Se il programma di giugno è stato ricco, ancora di più è quello di luglio. La nazionale italiana di calcio conclude trionfalmente l’europeo, iniziano le olimpiadi di Tokyo e tanto altro. La pandemia riprende a correre e si ricorre al green pass.

Il campionato europeo di calcio entra nella sua fase più calda, con la nazionale italiana che continua a regalare notti magiche battendo nei quarti di finale il Belgio per 2-1, in semifinale è sfida contro la Spagna a sua volta vincitrice ai rigori contro la Svizzera tra le rivelazioni del torneo.
A Wembley soffriamo perché le furie rosse dotate di un ottimo palleggio e tecnica individuale, giocano senza riferimenti in avanti, passiamo in vantaggio con Chiesa cui risponde Morata, ma l’incontro si decide a nostro favore nei calci di rigore.
La finale contro l’Inghilterra di domenica 11 è una battaglia sportivamente epica, gli azzurri giovano praticamente fuori casa in un clima incandescente, dopo l’immediato svantaggio iniziale prendiamo coraggio e consapevolezza dei nostri mezzi fino al pareggio di Bonucci, per una vittoria che arriva ai rigori dove protagonista è il nostro portiere Donnarumma.
Un percorso dove non c’è un migliore, perché l’Italia si è divertita in campo conquistando una vittoria di tutto il Paese percepita anche come forma di riscatto ai duri mesi della pandemia.
Lo stesso è un giorno speciale, perché nel pomeriggio si disputa la finale del torno tennistico di Wimbledon con Berrettini in finale come mai nessun italiano era riuscito, l’italiano si batte alla grande ma alla fine cede con grande onore a Djokovic, che vince il suo ventesimo Slam.
Si conclude anche la Copa America che nella finale tra Brasile ed Argentina giocata al Maracanà, l’albiceleste vince 1-0 con gol di Di Maria imponendosi nella competizione continentale come non accadeva da ben ventotto anni, tra l’altro primo trofeo con la nazionale di Messi.
Sorteggiato il calendario della Serie A con la prima giornata prevista nel weekend del 22 agosto, con la rivoluzione che l’andata ed il ritorno avranno un ordine diverso.
La pandemia riparte con una nuova ondata di contagi che comunque non corrispondono ad allarmanti numeri di ricoveri e mortalità, si discute dell’importanza del green pass ovvero un certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione e lo sport inevitabilmente, guarda all’argomento con interesse per riaprire gli stadi ed eventi al chiuso seppur con limitazione di pubblico, dopo un anno mezzo di manifestazioni a porte chiuse tranne il campionato europeo.
La certificazione è utile per accedere a grandi eventi inclusi impianti sportivi come palestre e
piscine, novità anche sulle capienza che in zona bianca sale dal 25 al 50% all’aperto e arriva al 25% per gli impianti al chiuso, rideterminati i parametri della colorazione delle regioni che non riguarda più l’indice di positività ma i ricoveri (visti gli ottimi risultati della campagna vaccinale), in zona gialla i limiti delle capienze saranno nella misura 2500 persone all’aperto e 1000 al chiuso.
La Federazione inglese è la prima a decidere che entro il primo ottobre, giocatori e staff delle venti squadre di Premier League dovranno obbligatoriamente aver ricevuto la doppia dose di vaccino.
Grande soddisfazione per l’Italia femminile del softball vincitrice del campionato europeo, impresa anche per la nazionale di basket maschile che vince il torneo preolimpico in casa della Serbia, oltreoceano si conclude il campionato NBA vinto dai Milwaukee Bucks (il secondo negli ultimi 50 anni) contro i Phoenix Suns.
Sulle strade transalpine si corre il Tour de France dove per il secondo anno consecutivo vince lo sloveno Tadej Pogacar.
A livello giovanile c’è gloria per la nazionale femminile di pallavolo campione del mondo, ai campionati europei under 23 di atletica l’Italia vince il medagliere con tredici medaglie totali, soddisfazione anche per la giovane nazionale di pallamano femminile che si aggiudica il W19 Ehf Championship, nel confronto di nazionali maggiormente blasonate.
A Tokyo con una cerimonia sobria e composta, si aprono i Giochi della XXXII Olimpiade col braciere acceso dalla tennista Naomi Osaka, bello il passaggio tra gli ultimi tedofori di due operatori sanitari e un’atleta paralimpica.
In Formula 1 si resta a Spielberg sede del Gran Premio d’Austria dove Verstappen si concede il bis e, in concomitanza col quarto posto di Hamilton allunga nella classifica piloti. A Silverstone c’è l’esordio del nuovo format che nel corso del weekend prevede la gara sprint, ma tutta l’attenzione è nel contatto al primo giro tra Verstappen ed Hamilton che manda pesantemente sulle barriere il pilota Red Bull, vince Hamilton che accorcia il divario aprendo una serie di polemiche nella circostanza dell’incidente.
Il motorsport piange Carlos Reutemann, per un decennio in Formula 1 dal 1972 al 1982 alla guida della Brabham, Ferrari, Lotus e Williams, secondo nella classifica piloti nel suo ultimo campionato e autore nei 146 Gran Premi disputati, di dodici vittorie, quarantacinque podi e sei pole position.

