Green Bay sbanca il deserto dell’Arizona, ponendo fine dopo 8 partite all’imbattibilità degli Arizona Cardinals. Partita dura e con diversi infortunati, Rodgers e Murray regalano magie ma alla fine è il giovane qb dei Cards a gettare via l’overtime.

Con l’anticipo dell’ottava giornata di regular season NFL, giocatosi a Glendale (Arizona) ieri notte, è caduto anche l’ultimo zero rimasto nella casella “sconfitte” della classifica, quello degli Arizona Cardinals, usciti battuti dallo scontro diretto con i Green Bay Packers. Ora entrambe le squadre hanno un record di 7-1, ma i Packers, dopo la debacle 38-3 contro i Saints della prima giornata, hanno infilato la settima vittoria di fila, e la prossima settimana sono attesi da un’altra super sfida, quella contro i Chiefs di Mahomes. Aaron Rodgers è sempre il faro, ma finalmente intorno a lui c’è un running game che funziona e una difesa che, pur non essendo nulla di eccezionale, almeno evita le incredibili amnesie del passato. Quanto ad Arizona, la cosa più preoccupante della serata è stata l’immagine finale, con Murray che lasciava il campo zoppicando, perché a parte la sciocchezza degli ultimi secondi non si può rimproverare nulla ai Cardinals, considerando anche l’assenza pesante di JJ Watt.
La partita inizia con gli attacchi freddi e tre punt consecutivi, poi sono i Cardinals, sul finire del primo quarto, a segnare per primi grazie a una corsa di Edmonds. L’attacco di Green Bay capisce di doversi svegliare e confeziona finalmente un drive di qualità, salvando anche un 4&1 sulle 16 yard dei Cardinals e arrivando poi in end zone con la corsa di Jones, dopo 3′ del secondo periodo. Sul 7-7 arriva il primo turnover di Arizona, che perde un fumble su un punt return, facendo
partire Rodgers dalle proprie 3 yard; la difesa di casa tiene eroicamente, costringendo i Packers al field goal, ma c’è comunque il sorpasso degli ospiti, 7-10, che non molleranno più le redini della partita, sfruttando al meglio ogni errore dei padroni di casa. Come l’allungo del 7-17, arrivato dopo 8′ e mezzo del terzo quarto dopo l’intercetto su Murray, trasformato in oro da Rodgers per Cobb. I Cardinals restano in partita con tenacia e orgoglio, ma quando provano ad avvicinarsi nel punteggio la loro difesa non riesce a contenere il successivo drive dei Packers. Così, Arizona segna il td del 14-17, ma poi subisce (in apertura di quarto periodo) quello del 14-24 ancora sull’asse Rodgers-Cobb. Arizona segna il 21-24 con una corsa di Connor, poi a -3’26” Rodgers pasticcia a una yard dal td mangiandosi un 4&goal e i Cardinals partono per il potenziale drive della vittoria. Che inizia benissimo, con tre completi lunghi di Murray su Green, Kirk ed Edmonds; con 44″ da giocare, i padroni di casa sono a 8 yard dalla vittoria ma scelgono di correre tre volte per bruciare tempo, imbottigliandosi così con un ultimo gioco alla mano con 14″ da giocare, prima del calcio che avrebbe almeno pareggiato e rinviato la questione ai supplementari. Invece, su quell’ultimo pallone, Murray lancia morbido in end zone ma il suo ricevitore designato, Green, non aspettandosi il lancio non si volta neppure e così il suo marcatore Douglas, si ritrova comodamente tra le mani l’intercetto della vittoria.