Il fattore campo inizia a farsi sentire in queste World Series: gli Atlanta Braves si aggiudicano i primi due match casalinghi e conducono ora 3-1 nella serie. Stanotte ultima chiamata per gli Astros, altrimenti il titolo andrà in Georgia.

I Braves hanno deciso che era ora che iniziasse a contare anche il fattore campo in queste World Series, e così si ritrovano a un passo dal titolo, dopo aver vinto davanti ai loro tifosi le gare 3 e 4. Agli Astros tocca ora il ruolo degli inseguitori, anche un po’ disperati, schiacciati dal peso di un attacco sterile al limite dell’impalpabilità, incapace di segnare più di 2 punti (tutti di Altuve, tra l’altro) in due partite e ben diciotto turni d’attacco. Il mound dei texani sta tutto sommato tenendo, e Greinke ha fatto un sontuoso rientro in gara 3, lanciando 4 riprese senza concedere punti e battendo perfino un singolo, ma quando l’attacco non produce quella dei lanciatori diventa una lotta contro i mulini a vento.
In gara 3 il vero protagonista è stato Ian Anderson, partente dei Braves, astro nascente del mound capace di un autentico show, uno shooutout lungo 5 inning. Sulla sua scia, l’attacco di Atlanta si è potuto permettere una serata da minimo sindacale, con il triplo di Riley nella parte bassa del terzo che manda a punto Rosario per l’1-0. Houston ha avuto la sua chance nella parte alta dell’ottavo quando, grazie a due errori consecutivi
della difesa dei Braves (tutt’altro che perfetta in queste World Series, va detto) si è ritrovata il punto del pareggio in terza con due out, ma Brantley non è riuscito a fare nulla di meglio di una facile volata. E poco dopo, il solo homer di D’Arnaud ha siglato il 2-0 finale.
Passando a gara 4, gli Astros l’hanno condotta per ben 5 inning, volando subito sull’1-0 con Altuve, in un primo inning talmente difficile da costringere Snitker a togliere subito il suo partente, Lee, affidandosi totalmente al bullpen. Bullpen che ha risposto alla grande, soprattutto in Wright, che si è fatto carico di traghettare il match verso le fasi finali con una prestazione notevolissima (4.2 riprese lanciate, 75 lanci e 22 battitori affrontati, con 6 valide e un punto subito), dando modo agli altri rilievi dopo di lui (Martin, Matzek, Jackson e Smith) di limitarsi a un inning di lavoro a testa. Gli Astros, come detto, hanno comunque mantenuto la testa per cinque inning, issandosi al 2-0 ancora col solito Altuve (solo homer nel quarto); il vento è iniziato a cambiare nel sesto inning, con il doppio di Rosario su Raley, poi spinto a casa dall’ulteriore doppio di Riley per l’1-2. Ancora un inning ed arriva il momento del sorpasso, con due solo homer back-to-back di Swanson e Soler, entrambi su Javier, che siglano il 3-2 per i padroni di casa, nel delirio assoluto dei tifosi. Ci sarebbe ancora spazio per la risalita di Houston, con due attacchi a disposizione, ma le prestazioni perfette di Jackson e Smith sul mound e una spettacolare presa al muro dell’esterno sinistro Rosario sull’ennesima legnata di Altuve chiudono il match. E stanotte potrebbe già calare il sipario.