La World Cup di hockey ha avuto inizio sabato a Toronto con le prime due gare del girone A, ma se Canada-Repubblica Ceca è stata un monologo dei padroni di casa, l’esordio degli statunitensi contro il Team Europe si è rivelato una Caporetto difficile da cancellare. A confermare la bontà di queste squadre ibride è arrivata, la scorsa notte, la sonora batosta inflitta dal Team North America alla Finlandia, match d’apertura del girone B, cui ha fatto seguito la vittoria di misura sulla Russia di un’ottima Svezia (pur priva dell’influenzato Lundqvist) in un finale denso di polemiche per il gol del pareggio annullato a Ovechkin a 8″ dalla fine.
Girone A
Canada-Rep. Ceca: 6-0
La partita dei cechi è durata i primi 8 minuti, quelli cioè in cui la loro prima linea, fresca e riposata, ha messo in difficoltà la difesa canadese cogliendo anche un palo. Appena sono iniziate le inevitabili rotazioni, la montagna è diventata impossibile da scalare, con i padroni di casa talmente infarciti di fenomeni da potersi permettere gente come Toews, Thornton e Bergeron nelle linee di rincalzo. Capitan Crosby ha aperto le danze dopo 8’26”, seguito a ruota da Marchand e Bergeron, a 2 decimi dalla prima sirena. Repubblica Ceca stordita e in completa balia dell’avversario, che è andato ancora a segno con Thornton, Toews e Pietrangelo prima di decidere di non infierire.
USA-Team Europe: 0-3
C’erano le individualità negli USA, certo, ma per parlare di squadra bisognava guardare l’altro lato del ghiaccio. Sembra un paradosso, ma è così: un gruppo con giocatori di 6 nazionalità diverse, dopo poche amichevoli insieme ha annichilito lo squadrone americano. E Tortorella deve pure ringraziare Jonathan Quick, che con almeno tre parate sensazionali gli ha evitato di uscire tra le uova. Gaborik apre le danze dopo 4’24” del primo periodo, poi nel secondo, dopo 4′, il tedesco Draisaitl approfitta di una sciocchezza colossale di Kane e raddoppia in breakaway. Infine, il francese Bellemare chiude i discorsi ancora prima che suoni la seconda sirena. Nel terzo tempo gli USA si buttano avanti ma più per dovere di firma che per reale capacità di riaprire la partita. E per loro, domani notte, c’è il Canada…
Girone B
Svezia-Russia: 2-1
Due splendide reti in one-timer di due grandi difensori, Landeskog (in power play) e Hedman, danno alla Svezia la prima vittoria sulla Russia dopo 12 sconfitte consecutive in manifestazioni internazionali. Poco importa che sulla testa degli svedesi fosse piombata la tegola dell’assenza del loro portierone, Henrik Lundqvist, influenzato; i gialloblu hanno giocato una partita magnifica, fatta di solidità, sacrificio e zero sbavature. La Russia, favorita alla vigilia, ha fatto vedere sprazzi di gioco magnifico (non è certo il talento a difettarle), ma ha avuto il torto di svegliarsi troppo tardi. Sotto 2-0, i russi hanno giocato uno splendido terzo periodo, mettendo spesso alle corde la Svezia, ma hanno dimezzato lo svantaggio solo a 33″ dalla fine, col solito, implacabile Ovechkin. In quei pochi secondi rimanenti, lo stesso Ovechkin aveva anche compiuto il miracolo di insaccare la rete del 2-2 con 8″ e 2 decimi sul cronometro, ma gli è stata annullata dall’official review poiché il disco era stato spinto in porta con la mano. A nulla sono valse le proteste del diretto interessato, che sosteneva come il disco avesse toccato, dopo la mano, il suo bastone. Russia battuta, dunque, e chiamata già stanotte a una partita “do-or-die” contro North America.
Finlandia-Team North America: 1-4
La selezione under 23 dei migliori giocatori canadesi e statunitensi impartisce un’autentica lezione di hockey ai finlandesi, sfruttando le sue armi migliori: fiato e talento. Con un hockey a tutta velocità, magari fin troppo frenetico a tratti ma per lunghi periodi asfissiante per la difesa di Pekka Rinne, il Team North America schianta le ambizioni dei finlandesi, che segnano il gol della bandiera con Filppula solo a 5′ dalla fine e già sullo 0-4. Le 4 reti realizzate (3 nello spettacolare secondo periodo stradominato), i 2 salvataggi sulla linea e le 39 parate di Rinne danno la dimensione del dominio dei ragazzi nordamericani, attesi già stanotte ad una grande prova di maturità contro la Russia.