Grazie Italia

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La fantastica estate italiana iniziata con la vittoria degli europei di calcio, è proseguita con gli straordinari risultati degli atleti italiani impegnati ai Giochi olimpici di Tokyo 2020. In totale sono state 40 le medaglie per l’Italia classificatasi al decimo posto del medagliere.

Domenica 1 agosto, data memorabile per l’atletica e lo sport italiano.

Per un blog è complicato il compito di riassumere gli eventi sportivi che hanno segnato Tokyo 2020 ma per SportOne, che ha l’obiettivo di raccontare soprattutto la storia e storie dei numeri uno dello sport, scrivere le prossime righe è soprattutto un obbligo morale davanti alle tante emozioni vissute.
Questo perché siamo stati testimoni di momenti unici, a cominciare dalle fantastiche vittorie nell’atletica che ad un certo punto hanno probabilmente galvanizzato tutto l’ambiente, resosi conto delle proprie possibilità e senza paura, capace con coraggio di guardare in faccia l’avversario col giusto spirito di puntare alla vittoria, per un risultato finale che guardando il medagliere è davvero storico.
Chissà come sarebbe andata se alcune discipline, avessero rispettato la propria favorevole tradizione ai Giochi Olimpici, confermarsi sarà più difficile rispetto alla sorpresa, ma ricorderemo un estate sportivamente fantastica, forse come non mai.
E pensare che l’edizione di Tokyo 2020 sia stata la più discussa nella storia delle Olimpiadi, rinviate l’anno scorso per i fatti della pandemia e confermate dapprima con la sola presenza del pubblico locale, poi a porte chiuse quando mancavano poche settimane al via.
Suggestiva la staffetta della torcia olimpica, partita da Fukushima come simbolo di rinascita di quel territorio dieci anni fa duramente colpito dal terremoto/maremoto che causarono il disastro nella centrale nucleare, come dichiarato dal presidente del comitato organizzatore Seiko Hashimoto “luce di speranza al termine di un periodo di oscurità”.
Nonostante le tanti nubi, le perplessità e i sondaggi secondo cui il popolo giapponese fosse contrario alla disputa dei giochi, la cerimonia di apertura ha rappresentato un simbolo di ripartenza, sicuramente molto sobria e composta rispetto alle precedenti edizioni quando ad esempio a Londra 2012, furono protagoniste le gag di Mr. Bean, la musica delle Spice Girl e l’esibizione dei Queen con Jessie J., ecc. ecc.
Bisognava riconoscere la circostanza di un evento dove sarebbe stato complicato dimostrare sfarzo e temi più festosi davanti ai tanti morti della pandemia e senza pubblico, bello che tra gli ultimi tedofori a portare la fiamma olimpica, siano stati due operatori sanitari e un’atleta paralimpica.
Tra le storie nelle storie, l’assenza della Corea del Nord ufficialmente per scongiurare i rischi dell’epidemia e quella contrapposta di Fiji, giunta dopo aver viaggiato su un cargo carico di pesce congelato considerato che l’isola situata sul Pacifico, a fine luglio aveva chiuso quasi tutti i voli di linea col resto del mondo.

Dicevamo delle soddisfazioni azzurre, cui di certo non sarà facile dimenticare domenica 1 agosto.
Storie incrociate dove niente è impossibile.
Storie unite in appena dieci minuti per l’uomo più veloce del Pianeta e colui che salta più alto.
Storia di un pomeriggio memorabile, la prima è stata quella di Gianmarco Tamberi nel salto in alto a coronare un incredibile percorso visto che per un grave infortunio era stato costretto a dare forfait a Rio 2016, un oro ex aequo col qatariota Barshim per una giusta decisione degna dello spirito olimpico a confermare un’amicizia destinate a rimanere impressa tra le pagine dello sport, con entrambi sul podio a premiarsi reciprocamente.
Poi la favola di Marcell Jacobs in un crescendo di prestazioni dal nuovo record italiano nella batteria, tempo poi abbassato in semifinale segnando il miglior crono europeo fino al trionfo in finale, poi come se non bastasse, l’incredibile vittoria nella 4×100 con l’incredibile finale di Filippo Tortu dopo una stagione complicata.
Davanti a tutti, senza paura di nessuno, per una volta i giamaicani o americani vestiti di azzurro.
Da incorniciare i titoli della stampa estera dopo l’incredibile oro nella 4×100.
Per il GUARDIAN è stata “la favola italiana”, sempre nel Regno Unito l’INDEPENDENT ha celebrato “Prima l’Eurovision, poi gli Europei, ora questo”, il tabloid DAILY MAIL a titolare “Not Italy again! (Basta Italia!). In Francia secondo LE FIGARO è stata una “staffetta italiana da favola”, ancora LE PARISIENE “Sensazionale! Dopo i 100 metri Marcell Jacobs regala il titolo della 4×100 all’Italia”, il tedesco DER SPIEGEL ha utilizzato un “Sensazionale” mentre in Spagna MARCA scegliendo l’immagine di Tortu titolando “L’atletica italiana prende d’assalto lo stadio Olimpico di Tokyo”.
Abbiamo anche festeggiato l’argento di Vanessa Ferrari che a 30 anni, dopo di successi e infortuni ha coronato una formidabile carriera.

