Riscopriamo i momenti più commoventi della F1 tra il 1986 ed il 1999, tra crisi emotive dovute alla delusione e gioia irrefrenabile per un risultato inatteso o fortemente voluto.

Nonostante dai monitor possano sembrarci delle figure sovrumane, ogni pilota vive ogni avvenimento con la propria personalità e racconta una storia di sacrifici, rinunce e precoci allontanamenti dalle famiglie, oltre alla capacità o meno di saper conciliare l’onda mediatica con la vita personale.
Il contesto va allargato anche al percorso di ogni singolo addetto dei team, il cui ingaggio per far parte della spedizione verso un Gp può rappresentare il sogno di una vita.
In questo panorama, sono stati scritti momenti indelebili dovuti magari al crollo dopo una tremenda delusione, o alla gioia di un risultato conseguito con fatica.
Nel 1986 il Gp di Gran Bretagna sul circuito di Brands Hatch segna il ritorno ai box di Frank Williams, accompagnato sulla sedia a rotelle dopo l’incidente che gli aveva causato danni alla spina dorsale. L’accoglienza degli addetti ai lavori è a dir poco calorosa ed in quell’occasione il suo team ottiene una doppietta (vittoria Piquet) con Mansell che non trattiene l’emozione sul podio.
È la stagione 1991 quando Senna vince la sua prima gara di casa, più forte dei problemi al cambio che gli richiedono un grande sforzo fisico per mantenere la posizione. Al traguardo il brasiliano sfoga con urla disumane tutta la sua rabbia mista a felicità gridando alla radio “i can’t believe”; sul podio la
fatica fisica è tale da fargli sollevare a fatica il trofeo.
Jean Alesi nel 1995 vince a Montreal la sua prima ed unica gara in F1, con una Ferrari in difficoltà durante quegli anni, ed è evidente la sua commozione.
La stagione 1999 è caratterizzata dall’infortunio di Michael Schumacher, sembra in discesa il cammino di Hakkinen verso il titolo, ma il finlandese trova in Irvine (secondo pilota Ferrari) e Frentzen (Jordan) due rivali inaspettati.
Hakkinen guida il Gp d’Italia (tredicesima prova) e nel giro n.30, all’ingresso della prima variante, sbaglia la scalata delle marce, andando in testa coda verso la ghiaia e buttando una vittoria che sembrava certa. Il pilota McLaren getta il volante, con uno scatto esce dall’abitacolo, toglie i guanti e con rabbia li scaraventa a terra, poi si dirige fuori dalla pista e le riprese immortalano la disperazione di quel momento.
Sempre nello stesso campionato, il Gp d’Europa che si corre al Nurburgring si rivela imprevedibile a causa del meteo.
Tra ritiri ed incidenti, Badoer a dodici giri dal termine si ritrova incredibilmente al quarto posto, ma purtroppo è costretto al ritiro per la rottura del cambio. La monoposto si ferma e quando l’italiano si piega per riposizionare il volante, alza la visiera e sfoga la sua delusione, consolato da un addetto alla pista che successivamente sposta la sua Minardi.

