
Grazie a due vittorie nettissime al Citi Field, i Dodgers conducono 3-1 nella serie contro i Mets, mentre nell’American League gli Yankees, dopo due successi piuttosto netti nel Bronx, hanno ceduto ai Guardians una emozionantissima gara 3, terminata agli extrainning.
Sono in pieno svolgimento le due Championship Series dei playoff MLB, che promuoveranno le squadre che disputeranno le World Series 2024. Nel lato di tabellone della National League, sembrano essere oramai a un passo dalla qualificazione i Los Angeles Dodgers, finora incontenibili a NY. Tutto invece ancora apertissimo nell’American, dove gli Yankees sono arrivati a un out dal condurre 3-0 nella serie, ma in un finale concitatissimo di gara 3 i Guardians hanno trovato un colpo di coda eccezionale, pareggiando prima il match e ribaltandolo poi agli extra inning.
AMERICAN LEAGUE
NEW YORK YANKEES – CLEVELAND GUARDIANS: 2-1 (5-2, 6-3, 5-7)
Gli Yankees erano partiti per Cleveland con un bagaglio pieno di buone notizie, dopo i primi due match della serie vinti piuttosto nettamente nel Bronx: il fatto di essere stati sempre davanti nel punteggio, la ritrovata vena realizzativa nel box di Judge, autore di un fuoricampo da 2 punti in gara 2, la conferma dell’ottimo momento di forma di Stanton e dei partenti Rodon e Cole, la solidità del bullpen. E l’inizio di gara 3 sembra non smentire queste sensazioni, visto che già al secondo inning NY passa in vantaggio con Volpe, battuto a casa da Trevino (sostituto non molto convincente di Wells come catcher). Al netto del solito errore nel baserunning (davvero troppi in questa serie!), con Trevino che si fa intrappolare tra prima e seconda e Verdugo che resta a guardare sul cuscino di terza, le cose sembravano mettersi bene per gli uomini di Boone. Nel terzo, invece, si ribalta già tutto, con Rocchio che batte un singolo da leadoff e Manzardo che dopo di lui spara un home run da due punti per il provvisorio 2-1. Nel sesto Cleveland allunga, con Trevino che si fa rubare perfino la terza base (e deve ringraziare Chisholm per aver controllato una palla destinata all’esterno sinistro) prima che il singolo di Gimenez sigli il 3-1 per i Guardians. Niente da segnalare fino alla parte alta dell’ottavo, quando, con Torres in base e due out, arriva l’attesissimo duello tra il fortissimo closer di Cleveland, Clase, e Judge: il numero 99 risponde da campione, e realizza il fuoricampo da due punti che vale il 3-3. E non finisce qui, perché subito dopo Judge si presenta nel box Stanton, che colpisce un altro homer, back to back, per il clamoroso sorpasso sul 3-4! L’ottavo attacco dei padroni di casa si infrange contro la classe di Weaver, e nel nono gli Yankees siglano addirittura il punto della (presunta) tranquillità, con Volpe (anche lui sfuggito fortunosamente a una trappola) che segna sulla volata di sacrificio di Torres il 3-5. Tutto finito? Nemmeno per sogno, perché nell’ultimo attacco dei Guardians Weaver coglie dapprima due out veloci, ma poi concede un doppio a Thomas e subito dopo un devastante hr da due punti a Jhonkensy Noel, giovane dominicano alla prima stagione in MLB, entrato come pinch hitter della disperazione, che pareggia il match sul 5-5. Si va agli extra inning, ma appare subito chiarissimo come l’inerzia del match ora sia tutta nelle mani dei Guardians, in un Progressive Field in totale delirio. Il decimo attacco degli Yankees non fa registrare nulla, mentre Cleveland la chiude subito contro Holmes: Naylor batte un singolo, poi viene spinto in seconda sul bunt di sacrificio di Rocchio, arrivano due out ma poi David Fry, dopo un match in ombra, trova una fiammata delle sue, con il walk off homer da due punti che scrive la parola “fine” su questo finale di rara intensità. Stanotte si torna in campo per gara 4.
Al netto del solito errore nel baserunning (davvero troppi in questa serie!), con Trevino che si fa intrappolare tra prima e seconda e Verdugo che resta a guardare sul cuscino di terza, le cose sembravano mettersi bene per gli uomini di Boone.
NATIONAL LEAGUE
LOS ANGELES DODGERS – NEW YORK METS: 3-1 (9-0, 3-7, 8-0, 10-2)
Ribadiamo quanto già scritto qualche giorno fa: questi Dodgers sembrano un gigante dormiente, con cui si può scherzare e perfino vincere quando dorme, ma se e quando si sveglia allora non ce n’è per nessuno. Finora i Mets hanno vinto l’unica partita in cui gli avversari hanno concesso loro qualche chance reale, la gara 2 tirata subito dalla loro parte con un secondo inning da cinque punti (grand slam di Vientos) che ha spento ogni voglia di spremersi da parte dei Dodgers. Nelle altre tre partite, tutte vinte da L.A., c’è un parziale di punti di 27-2 che valica ogni necessità di commento. Anche in gara 4, i Mets sono stati a galla finché ha tenuto Quintana sul mound, calato lui i Dodgers hanno preso progressivamente il largo, grazie soprattutto a un monumentale Mookie Betts che alla fine avrà battuto a casa ben quattro punti. Da segnalare un dato forse tra i più negativi dei Mets in questa serie: nelle quattro partite fin qui giocate i loro lanciatori hanno sempre concesso almeno sette basi su ball, davvero troppe. Stanotte si gioca gara 5, sempre a New York, con cui i Dodgers potrebbero chiudere e qualificarsi per le World Series. Ultima spiaggia, invece, per i Mets, per provare a spostare nuovamente la serie a L.A.