storie straordinarie.
In passato su SportOne abbiamo riportato quella di Vicente Navarro Aparicio, tifosissimo del Valencia sempre presente allo stadio pur nella cecità, il cui club ha deciso di dedicargli una statua di bronzo nel posto in cui era da sempre solito sedersi.

La storia che oggi raccontiamo, va in scena con lo sfondo del Fenerbahce, squadra turca con sede ad Istanbul, con un palmares di tutto rispetto fatto di 19 campionati, 6 coppe nazionali e 9 supercoppe, con presenze europee in Champions ed Europa League.
La squadra di calcio è solamente una sezione della società, che tra le discipline comprende tra tutte la pallacanestro e pallavolo.
Qui sono passati importanti giocatori come il brasiliano Roberto Carlos, altri di primo livello come

Mathieu Valbuena, Mauricio Isla (in Italia con le maglie di Udinese, Juventus e Cagliari), André Ayew, Diego (alla Juventus nel campionato 2009/10), Dirk Kuyt, Nani, Robin Van Persie.

I protagonisti sono Ihsan e Mamtaz, coppia tifosissima della squadra di calcio sempre presenti nella calda atmosfera dello stadio turco.
Un vero privilegio quello di condividere una identica passione, possiamo solo immaginare una quotidianità intorno ai fatti della squadra, compresa la compagnia di recarsi insieme allo stadio, seguire la partita con ovvi commenti al triplice fischio, poi le notizie verso l’incontro successivo con i consueti approfondimenti durante le faccende domestiche.
Un legame indissolubile fino al 2016 quando lui scompare, il vuoto chiaramente visibile negli occhi dell’anziana donna, spenta nel viso rispetto ai precedenti sorrisi ma comunque decisa a no, interrompere la tradizione.
Poi qualche settimana addietro l’altra triste notizia, così la società ha voluto omaggiare i due storici tifosi con due sagome cartonate che immortalano la loro sorridente presenza, nel posto da loro occupato: fila 16, seggiolini 32 e 33.
A testimonianza di come lo sport, sia capace di regalare emozioni ben oltre il risultato finale.

Autore

Andrea La Rosa

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