Una sola giornata ai playoff e i verdetti definitivi fioccano abbondanti, come la neve natalizia di molte città statunitensi. Il sedicesimo turno di regular season ci ha regalato diverse belle partite, molti finali palpitanti e qualche segnale importante in ottica di corsa al Super Bowl. Nei due anticipi del sabato, i Tennessee Titans battendo i Redskins li hanno eliminati definitivamente dalla caccia ai playoff e si sono contemporaneamente regalati lo spareggio decisivo, in casa propria, di domenica prossima contro i Colts, che domenica hanno battuto i Giants 28-27 dopo una palpitante rimonta. Sabato vittoria anche per i Ravens, bravi soprattutto in difesa nel contenere l’attacco dei Chargers (4 sack e 2 intercetti su Rivers); Baltimore non è però ancora qualificata con certezza, per esserlo dovrà battere domenica prossima i Cleveland Browns, reduci da un’ottima vittoria sui Bengals.
Nelle gare di domenica hanno guadagnato l’accesso matematico ai playoff sia Dallas che Seattle e Houston. Dopo il brutto capitombolo a zero della settimana scorsa a Indianapolis, i Cowboys si sono ripresi quanto basta per avere ragione dei modesti Buccaneers per 27-20. Di tutt’altro spessore la prestazione dei Seattle Seahawks, che hanno domato i Kansas City Chiefs per 38-31 dopo una partita giocata in modo maiuscolo, valsa a coach Pete Carroll il rinnovo del contratto fino al 2021. I Chiefs, pur già qualificati, stanno mostrando un po’ la corda sia in difesa, punto debole della squadra fin dall’inizio, sia in attacco, dove l’assenza di Hunt inizia a farsi sentire. Stacca il biglietto per la post season anche Houston, che esce battuta da Philadelphia dopo una partita memorabile ma si qualifica ugualmente grazie alla sconfitta degli Steelers a New Orleans, di cui diremo più avanti. I Texans ce l’hanno messa tutta per fare ai campioni in carica lo sgambetto che li avrebbe eliminati definitivamente dalla corsa al bis, rimontando con un grande Watson e passando a condurre 30-29 a due minuti dalla fine. Ma Nick Foles ha sfoderato un’altra prestazione da “miracle man”, confezionando un drive per il field goal finale del sorpasso, 32-30, ciliegina sulla torta di una partita sontuosa da 471 yard e 4 td pass. Gli Eagles sono ancora vivi, ma non è tutto nelle loro mani: devono vincere a Washington e sperare che i Vikings perdano in casa contro i già qualificati Bears.
I Minnesota Vikings vincono nettamente a Detroit e mantengono il vantaggio di poter essere padroni del loro destino: se battono i Bears domenica prossima sono ai playoff, indipendentemente dal risultato degli Eagles. I New England Patriots battono senza patemi (ma senza brillare) i Bills 24-12 e conquistano per la decima volta consecutiva (record) la AFC East, oltre al bye per il primo turno dei playoff. I sorrisi in casa Brady sono però un po’ tirati: il ginocchio del GOAT scricchiola pericolosamente e, più in generale, tutto l’attacco dei blu appare davvero poco brillante e avaro di soluzioni. L’impressione, al momento, è che sia davvero iniziato il crepuscolo degli dei.
A proposito di crepuscolo, resta da raccontare la sconfitta degli Steelers contro i Saints al termine di un’altra partita dalle mille emozioni, vinta sì con tenacia dai padroni di casa (teste di serie n.1, sarà dura per tutti andare a vincere al Mercedes Dome), ma anche un po’ buttata via dagli ospiti, prima con un incredibile fumble perso da Smith-Schuster, poi con una chiamata folle di Mike Tomlin, che avanti nel punteggio anziché calciare il punt chiama un trick play che, fallendo, regala la palla a Brees oltre la linea di metà campo. Gli Steelers possono anche reclamare a buon diritto su alcune chiamate arbitrali di pass interference davvero eccessive (se gli arbitri non troveranno alla svelta un’uniformità di giudizio su quelle situazioni sarà un inferno), ma hanno comunque perso quattro delle ultime cinque partite giocate, quindi il calo è stato evidente, dall’infortunio di Conner in poi. Pittsburgh non è ancora fuori, ma le ci vorrebbe davvero un miracolo per rientrare nel tabellone dei playoff: devono battere i Cincinnati Bengals in casa (e fin qui…) e poi sperare che i Ravens perdano con i Browns.