NFL ’19: presentazione della AFC South

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Il 5 settembre riparte la National Football League, giunta al traguardo del campionato numero cento; come di consueto analizziamo potenzialità ed obiettivi di tutte le 32 squadre in corsa. Oggi è il turno della AFC South, division molto equilibrata anche se probabilmente priva di squadre da titolo.

INDIANAPOLIS COLTS
Una volta sistemati tutti i problemi alla spalla di lancio, pensavamo che Andrew Luck fosse ormai pronto per entrare in pianta stabile nell’olimpo dei qb NFL, e invece ora è una delle sue caviglie a dare problemi e a tenere col fiato sospeso tutti i tifosi dei Colts. Perché ormai è assodato che, senza il loro faro, questi Colts valgono ben poco, anche con le aggiunte di peso operate in offseason: Justin Houston per la difesa e Devin Funchess per l’attacco. Dal draft è arrivato il talentuoso ricevitore Campbell, che insieme ai confermatissimi Hilton e Ebron forma uno splendido ventaglio di soluzioni per i lanci di Luck. Decisamente più problematico il pacchetto dei running back, falcidiato dagli infortuni, in cui a tutt’oggi manca un degno back up di Mack. In difesa Houston si affianca allo strepitoso Darius Leonard, mentre le secondarie sono state arricchite tramite draft. A calciare, ritroviamo ancora l’eterno Adam Vinatieri, 46 anni e non sentirli. Ma, come detto, tutto è appeso alla salute di Luck; se c’è lui, Indy è sicuramente da playoff e oltre, altrimenti deve temere le rivali di division.

TENNESSEE TITANS
Ultima chiamata per Marcus Mariota, cui è stato concesso forse fin troppo tempo; il talento non è in discussione, l’integrità fisica sì. E allora ecco che per la prima volta i Titans gli mettono alle spalle una riserva molto competitiva, quel Ryan Tannehill qb titolare fino allo scorso anno in quel di Miami. Un ben assortito gruppo di ricevitori e il rientro di Delanie Walker come tight end garantiscono buoni bersagli per Mariota, ma la resa dei running back Henry-Lewis e quella della linea offensiva è abbastanza incerta. In difesa ci si è messa anche la sfortuna a complicare la vita dei Titans, col miglior draft, Simmons, già fuori con un ginocchio rotto. Allora si conta ancora su Casey e su una secondaria ricca di nomi importanti (che però finora hanno dimostrato poco in Tennessee), ma il problema dei linebacker e di almeno un pass rusher di alto livello non è stato ancora risolto. L’impressione è che debbano girare giuste un po’ troppe cose per arrivare ai playoff; non sono loro gli eventuali vice-Colts.

HOUSTON TEXANS
Due erano i reparti cui mettere mano nella offseason da parte del front office di Houston, la linea d’attacco e la secondaria di difesa, e almeno in termini di quantità i Texans sembrano esserci riusciti, mentre sulla qualità bisognerà attendere le risposte del campo, visto che in molti casi si tratta di giocatori giovani. L’offensive line era stata, nella scorsa stagione, la peggiore di tutta la NFL, con ben 62 sack concessi ai danni del proprio qb, DeShaun Watson. Per correre ai ripari è stato preso dai Panthers il tackle Matt Kalil e sono state spese in questo reparto le prime due scelte al draft, con Howard e Scharping. Il resto dell’attacco resta più che valido, ma per fare un salto di qualità occorre che alcuni uomini chiave (Hopkins, Fuller e lo stesso Watson) dimostrino di potersi caricare la squadra sulle spalle nei momenti che contano. Capitolo difesa: il front seven è sempre da titolo con Watt, Mercilus e Clowney, mentre per rinforzare la secondaria sono stati spesi parecchi soldi, tra il free agent Boddy-Calhoun e gli acquisti di Gipson (safety da Jacksonville) e Roby (cornerback da Denver). Se le cose girano per il verso giusto, Houston è certamente da playoff e forse anche da Super Bowl.

JACKSONVILLE JAGUARS
La notizia della offseason, da queste parti, è stata la fine della love story tra i Jaguars e il loro qb simbolo, Bortles, spedito ai Rams. A guidare l’attacco è stato preso Nick Foles, mvp dell’indimenticabile Super Bowl vinto due anni fa dagli Eagles sui Patriots, stanco di giocare a mezzo servizio dietro Wentz. E insieme a Foles è stato preso l’offensive coordinator di quel miracolo, John De Filippo. Ma la rinascita offensiva dei Jaguars non passa solo da loro: servirà un Fournett all’altezza e una linea decisamente migliore di quella dello scorso anno. Qui forse si è intervenuto poco, visto che l’unico volto nuovo dei cinque linemen è un rookie, Taylor. La difesa dei Jaguars ha perso diversi uomini nella offseason, ma sembra ugualmente competitiva, grazie soprattutto alla coppia di linea Campbell – Ngakoue e a una secondaria affiatata e profonda nei ruoli. Un po’ corta la coperta nei linebacker. Sulla carta Jacksonville è la più debole della division, ma se le avversarie dirette hanno problemi o infortuni importanti potrebbe inserirsi nella lotta per una wild card.

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Gianluca Puzzo

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