I Divisional Round dell’American League sono iniziati con due partite, vinte da Toronto e Cleveland rispettivamente su Texas e Boston. Clamoroso il risultato di Arlington, con i Rangers spazzati via 10-1 davanti al loro pubblico dal devastante attacco dei Toronto Blue Jays e dalla magistrale partita di Estrada, il partente dei canadesi. Il suo omologo, l’ex Cy Young Cole Hamels, ha invece offerto la peggior prova dell’anno, riuscendo a tenere in piedi la partita solo per due inning.
Nel terzo Hamels è crollato miseramente, concedendo quattro valide (tra cui un triplo a Tulowitzki e un doppio a Donaldson), due walk e quattro punti, conditi anche da un wild pitch e da una “quasi mostruosità” sull’ultimo out dell’inning, quando ha quasi fallito anche un’elementare assistenza in prima. Crisi passeggera? Nemmeno per sogno, visto che il quarto attacco di Toronto si è aperto con il fuoricampo di Upton jr. Da lì in poi la partita è diventata poco più di una passeggiata per i Blue Jays, che hanno controllato comodamente, lasciandosi solo il tempo per la vendetta personale del fischiatissimo Bautista (per i fatti dei playoff dello scorso anno raccontati nel post precedente), che ha scaraventato fuori dallo stadio un home run da tre punti. Il mesto punto della bandiera per i Rangers è stato segnato al nono da Andrus.
Di ben altro spessore e pathos la gara uno di Cleveland, dove sono volati home run come se piovesse (ben sei, tre per parte) ed a spuntarla è stata proprio la “tribe” per 5-4, grazie soprattutto a una prova complessivamente migliore del proprio mound. Boston è stata tradita innanzitutto dal suo partente, Porcello, che avrebbe dovuto garantirle ben più delle quattro riprese e un terzo che ha lanciato. Disastroso, in particolare, il suo terzo inning, dove ha concesso tre homer sui primi quattro battitori affrontati; dopo di lui, Pomeranz è partito maluccio (singolo a Kipnis e doppio per ground rule a Mike Napoli) ma poi è riuscito a imbrigliare l’aggressività dei giovani leoni di Cleveland. Dall’altra parte, Bauer è partito lento come al solito, ma poi è andato in crescendo e, soprattutto, dopo di lui è venuto Miller, autore di due riprese straordinarie che hanno raffreddato le velleità di rimonta dei Red Sox. Il 5-3 ha tenuto fino al fuoricampo di Holt all’inizio dell’ottavo, e il pareggio è sembrato quasi cosa fatta poco dopo, quando Ortiz ha piazzato un doppio e il suo pinch runner è arrivato fino in terza per scelta difesa, ma lì è stato fatale lo strikeout incassato da Bogaerts per mano di Allen, che ha poi chiuso anche il nono.