MLB playoff ’16: tutti sul 2-0, si avvicinano i primi verdetti

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chisenhall#2 TEXAS RANGERS – TORONTO BLUE JAYS: 3-5 (0-2 nella serie)
I Rangers incassano una pesantissima seconda sconfitta casalinga, che li pone con un piede e mezzo già fuori dai playoff. Con la serie al meglio delle cinque partite sono ora obbligati a vincere due partite a Toronto, cui invece basta un successo per chiudere il discorso e qualificarsi alla finale di conference. D’altra parte, Texas non ha ancora mai condotto nel punteggio, e nelle prime due gare ha subito 15 punti a fronte dei soli 4 segnati.

In gara due doveva essere Darvish a guidare la riscossa, mentre è stato il lanciatore perdente, tenuto anche troppo in campo (5 inning) dopo essere stato letteralmente bombardato dall’attacco dei Jays, esplosivo anche in una serata di latitanza di Bautista. Sotto la pioggia di Arlington apre le danze Tulowitzki, con un home run da due punti già al secondo inning; nel quarto i Rangers accorciano le distanze con Mazara, che arriva a casa su un singolo di Desmond, poi Beltran spreca tutto lasciando due uomini in base. Già nel quinto, comunque, Toronto torna a rimettere al sicuro la partita con un inning devastante, in cui Pillar, Carrera ed Encarnacion realizzano un solo homer ciascuno contro un Darvish inconsistente.

Stavolta i Rangers impiegano troppo a riprendersi dal 5-1, svegliandosi solo nell’ottavo quando colpiscono duro su Liriano (Moreland con un leadoff double e Gomez che colpisce anche il lanciatore), segnando due punti, ma sul 5-3 e con un uomo in terza è ancora Beltran a causare la chiusura dell’inning facendosi mettere strikeout da Osuna. L’ultimo attacco di Texas si accende subito con un gran doppio di Beltre, mal seguito dai suoi compagni che non riescono a smuoverlo da lì. 5-3 Toronto, quindi, e canadesi avanti 2-0  nella serie.

#2 CLEVELAND INDIANS – BOSTON RED SOX: 6-0 (2-0 nella serie)
I Red Sox vengono ancora traditi dal proprio lanciatore partente e subiscono una disfatta che li obbliga a vincere due partite al Fenway Park per poi tornare a Cleveland per la bella. Se Rick Porcello aveva deluso in gara uno, per Price si può parlare di disfatta in gara 2, con quattro punti incassati già al secondo inning e due uomini lasciati in base all’inizio del quarto prima di terminare anzitempo la sua gara. Certo, nella disfatta non va dimenticata la latitanza dell’attacco di Boston, che solo nel quarto attacco ha dato l’impressione di poter segnare, con Betts e Pedroia in base, prima che Ramirez rovinasse tutto con un k.

Un lungo, incontrastato monologo degli Indians, insomma, con i giovani Chisenhall (homer da tre punti per lui) e Guyer ancora sugli scudi, degnamente supportati sul monte di lancio da Corey Kluber, autore di 7 riprese davvero di qualità e spessore. Dall’altra parte non pervenute le colonne di Boston, da Ortiz a Pedroia, autore di un orrendo “buco” difensivo nella parte bassa del sesto inning che ha mentalmente segnato la prematura resa dei Red Sox. Al Fenway sarà un’altra storia, deve esserla, perché Ortiz non si meriterebbe davvero un’uscita così deprimente.

#2 CHICAGO CUBS – SAN FRANCISCO GIANTS: 5-2 (2-0 nella serie)
Hanno sangue freddo questi Cubs, a dispetto della giovane età di molti loro, e anche negli imprevisti sanno giocare al loro meglio (che è davvero un gran bel vedere). Chicago raddoppia il successo di ieri su San Francisco e viaggia verso la baia con due preziosissime vittorie in cascina, che obbligano i Giants a non sbagliare più. È stata la partita dei lanciatori-battitori e del bullpen dei Cubs, capace di far fronte all’improvvisa uscita dell’ottimo Kendricks (colpito fortuitamente da una valida di Pagan) già nel quarto inning e di condurre in porto senza troppi brividi una partita d’importanza capitale nella serie.

La partenza è un monologo dei Cubs, che approfittano di un Zamarzija non in giornata e con troppi lanci “off speed”: pronti via e Fowler, leadoff, piazza un doppio e vola poi a casa sul singolo di Zobrist. Ancora partenza in salita per Samarzija nel secondo inning, con un doppio concesso al leadoff Heyward, poi una walk a Baez, poi un singolo a Contreras e, infine, il disastroso singolo concesso al pitcher avversario, Kendricks, che manda a casa due punti per il 3-0 Cubs. Nello stesso inning colpisce anche Bryant, che fa segnare Contreras per il 4-0 di Chicago.

Nel terzo attacco è racchiuso tutto quel che di buono farà l’attacco dei Giants in questa partita: Panik batte un leadoff double, subito replicato da Polanco per l’1-4. Poco dopo sarà Polanco stesso a segnare il punto del 2-4 grazie al sac fly di Belt. San Francisco di nuovo in corsa? No, è solo un’impressione. Nell’attacco successivo una valida di Pagan si stampa sul braccio di lancio di Kendricks che è costretto a uscire; sale sul mound Wood, che non solo chiude l’inning con un k su Gillaspie ma nel susseguente attacco mette anche a segno un solo homer per il 5-2 che resisterà fino alla fine. C’è tempo ancora per vedere Bumgarner utilizzato solo come pinch hitter e per vedere Baez rialzarsi senza conseguenze dopo il duro scontro con Panik in seconda base. Poi chiude ancora Chapman e per Chicago c’è solo da festeggiare. Cupo Bruce Bochy, e non potrebbe essere altrimenti: l’attacco non produce e la difesa sbaglia più del normale. Non ci si può solo aggrappare a “san Bumgarner”.

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Gianluca Puzzo

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