Immancabile il fascino degli uomini in rosso, che in pista mancano il titolo piloti dal 2007 e quello costruttori dal 2008. Tra conferme ed importanti novità, sia nell’abitacolo che al muretto.

STATISTICHE
In F1: 1950 – oggi
Gp: 970
Vittorie: 235
Mondiali costruttori: 16
Mondiali piloti: 15
PILOTI
Sebastian Vettel (31 anni,
220 Gp, 55 pole, 52 vittorie,
111 podi, 4 titoli mondiali)
Charles Leclerc (21 anni,
21 Gp)
Il cavallino rampante riparte tra conferme ed aria di rinnovamento, non solo in chiave piloti ma nel ruolo di team principal, con la promozione ad inizio gennaio di Mattia Binotto al posto di Maurizio Arrivabene.
Novità tra i piloti che lavoreranno al simulatore, saranno ben quattro: Wehrlein (già Manor-Sauber ed ex pilota Mercedes), Hartley (ex Toro Rosso), Antonio Fuoco (ex Accademy Ferrari l’anno scorso in F2) e Davide
Rigon. Dalla Rossa, per la storia che rappresenta in questa sport, ci si aspetta sempre qualcosa in più.
Ma i colori, il simbolo e tutto il fascino del marchio non bastano, perché sono gli uomini a decretare i risultati delle gare, per questo motivo bisognerà fare enormemente tesoro di un percorso di crescita sia dentro che fuori la pista, lavorando di squadra.
La pressione è inevitabilmente tanta, ma deve rappresentare il giusto stimolo per un mondiale che ormai manca da troppi tempo, sfuggito sul più bello negli ultimi due anni. Difficile ma inevitabile se vesti la tuta della Ferrari.
Da Vettel è lecito attendersi il riscatto di un pilota di caratura assoluta che, ricordiamolo, è pur sempre un quattro volte campione del mondo; per l’esordiente Leclerc, invece, la speranza di aver trovato un pilota cresciuto in casa, con la testa leggera ed il piede pesante, come dimostrato nella stagione d’esordio e nei primi test di questa ormai alle porte.
Abbiamo milioni di tifosi nel mondo, e vogliamo renderli tutti orgogliosi di noi.
Louis Camilleri, a.d. Ferrari

