
Stavolta gli extra inning premiano gli Yankees, che chiudono la serie contro Cleveland, si aggiudicano il pennant dell’American League e tornano, dopo ben 15 anni, alle World Series. La notte scorsa li hanno raggiunti i Dodgers, che hanno eliminato in sei partite i Mets.
Saranno Los Angeles Dodgers e New York Yankees a giocarsi, da venerdì, le World Series 2024, in una classicissima che, pur mancando in finale dal 1981, sarà il nuovo capitolo di una delle rivalità più antiche e accanite del baseball, seconda solo a quella tra Yankees e Red Sox. Gli Yankees si erano già qualificati sabato, chiudendo agli extra inning di gara 5 la serie contro Cleveland; li hanno raggiunti ieri i Dodgers, battendo in una gara 6 mai in bilico i pur tenaci Mets. Niente “Subway Series”, quindi, ma una finale altrettanto emozionante, sulla quale ci sarà moltissimo da raccontare nei prossimi giorni.
AMERICAN LEAGUE
NEW YORK YANKEES – CLEVELAND GUARDIANS: 4-1 (5-2, 6-3, 5-7, 8-6, 5-2)
Chi di extra inning ferisce, di extra inning perisce, verrebbe da dire parafrasando il celebre motto. Infatti, dopo la pirotecnica vittoria dei Guardians al decimo inning di gara 3, in gara 5 le due contendenti tornano a non farsi bastare le nove riprese canoniche, ma stavolta a spuntarla sono gli Yankees, che chiudono la serie e si qualificano per le World Series, da cui mancavano da ben 15 anni. Facciamo un passo indietro raccontandovi anche gara 4, anche questa ricchissima di emozioni, con tre punti segnati già nel primo inning, con un hr da 2 punti di Soto e la risposta di Manzanardo, portato a casa dalla volata di sacrificio di Ramirez. Nel secondo attacco gli Yankees allungano con il solo homer di Wells (tornato dietro casabase dopo la deludente prova di Trevino in gara 3), ma Kwan riporta sotto i Guardians siglando nel terzo il punto del 2-3. Nel sesto inning arriva il primo vero scossone della partita, con Stanton che spara sugli spalti un fuoricampo da 3 punti (c’erano Soto e Judge sulle basi) che fa involare gli Yankees sul 2-6. L’orgoglio di Cleveland è immenso, però, e già nel settimo la partita è riaperta, anche grazie alla solita deludente prova di Holmes sul mound: i padroni di casa segnano tre punti, al punto da costringere Boone a inserire Leiter jr. in pedana, bravo e fortunato su Noel, la cui battuta viene presa al muro da Verdugo. Il pari è però solo rimandato all’ottavo, quando proprio Leiter jr e Rizzo pasticciano in difesa, lasciando entrare il punto del 6-6 siglato da Bo Naylor. Nel nono, ultimo grande colpo di scena, con il lineup di NY che batte due singoli in sequenza contro Clase e viene poi aiutato da un cruciale errore difensivo dello shortstop Rocchio: 6-8 Yankees e partita finita.
Anche in gara 5 non ci si è di certo annoiati, grazie ai Guardians volati sul 2-0 a metà gara grazie ai punti di Josh Naylor nel secondo (battuto a casa dal fratello Bo) e di Gimenez nel quinto. A rimettere tutto in discussione ci pensa nel sesto Giancarlo Stanton con un fuoricampo da 2 punti. La parità regge fino alla fine, per cui, per la seconda volta in questa serie, si va agli extra inning. Nel decimo gli Yankees piazzano in base Wells (walk concessa da Gattis) e Verdugo (salvo su un errore, ancora in un momento chiave, di Rocchio), quindi Soto ingaggia uno splendido duello contro il pitcher, fino a trovare lo swing decisivo: un home run da 3 punti che manda gli Yankees alle World Series.
Saranno Los Angeles Dodgers e New York Yankees a giocarsi, da venerdì, le World Series 2024, in una classicissima che, pur mancando in finale dal 1981, sarà il nuovo capitolo di una delle rivalità più antiche e accanite del baseball, seconda solo a quella tra Yankees e Red Sox.
NATIONAL LEAGUE
LOS ANGELES DODGERS – NEW YORK METS: 4-2 (9-0, 3-7, 8-0, 10-2, 6-12, 10-5)
Hanno lottato con orgoglio fino all’ultimo out, questi splendidi Mets, ma alla fine la legge del più forte ha premiato i Dodgers, che volano alle World Series. Sembrava già tutto pronto per i festeggiamenti in gara 5, l’ultima a New York, invece i Mets hanno sfoderato una magnifica prestazione offensiva, segnando ben 12 punti a una squadra che schierava Flaherty come partente proprio per chiuderla lì. Invece, a fine terzo i Mets erano già volati via sull’8-1, e gli hr di Pages e Betts sono serviti solamente a rendere meno pesante il punteggio.
Tornati a L.A., gara 6 è stata impostata fin dall’inizio come “bullpen game” dai Dodgers, ma è stato soprattutto il lineup dei californiani a rimettersi in moto, arrivando in doppia cifra come in gara 4. Pietra angolare del match è stato il terzo inning, quando, avanti 2-1, L.A. ha infilato due hr da due punti nello stesso attacco, con Edman e Smith, che hanno scavato il solco del 6-1. Nel quarto i Mets hanno trovato i punti della speranza con Vientos, anche lui autore di un hr da 2 punti, ma hanno mancato l’ultima chiamata per riaprire il match nel sesto, quando a basi piene e due out, Winker non ha trovato di meglio che un flyout.