NFL ’19: week 7, le difese insuperabili di Pats e 49ers

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Le due imbattute del campionato, New England e San Francisco, proseguono la loro corsa inarrestabile, basata soprattutto sulle rispettive difese, organizzate, fisicamente prepotenti e, fattore ormai importantissimo, poco fallose. Tra le altre risorgono Dallas e L.A., ottime conferme per Saints, Ravens, Packers e Bills.

Patriots e 49ers continuano il loro percorso netto, lasciando addirittura a zero entrambe le avversarie di turno (rispettivamente Jets e Redskins). San Francisco esce vincitrice dal pantano di Washington, vincendo 9-0 una partita senza touchdown, in cui era praticamente impossibile giocare con la palla in aria. I Redskins hanno avuto una sola chance, nel primo drive condotto magistralmente da Adrian Peterson e buttato via da un errore del kicker; sprecata quella, i padroni di casa non hanno avuto più chance, malgrado siano arrivati sullo zero a zero all’intervallo. Monologo ancor più devastante quello di Patriots, impostisi 33-0 sui malcapitati Jets, con la difesa di Belichick assolutamente dominante che spiana la strada all’attacco che, pur falcidiato dagli infortuni, ha pur sempre un certo Tom Brady a guidare la manovra. Al di là dei numeri prettamente difensivi, di queste due difese vale la pena sottolineare le poche penalità concesse agli avversari, fattore ormai sempre più decisivo in un football sempre più spezzettato dalle chiamate arbitrali. New England, in 7 partite, ha commesso solo 45 penalità, per sole 404 yard date agli avversari. Ancora migliori (ma con una partita giocata in meno) i numeri della difesa dei 49ers, con 35 falli e 317 yard. Per dare dei termini di paragone ai nostri lettori, basti pensare che Atlanta, in 7 gare, ha 62 falli per 497 yard, e Cleveland, in 6 match, ne ha 57 per 506 yard, quasi 200 più di San Francisco nello stesso numero di partite. Domenica prossima entrambe le invitte giocheranno in casa due match interessanti: i Pats contro i succitati Browns e i 49ers contro i Panthers, reduce da quattro vittorie consecutive, anche senza Cam Newton.

Nelle altre partite, spiccano alcuni sorprendenti risultati esterni, a partire dalla vittoria dei Ravens a Seattle per proseguire poi con quella dei Saints a Chicago. I Ravens (5-2) prendono decisamente il comando della loro division andando a vincere su un campo difficile grazie all’efficienza delle loro corse e a una giornata di scarsa vena di Wilson. Seattle, ora, ha due sconfitte di ritardo dai 49ers nella classifica della NFC West, e deve guardarsi le spalle dai ritorni di Rams, tornati alla vittoria ad Atlanta, e Cardinals, al terzo successo di fila. I Saints prolungano il loro momento d’oro (5 vittorie di fila) dominando i Chicago Bears ben più di quanto dica il 36-25 finale. E la prossima settimana dovrebbe rientrare Brees…
Vincono in trasferta anche i Chiefs a Denver, che arrestano la mini crisi dovuta a due stop consecutivi, ma perdono per circa un mese l’MVP Mahomes. Ritornano alla vittoria, dopo ben tre sconfitte di fila, i Cowboys, che a Dallas superano nettamente, 37-10, gli Eagles, la cui difesa si sbriciola fin dal primo tempo davanti alla voglia di rivincita di Prescott e Elliott. Vittoria spumeggiante dei Vikings a Detroit (42-30), con un Cousins che finalmente coniuga molte yard lanciate a zero pasticci combinati, venendo supportato anche da una difesa più solida del previsto. Nella NFC North i Vikings sono l’unica rivale rimasta alla leadership dei Green Bay Packers, che in casa contro i Raiders hanno firmato al terza vittoria consecutiva. Solito Rodgers da applausi: 6 touchdown e 429 yard lanciate. Domenica prossima, nel Sunday Night, i Packers andranno a Kansas City contro i Chiefs; peccato non poter vedere lo scontro diretto tra Rodgers e Mahomes, fermo ai box per un problema al ginocchio.

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Gianluca Puzzo

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