Goodbye Nicky

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Ci sono delle sottili circostanze dove anche le più importanti figure sportive scendono dal piedistallo museale, facendoci capire quanto sia importante la quotidianità.
Ci sono momenti in cui, almeno una volta al giorno, sarebbe opportuno fermarsi, abbracciare una persona cara e realizzare quanto sia importante un sorriso o un gesto di stima.

Il pilota motociclistico statunitense Nicky Hayden, dopo aver incrociato la morte in chissà quante occasioni durante le gare, non avrebbe mai potuto immaginare che l’incontro decisivo sarebbe avvenuto in tutt’altro momento, fuori dalla pista ma sempre su due ruote.
Dopo cinque giorni di coma a seguito del brutale incidente avvenuto in sella alla sua bicicletta nei dintorni di Riccione, il pilota quest’anno impegnato nella Superbike non c’è l’ha fatta.
Fatali le lesioni riportate alla testa e nella zona toracica.

Sportivamente, si ricorda il titolo mondiale in MotoGP conquistato nel 2006 con la Honda proprio a discapito di Valentino Rossi, grazie alla costanza dei risultati pur avendo vinto solo due gare.
In totale nella classe regina, 218 GP con tre vittorie e 28 piazzamenti sul podio.
Sempre solare e mai polemico nelle interviste, virtù testimoniata dai moltissimi attestati di stima, a dimostrazione di un pilota sempre cordiale e disponibile nel paddock, persino il “Dottore”, che rappresenta una leggenda del motociclismo, durante la conferenza stampa dell’ultimo GP di Francia a Le Mans, l’ha definito come uno dei pochi migliori amici.
Goodbye Nicky.

Autore

Andrea La Rosa

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Andrea La Rosa

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