NFL '19: niente spazio per le sorprese, il Super Bowl sarà 49ers-Chiefs

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Le due finali di Conference non regalano brividi particolari, consegnandoci la finale più attesa e spettacolare, quella che il 2 febbraio a Miami vedrà di fronte i San Francisco 49ers e i Kansas City Chiefs. I Tennessee Titans tengono un tempo prima di essere sommersi, mentre i Packers rimediano la seconda figuraccia stagionale contro Jimmy G & Co.

KANSAS CITY CHIEFS – TENNESSEE TITANS: 35-24
Anche stavolta i Chiefs sono partiti pianissimo, come la settimana scorsa contro i Texans, ritrovandosi sotto 10-0 dopo neppure un quarto di gioco. Ma dopo la poderosa rimonta di domenica scorsa, da 0-24, stavolta nessuno era più preoccupato di tanto, sugli spalti dell’Arrowhead Stadium. Ed a ragione, visto che, una volta avviato il motore, l’attacco dei Chiefs ha macinato yard e avversari senza problemi, aiutato più del solito da una difesa che ha fermato bene Henry sul terreno, costringendo Tannehill a un sovraccarico di lavoro che né lui, né il suo gruppo di ricevitori, erano in grado di sostenere. All’attacco dei Titans va comunque dato atto di aver lottato con orgoglio fino alla fine, con quel td a 4’20” dalla fine che ha lasciato un piccolo barlume di speranza, ma la difesa non ha certo aiutato, a cominciare dall’assurda corsa in td concessa a Mahomes nel terzo quarto, 27 yard con una sequenza quasi comica di placcaggi mancati. Mahomes e Hill hanno fatto gli alieni, come al solito, scavando quel sacrosanto solco di qualità esistente tra le due squadre. Forse contro i Ravens la vita sarebbe stata più difficile, ma con l’MVP 2018 in questa forma, i Chiefs sono davvero i più forti della AFC, e meritano questo ritorno al Super Bowl dopo 50 anni.

SAN FRANCISCO 49ERS – GREEN BAY PACKERS: 37-20
La finale della NFC ci ha confermato, se mai ve ne fosse stato bisogno, che l’umiliante (per i Packers) 37-8 della regular season non era stato casuale. Al Levi’s Stadium è andata in onda un’altra lezione di football di questi splendidi 49ers, capaci di avere in cassaforte la partita già all’intervallo (27-0). L’attacco ha perso a metà del secondo periodo il running back titolare, Coleman, ma ha guadagnato uno stellare Mostert, entrato nella storia dei playoff NFL con 220 yard corse e 4 touchdown segnati, entrambe seconda miglior prestazione di sempre. Visto l’aureo dividendo pagato dalle corse, Shanahan ha ovviamente tenuto quasi a riposo Garoppolo, autore di soli 8 passaggi. Ma una volta tanto bisogna ricordare quanto peso ha avuto su questi numeri un fondamentale troppo spesso trascurato: il bloccaggio. Juszczyk, Kittle e Staley hanno giocato quasi nell’ombra una partita pazzesca, aprendo buchi enormi nella linea di Green Bay, puntualmente sfruttati da Mostert. La difesa è stata ancora una volta eccellente, concedendo a Rodgers solo un paio di fiammate importanti in profondità, su Graham e Adams, ma quando ormai il punteggio era al sicuro. Ora si vola a Miami, per tornare ai fasti di Rice & Co.

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Gianluca Puzzo

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