NFL ’19: presentazione della AFC North

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Il 5 settembre riparte la National Football League, giunta al traguardo del campionato numero cento; come di consueto analizziamo potenzialità ed obiettivi di tutte le 32 squadre in corsa. Oggi è il turno della AFC North, in cui si rinnova l’eterno duello tra Steelers e Ravens con in più la sorpresa Cleveland.

PITTSBURGH STEELERS
Hanno perso in una sola offseason il miglior ricevitore di tutta la lega e uno dei migliori running back, affidando l’intero peso del loro attacco sulle spalle, possenti ma logore, di un qb di 37 anni, Ben Roethlisberger: come si fa a non dubitare di questi Steelers? Conner e Schuster hanno le potenzialità per essere top player, ma sempre a patto che Big Ben resti integro per tutta la stagione (cosa accadutagli molto di rado, purtroppo). La difesa è certamente il lato più forte della squadra di Tomlin, ma la concorrenza nella division è fortissima e questi Steelers con poco talento offensivo potrebbero non bastare per raggiungere i playoff, obiettivo mancato anche l’anno scorso.

BALTIMORE RAVENS
Nella offseason si è (finalmente) chiusa l’era di Joe Flacco, spedito senza nessun rimpianto ai Broncos; ora i Ravens hanno scelto di puntare su Lamar Jackson, gambe da finale olimpica dei 100 mt ma braccio ancora tutto da mostrare. Intorno a lui, però, la squadra è davvero molto valida, ad eccezione del pacchetto dei ricevitori, che non sembra aver rimpiazzato adeguatamente le perdite di Crabtree e Brown. Anche la difesa ha cambiato diversi volti, ma qui sono stati inseriti dei giovani che promettono faville. Straordinario il gruppo di secondaria, cui è stata aggiunta un’ulteriore stella come Earl Thomas da Seattle. La lotta per la division sarà durissima, ma i Ravens hanno le carte in regola per esserci.

CLEVELAND BROWNS
I Browns potrebbero essere la mina vagante dell’intero campionato, non solo della division. Dopo le zero vittorie di due anni fa sono saliti a sette la scorsa stagione, e ora si candidano a un record positivo che potrebbe portarli chissà dove. Squadra a trazione offensiva, certamente una delle più divertenti da vedere in azione, ha confermato il talento di Mayfield in regia, coccolandolo con il big trade della offseason, Odell Beckham jr, che andrà a far coppia con il suo grande amico Landry. In più, dopo 4 turni di squalifica, rientrerà un altro asso, Calloway, e, udite udite, da metà campionato a correre ci sarà Kareem Hunt, tagliato dai Chiefs e squalificato per violenza domestica. Contratto discutibile, forse, ma Hunt, che è di Cleveland, se torna a girare può spaccare le partite quasi da solo. La difesa è più debole, ma l’aggiunta di un paio di veterani la rende più che dignitosa. Magari non avrà continuità e profondità per ambire al Super Bowl, ma se gira a dovere, nella partita secca Cleveland può battere chiunque.

CINCINNATI BENGALS
Calma piatta in Ohio, con la pressoché certa rivoluzione tecnica dopo una scorsa stagione molto mediocre che ha invece partorito un topolino, nel senso che è cambiato solo il coach, con Taylor al posto dello storico Lewis. Per il resto davvero nulla di nuovo, con Dalton ancora sicuro del suo posto da titolare malgrado la sua netta fase calante, ed AJ Green, il miglior ricevitore, ancora una volta infortunato. Il gruppo, anche in difesa, è sostanzialmente lo stesso, ma un anno più vecchio e forse ancor meno motivato, visto che il livello della division si è decisamente alzato rispetto al recente passato, e non c’è più il “cucchiaio di legno” già assegnato in partenza ai Browns. Anzi, stavolta è molto probabile che l’ultimo posto tocchi proprio a Cincinnati, che potrebbe aver aspettato un anno di troppo per dare il via a un repulisti necessario. Il calendario, tra l’altro, non aiuta, con tre trasferte nelle prime quattro gare.

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Gianluca Puzzo

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