In queste giornate di caldo torrido, l’ambiente motoristico è altrettanto bollente perché i risultati della seconda parte di campionato, possono risultare determinanti ai fini del risultato finale.
Abbiamo ritrovato un interesse dimenticato, pazienza se saremo di parte, ma avevamo anche perso la memoria di due doppiette nello stesso anno.
Nel Gran Premio d’Ungheria la Ferrari ha dato un forte segnale di competitività.
Fondamentale la gara di Raikkonen che in seconda posizione facendo da scudiero a Vettel con problemi allo sterzo durante la gara, ha permesso la conquista di quei punti (adesso +14 dal rivale Hamilton) che nell’attuale equilibrio potrebbero rivelarsi fondamentali.
Dal 2010 non si ottenevano quattro vittorie nella stessa stagione (siamo a undici gare su venti).
Importante colpo in un periodo di costante progressione manifestata dalla Mercedes.
Ora le ferie. Quali e quante? Non si sa.
Qui c’è in gioco l’onore e l’orgoglio di appartenere ad una storica scuderia finalmente competitiva dopo anni bui, dove ogni tecnico è conseguente al lavoro di un altro.
Nei prossimi appuntamenti (27 agosto a Spa-Francorshamps e la successiva settimana a Monza) vedremo lo stesso livello di tensione, anche se considerate le caratteristiche veloci dei tracciati, la Mercedes sembrerebbe favorita anche per una superiore power-unit.
La lotta è apertissima oltre che insperata ad inizio anno.
Un’altra lieta notizia riguarda il ritorno al volante di Robert Kubica, la cui carriera s’interruppe bruscamente il 6 Febbraio 2001 per un grave incidente nel rally di Andorra che ne mise a rischio persino la vita.
In quei giorni a causa della gravità delle ferità, rischiò l’amputazione del braccio sinistro ma per fortuna andò tutto per il meglio, nonostante oggi sembra ridotta la capacita motoria dell’arto.
A volte la volontà supera sia la follia che l’incoscienza, così dopo il ritorno nel mondiale rally e alcuni recenti test a bordo di una Lotus-Renault del 2012, ad inizio Agosto con la Renault ha partecipato ad una giornata di prove ufficiali con la monoposto dell’attuale campionato, maggiormente impegnativa rispetto a quella dei precedenti anni.
Il 32enne polacco ha percorso ben 142 giri (la distanza di due Gran Premi) senza problemi e con tempi competitivi in progressione.
Come dichiarato dallo stesso protagonista, chiaramente emozionato, sembra prematuro accertare un ritorno ma sicuramente si è trattato di un passo estremamente importante, che indirettamente rende ancora più umano questo sport, con la testimonianza del considerevole numero di fans presenti sulle tribune nonostante si trattasse appunto di un test che ha visto impegnati per la maggior parte giovani piloti.