
Ad Aragon, in quella che sembra essere la sua seconda casa, Marquez fa una magia, una delle sue tante ormai, e soprattutto si ripete a Misano davanti a un perfetto Bagnaia e un Martin in pressione.
La classifica mondiale dopo più di metà stagione parla di un Martin quasi perfetto fino ad ora, che domina con 312 punti davanti a un Bagnaia che lascia qualche sfumatura qua e là con solo 7 punti di distacco, e con 49 punti su Marquez.
In realtà prima di Misano, Martin era a 26 punti e grazie alla vittoria nella sprint aveva allungato di altri 3 punti, però in gara Bagnaia parte bene ma lo spagnolo è perfetto e li passa per poi subire il contro sorpasso, inizia a piovere e Martin decide di non seguire Pecco nel cambio di moto per usare quella da bagnato. Tempo 2 giri e torna il sole che asciuga all’istante il tracciato dedicato a Simoncelli, Jorge è costretto a ricambiare moto e subire il doppiaggio che sancisce ormai la fine della sua gara, intanto Marc supera Bagnaia e entrambi faranno una gara di semi gestione fino alla bandiera a scacchi.
Questa gara finisce con un punto interrogativo: potrà Marquez continuare a spingere o tornerà a essere il terzo incomodo dietro a Martin e Bagnaia? A questa domanda non si può rispondere prima di due weekend perchè il prossimo sarà sempre sullo stesso tracciato per via della cancellazione del gp del Kazakistan.
Quella che si respira a Misano è una bella aria per gli italiani perché in moto 3 un super Luca Lunetta arriva secondo in qualifica per poi finire nono per via di un doppio long lap, in moto 2 Vietti e Arbolino mettono il sigillo sulle prime due caselle dello schieramento per poi finire male (Vietti perché cade al giro 18 e Arbolino finisce secondo), mentre nella massima serie è una tripletta Ducati e una tripletta di italiani in qualifica perché Pecco fa pole, Bezzecchi fa secondo e Morbidelli fa terzo.
Dal Giappone sembrerebbe esserci da una parte una bella rinascita e dall’altra un profondo arancione, arancione perché si parla della Honda che non mette neanche un pilota ufficiale in pista per vari problemi ma anche avessero corso la moto sembrerebbe non migliorare, dall’altra parte la Yamaha torna a vedere risultati, certo non sono i risultati che ci si aspetta da un campione del mondo come Quartararo però la Yamaha giunge settima e undicesima con la moto non ufficiale. Quella che sembra non avere problemi è la Ducati che come al solito ormai ne mette 5 nei primi 6 classificati.