Dopo una battaglia di 5 ore e 23 minuti, e dopo aver rimontato uno svantaggio di due set, Rafa Nadal vince una finale epica contro Medvedev e supera nel totale degli Slam vinti gli storici rivali Federer e Djokovic.

Era scritto nella storia di Rafa Nadal che il suo 21° Slam, quello che gli avrebbe consentito di sopravanzare Federer e Djokovic nella classifica all time, se mai fosse arrivato, sarebbe arrivato attraverso mille sofferenze e una fatica indicibile. L’infortunio, l’operazione al piede, il Covid, e poi queste due settimane di tennis, con la battaglia di cinque set con Shapopalov, la magnifica semifinale contro il nostro Berrettini, e infine oggi. Contro Medvedev Nadal ha sofferto dall’inizio alla fine, perché il dritto mancino andava a sbattere sullo straordinario rovescio del russo, perché il servizio del suo avversario non gli consentiva di prendere lo scambio e perché in generale era un Nadal meno brillante di quello visto nei quarti e in semifinale. Ma sotto di due set a zero, anziché deprimersi e mollare come quasi chiunque altro avrebbe fatto (anche Djokovic contro lo stesso avversario agli ultimi Us Open), lo spagnolo ha dato il meglio.
Si è ricordato di avere nel suo bagaglio tecnico anche un pregevole gioco di volo e una smorzata mortale, quindi si è aggrappato alla partita con tutto se stesso, in uno stato di tranche agonistica da rifiuto della sconfitta, per arrivare, dopo 5 ore e 23 minuti di battaglia senza tregua, ad una vittoria che i numeri non possono spiegare. Medvedev ha servito molto meglio (23 ace a 3, e 5 doppi falli a testa), ha fatto più punti (189 contro 182), ha messo a segno più vincenti (76 contro 69) e ha commesso meno errori gratuiti (52 contro 68), ma alla fine ha vinto Nadal. Con la sua lucidità tattica unica al mondo, con la sua capacità infinita di scavarsi dentro, trovando energie impensabili in un 35enne reduce da mille battaglie, Nadal si è issato per il momento sul trono della storia del tennis, con 21 Slam vinti, un numero che fa paura anche solo a pensarlo, figuriamoci a farlo per davvero. E chissà cosa starà pensando Djokovic, dal suo divano di Belgrado, che senza quell’ignobile sceneggiata no-vax sarebbe potuto essere lì, in finale, a contendere a Nadal quel trono. Ma anche questi comportamenti, non solo i dritti e i rovesci, classificano i campioni.
Una grandissima finale meritava un commento perfetto e coinvolgente come quello appena letto. Complimenti per la narrazione dell’avvenimento e per avere pubblicato l’articolo tempestivamente.
Splendido commento per una splendida finale vinta da un Nadal epico. Grazie e complimenti per la tempestività.
Il giorno dopo la vittoria in semifinale contro Berrettini, la stampa sportiva spagnola ha messo in primo piano il risultato col messaggio indiretto, della forza relativa al tennista italiano.
Uno sport incredibile il tennis, dove non basta la tecnica e la classe, dove niente può ritenersi deciso fino all’ultimo.
Onore a Nadal, sottoscrivo soprattutto la parte finale del commento.