Mentre le nostre attenzioni erano soprattutto rivolte al campionato europeo, oltreoceano dal 20 giugno al 14 luglio si è disputata la quarantottesima edizione della Copa America.
Èstata una grande scorpacciata estiva di calcio, utile a collegare la stagione trascorsa con quella che verrà, in parte già iniziata con i turni preliminari delle tre competizioni europee.
Gli Stati Uniti, per la seconda volta dopo l’edizione 2016, hanno ospitato dal 20 giugno al 14 luglio la quarantottesima edizione della Coppa America 2024, caratterizzata dalla partecipazione di sei nazionali iscritte alla federazione nordamericana, in base ai piazzamenti della Concacaf Nations League 2023-24.
Un sorteggio quello della fase finale, che ha visto l’Argentina ammessa di diritto come testa di serie nel gruppo A in qualità di campioni in carica, il Messico campione in carica della Concacaf Gold Cup inserito come testa di serie nel Girone B, gli Stati Uniti come nazionale appartenente alla Concacaf (acronimo dell’organo amministrativo, organizzativo e di controllo del calcio del Nordamerica, Centroamerica e dei Caraibi) col punteggio ranking Fifa più alto inseriti come testa di serie nel Gruppo C, il Brasile come nazionale appartenente alla Conmebol (organo del calcio sudamericano) con ranking Fifa più alto ammesso come testa di serie nel Gruppo D.
Quanto alle rimanenti dodici nazionali, sono state suddivise dalla seconda alla quarta fascia secondo il piazzamento nel ranking mondiale di ottobre 2023, con le due partecipanti Concacaf da determinare e già automaticamente inserite in fascia quattro, il cui esito dello spareggio ha visto il Canada battere 2-0 Trinidad e Tobago, Costarica vincere 3-1 contro l’Honduras.
Spero che vi divertirete, Shakira è grandiosa. Però non capisco, quando siamo tornati in campo dopo 16 minuti invece di 15 ci hanno sanzionato, e ora invece c’è questo show in cui potremo rientrare dopo 20 e passa minuti.
Nestor Lorenzo, c.t. Colombia, sullo show durante l’intervallo della finale.
Fase a gironi (in corsivo le qualificate)
A: Argentina (9), Canada (4), Cile (2), Perù (1).
B: Venezuela (9), Ecuador (4), Messico (4), Giamaica (0).
C: Uruguay (9), Panama (6), Stati Uniti (3), Bolivia (0).
D: Colombia (7), Brasile (5), Costa Rica (4), Paraguay (0).
Quarti di finale (in corsivo le qualificate)
Argentina – Ecuador 4-2 d.c.r.
Venezuela – Canada 3-4 d.c.r.
Uruguay – Brasile 4-2 d.c.r.
Colombia – Panama 5-0
Semifinale (in corsivo le qualificate)
Argentina – Canada 2-0
Uruguay – Colombia 0-1
Finale terzo/quarto posto (in corsivo la vincitrice)
Canada – Uruguay 3-4 d.c.r.
Finale (in corsivo/grassetto la vincitrice)
Argentina – Colombia 1-0 d.t.s.
Non una grande figura quella del Brasile, hanno fatto il giro del mondo le immagini dell’umiliazione subita dal ct Dorival Junior che alza il dito per parlare prima dei decisivi rigori contro l’Uruguay, estromesso dal cerchio dei giocatori e completamente ignorato, rispetto ad una scena diametralmente opposta vicino l’altra panchina, con Marcelo Bielsa totalmente circondato dai suoi, intenti ad ascoltare le sue istruzioni, compiendo l’impresa di portare i suoi, tredici anni dopo l’ultima volta, in semifinale, tra l’altro con un uomo in meno dal minuto 74.
Miracolo sportivo dell’Uruguay purtroppo a metà, il cui terzo posto nella finalina contro il Canada rimane una magra consolazione.
Molto da lavorare sotto il profilo organizzativo dell’evento, pazzesco quanto accaduto prima della finale, tanto che ad un certo punto sembrava non doversi nemmeno giocare, a causa dell’incredibile caos e incidenti provocati da migliaia di tifosi ammassati fuori dallo stadio, alcuni col biglietto altri senza.
L’atto conclusivo si è giocato con un’ora e venti minuti di ritardo, l’Albiceleste solamente ai supplementari ha conquistato il sedicesimo titolo, secondo di fila.
