Come ogni anno, ottobre porta con sé i playoff della Major League Baseball. Domani e mercoledì andranno in scena le due Wild Card, mentre da giovedì scatterà il Divisional Round con le tre “corazzate” a caccia delle World Series.

Per gli amanti del baseball, il mese di ottobre non è mai un mese qualsiasi: è quello dei playoff MLB. Dopo migliaia di partite giocate, restano in corsa solo dieci squadre, che nelle prossime quarantotto ore saranno già diventate otto. Tra domani e mercoledì, infatti, andranno in scena le due partite secche di Wild Card, tra le teste di serie quattro e cinque dei due lati del tabellone: si inizierà a Washington, con Capitals-Brewers per la National League, e si proseguirà mercoledì ad Oakland, con Athletics-Rays, per l’American League. Fatta questa prima scrematura, giovedì sarà già tempo delle prime due gare uno del Divisional Round, al meglio delle cinque partite.
Venerdì 11 ottobre inizieranno le finali delle due leghe, al meglio delle sette partite, mentre il 22 prenderanno il via le World Series, la finalissima, sempre sulla lunga distanza. Tornando all’oggi, corre obbligo presentare innanzitutto le due Wild Card, partendo da quella di domani, l’unica con una netta favorita. Washington, oltre a giocare in casa, schiererà sul monte il suo asso, Max Scherzer, tre volte vincitore del Cy Young Award. Anche a 35 anni, e dopo una stagione flagellata dagli infortuni, Scherzer ha chiuso la regular season con 2.92 di ERA e 243 k, ed è in grado di fare la differenza nella partita secca, soprattutto se si considerano le assenze chiave nel lineup dei Brewers (Yelich, Cain e Braun).


Sul monte per Milwaukee andrà Brandon Woodruff, ottimo protagonista della corsa playoff dei Brewers nel 2018 e ora esploso nella starting rotation (11-3, 3.62 ERA e la prima convocazione all’All Star Game); non un cliente facile per i Nationals, ma il pronostico pende comunque dalla loro parte. Pronostico invece impossibile nell’altra Wild Card, quella tra A’s e Rays, che hanno concluso la regular season con una sola vittoria di differenza sia in assoluto che negli scontri diretti (4-3 per gli A’s). Oakland aveva raggiunto la Wild Card anche lo scorso anno, ma non aveva avuto chance allo Yankee Stadium. Stavolta, invece, le possibilità di avanzare ce l’ha eccome, visto che gioca in casa ed è sostanzialmente al completo. Tampa Bay, però, schiererà Morton sul mound, autore di playoff memorabili nel 2017, quando arrivò al titolo con gli Astros. Un dato tecnico interessante: contro la curva, il lancio preferito di Morton, Oakland batte solo .211, media da fondo classifica.
Tutto questo, in attesa che scendano in campo, tra le altre, le tre “corazzate” che puntano senza mezzi termini al titolo. Due di queste sono nell’American League, orfana dei campioni uscenti di Boston: Houston Astros e New York Yankees. Gli Astros giocheranno contro la vincente di A’s-Rays e, con 107 vittorie in stagione (miglior record MLB), hanno tutte le carte in regola per bissare lo storico titolo del 2017. Gli Yankees sanno già di dover affrontare i Minnesota Twins: i Bronx Bombers contro la Bomba Squad, 306 home run contro 307. Sfida più equilibrata di quel che potrebbe sembrare, vista l’infermeria piena di New York. La terza corazzata è la prima testa di serie della National League, vale a dire quei Los Angeles Dodgers a caccia delle loro terze World Series di fila e del primo titolo dal 1988. Affronteranno la vincente della Wild Card, mentre nell’altra serie divisionale saranno di fronte St. Louis Cardinals e Atlanta Braves. Sfida equilibrata e probabilmente lunga, con i Braves a caccia della rivincita contro i Dodgers (che li eliminarono 3-1 nel 2018) e i Cardinals che tornano ai playoff dopo tre lunghi anni di assenza.