Nella stagione prossima ad iniziare, tra le facce nuove presenti ai box, ci sarà sicuramente quella del ventenne monegasco Charles Leclerc, vincitore nel 2016 della GP3 e l’anno successivo della F2.
Intuito il talento, la Ferrari nel 2016 è stata lesta ad inserirlo nella propria Driver Accademy, lanciandolo come collaudatore sia della rossa che della Haas. In questo ruolo Leclerc ha disputato la prima sessione di prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna e guidato il 9 maggio dello stesso anno la Ferrari scesa in pista nel mondiale 2014, compiendo quei chilometri utili per l’ottenimento della licenza necessaria per partecipare ad una gara di Formula 1.
Ancora gavetta ma soprattutto sorprese nell’agosto del 2017, quando ha ottenuto il miglior tempo di giornata nei test di Budapest a bordo della Ferrari; il mese successivo è stato protagonista di quattro sessioni di prove libere con la Sauber. In uno di questi appuntamenti, sotto la pioggia di Sepang, è riuscito a mettersi alle spalle il compagno di squadra Wehrlein, guadagnandosi il 2 dicembre l’ufficialità di pilota titolare dell’Alfa Romeo Sauber per il campionato 2018. Il team elvetico schiererà come terzo pilota, anche l’italiano Antonio Giovinazzi, già affacciatosi l’anno scorso nel gran circus.
Viso sbarazzino, barba a tratti sul viso ed una capigliatura da teenager del sabato sera, l’obiettivo sarà quello di far maturare il giovane monegasco, per poi ritrovarsi un pilota di casa (sul modello RedBull) pronto a indossare la tuta rossa.
Con Leclerc, la Ferrari sostanzialmente ripercorre il percorso iniziato ma finito bruscamente con Jules Bianchi predestinato a salire sul cavallino rampante dopo le ottime prestazioni con la Marussia, prima del tragico incidente di Suzuka nel 2014.
Eloquente il legame tra i due, nei profili social del giovane monegasco è ricorrente il pensiero all’amico Jules, non solo tramite l’utilizzo dell’hashtag #JB17 ma anche con tante foto che li ritraggono insieme qualche fa, durante il percorso di crescita che li ha visti protagonisti in parallelo.
Il giovane monegasco negli scorsi mesi, ha affrontato la prematura morte del padre a soli 54 anni.
Eloquente il suo messaggio: “Papà ti amo. Grazie per tutto. Mancherai a tutti noi. Jules sarà contento di rivederti”.