Dietro le medaglie c’è stato il risvolto di come in certe discipline sia finita un’era.
Infatti è sono stati sotto le aspettative i risultati nella scherma, come nel volley e nella pallanuoto, discipline cui l’Italia è stata protagonista negli ultimi decenni, complimenti invece all’Italbasket eliminata ai quarti di finale dopo una partita tiratissima contro la forte Francia poi sconfitta in finale contro gli USA.
La divina Federica Pellegrini pur senza medaglia, ha lasciato il segno con la quinta finale in altrettante partecipazioni nei 200sl, nessuna come lei.
Straordinarie le medaglie di Gregorio Paltrinieri rapportate alle difficoltà nelle tappe d’avvicinamento ai giochi a causa della mononucleosi, come quella di Bruno Rosetti a cui è stato assegnato il bronzo nonostante la sua assenza nel “quattro senza” fermato a poche ore dalla finale per positività al Covid.
Tra i risultati più clamorosi quello dello skateboard col podio più giovane di sempre nella storia delle olimpiadi (42 anni), visto l’oro della tredicenne giapponese Nishiya seguita dalla coetanea brasiliana Leal, terza l’altra sedicenne di sedici anni Nakayama, così come la prima medaglia d’oro in assoluto delle Bermuda nel Triatlon, i primi podi di San Marino e per non farsi mancare nulla, la proposta di matrimonio dell’allenatore Lucas Guillermo Saucedo a Marie Belen Perez dopo la sconfitta nel suo incontro di sciabola.
Ci scusiamo per non avere spazio e soprattutto tempo di poterle raccontare tutte le storie, così come non poter tributare con una foto tutti gli atleti azzurri, riassumiamo di seguito tutte le medaglie vinte dagli atleti azzurri.

24/7: Vito dell’Aquila – Taekwondo (oro) / Luigi Samele – Sciabola (argento).
25/7: Elisa Longo Borghini – Ciclismo su strada in linea (bronzo) / Odette Giuffidra – Judo 52kg (bronzo) / Mirko Zanni – Gara dei 67 kg di sollevamenti pesi (bronzo).
26/7: Nicolò Martinenghi – Nuoto, 100m rana (bronzo) / Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo – Nuoto, 4x100m stile libero (argento) / Diana Bacosi – Skeet (argento) / Daniele Garozzo – Scherma, fioretto (argento).
27/7: Maria Centracchio – Judo 63 kg (bronzo) / Giorgia Bordignon – Sollevamento pesi (argento) / Maria Navarria, Rossella Fiammingo, Federica Isola e Alberta Santuccio – Scherma, prova a squadre femminile di sciabola (bronzo).
28/7: Federico Burdisso – Nuoto, 200m farfalla (bronzo) / Enrico Berrè Luca, Curatoli e Aldo Montano – Sciabola a squadre (argento) / Matteo Castaldo, Marco di Costanzo, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino – Canottaggio quattro senza (bronzo).
29/7: Gregorio Paltrinieri – Nuoto, 800 stile libero (argento) / Valentina Rodini e Federica Cesarini – Canottaggio doppio femminile pesi leggeri (oro) / Stefano Oppo e Pietro Ruta – Canottaggio doppio maschile pesi leggeri (bronzo) / Arianna Errigo, Martina Batini, Alice Volpi, Erica Cipressi – Scherma, prova a squadre femminile di fioretto (bronzo).
30/7: Lucilla Boari – Tiro con l’arco (bronzo).
31/7: Simona Quadarella – Nuoto, 800m stile libero (bronzo) / Irma Testa – Pugilato, pesi piuma (bronzo) / Mauro Nespoli – Tiro con l’arco (argento) / Antonino Pizzolato – Sollevamento pesi (bronzo)
1/8: Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso, Alessandro Miressi – Nuoto, 4x100m mista (bronzo) / Gianmarco Tamberi – Atletica, salto in alto (oro) / Marcell Jacobs – Atletica, 100m (oro).
2/8: Vanessa Ferrari – Ginnastica, corpo libero (argento).
3/8: Ruggero Tita e Caterina Banti – Vela, nacra 17 (oro).
4/8: Filippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon, Jonathan Milan – Ciclismo su pista, inseguimento a squadre (oro).
5/8: Manfredi Rizza – Canottaggio, K1 200m (argento) / Gregorio Paltrinieri – Nuoto, 10km (bronzo), Elia Viviani – Ciclismo su pista, omniun (bronzo) / Viviana Bottaro – Karate, kata (bronzo) / Massimo Stano – Marcia, 20km (oro).
6/8: Antonella Palmisano – Marcia, 20km (oro) / Luigi Busà – Karate, kumite (oro) / Lorenzo Patta, Filippo Tortu, Marcell Jacobs e Eseosa Desalu, Atletica – 4x100m (oro).
7/8: Abraham Conyedo – Lotta libera, 97 kg (bronzo).
8/8: Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean e Martina Santandera – Ginnastica ritmica, Alla round a squadre (bronzo).

Grazie per averci fatto esultare davanti alla Tv, anche a tutti coloro che hanno sfiorato il podio perché dietro ogni atleta e una prestazione sportiva, ci sono anni di sacrifici come la conseguenza di salutare anzitempo famiglie e luoghi a loro cari.
Sedici giorni di Giochi olimpici tutti a medaglia, grazie Italia.

Autore

Andrea La Rosa

Un commento

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  • Hai prodotto un articolo molto impegnativo andando oltre la cronaca dei risultati sportivi anche se eccellenti. Hai affrontato tutti gli aspetti di una olimpiade che si preannunciava molto particolare e per certi versi rischiosa. Sono contento per come lo hai vissuto e raccontato. Complimenti!

Andrea La Rosa

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