Vittorie pesanti in chiave playoff e show personali, nella tredicesima giornata della regular season NFL, a cominciare dall’impresa dei Vikings, che sbancano Atlanta 14-9 inguaiando i vice campioni nella corsa alla post season. I Falcons partono bene, soprattutto in difesa, ma la loro leadership dura solo il tempo del primo quarto, giusto il tempo per Keenum di accendersi e trovare McKinnon in end zone per il 3-7 degli ospiti. Atlanta resta in partita solo grazie al proprio kicker, che con altri due field goal la riporta avanti 9-7 in apertura di terzo periodo. All’inizio dell’ultimo quarto, arriva però un’altra zampata di Keenum, con il td del 9-14. Julio Jones è inspiegabilmente ignorato da Ryan per quasi tutto il match, e così tocca a Freeman provare a risalire la china; i suoi hanno l’occasione per avvicinarsi a 5’16” dal termine, ma mancano un field goal dalle 45 yard e da lì in poi i Vikings sono bravi a “mangiarsi” il cronometro. Minnesota ottiene così la sua ottava vittoria consecutiva, vola con la miglior difesa del campionato al record di 10-2 e si prepara ad un altro big match, domenica sul campo dei Panthers. I Falcons, invece, sono impantanati sul 7-5 e domani notte, nell’anticipo della quattordicesima, affrontano i Saints in una gara cruciale soprattutto per loro.
A proposito di Saints, da applausi la prestazione che li ha portati a battere 31-21 i Carolina Panthers in una partita che li ha visti, a sorpresa, vincenti nel running game. Il rookie Kamara (nella foto) e Engram hanno fatto letteralmente a pezzi la difesa di Rivera, fin qui una delle migliori contro la palla a terra. Kamara ha segnato due td, il primo rompendo tre placcaggi e il secondo per il 28-14 che ha scavato il solco decisivo. Engram ha fatto registrare una corsa da 72 yard e un successivo touchdown. Con cotanti comprimari, per una volta Drew Brees non è stato costretto agli straordinari; il suo omologo Cam Newton, al contrario, ha provato a rispolverare il costume da Superman nel quarto periodo, con una corsa da 31 yard e uno splendido lancio in end zone per Funchness, ma l’impressione è che non abbia intorno un’orchestra capace di esprimersi con continuità al suo livello.
Continuità che invece non difetta dalle parti del New England, con Brady & Co. protagonisti di una partita concreta e sparagnina in quel di Buffalo: tre field goal e gran difesa nel primo tempo, qualche fiammata di Brady su Gronk e due corse di Bunkhead in end zone nel solo terzo periodo, ed ecco confezionata una comoda vittoria per 23-3. I Patriots (all’ottavo successo consecutivo in questa stagione, record 10-2) sono stupefacenti per la facilità e la personalità con cui tengono in mano le redini delle partite, dando perfino l’impressione di avere ampi margini di crescita in vista dei playoff. Impressionanti.
Così come impressionante è stata la prestazione di Russell Wilson contro i Philadelphia Eagles, costretti a interrompere a Seattle la loro striscia di dieci vittorie consecutive. Non ce ne vogliano i difensori dei Seahawks, capaci comunque di tenere Carson Wentz a soli 10 punti segnati, ma lo show di Wilson è stato di una bellezza abbagliante, più nella sostanza che nei numeri. Ognuno al proprio turno, Graham, Baldwin e Lockett, i suoi ricevitori, si sono visti recapitare dei lanci chirurgici, e quando la difesa di Philadelphia raddoppiava su di loro allora ecco Wilson correre in prima persona, guadagnando down fondamentali. L’apoteosi è arrivata a metà del quarto periodo, dopo che Wentz aveva riaperto la partita sul 10-17 con un drive sensazionale: prima un completo da 45 yard sotto pressione, poi un capolavoro per Agholor in end zone. L’apoteosi dicevamo: su un 3°&10 che avrebbe potuto riportare in campo l’attacco degli Eagles, Wilson scatta in campo aperto, supera la linea di scrimmage e, un attimo prima di essere placcato, passa una flip ball all’indietro (tipo rugby, per capirci) al compagno, che prende un decisivo primo down. Non contento, due azioni più tardi Wilson troverà anche Vannette in end zone, con un altro passaggio morbidissimo, per il 24-10 finale. Nella NFC West Seattle è ancora dietro i Rams per una vittoria, ed è attesa dalla delicata trasferta di domenica in casa dei Jaguars, sull’8-4 come loro. Ma se questo Wilson dura fino a gennaio, il Superbowl non glielo leva nessuno.