Nei tre anticipi del sedicesimo turno due vittorie casalinghe (Titans e Packers) ed una esterna, ad opera degli Indianapolis Colts che infliggono la terza sconfitta consecutiva agli Arizona Cardinals, ora a rischio wild card.

Senza attendere i risultati della domenica, su cui torneremo domani, val la pena dedicare qualche riflessione su quanto detto dai tre anticipi del sedicesimo turno NFL, -2 all’alba dei playoff. Andando in ordine cronologico, iniziamo dalla vittoria di giovedì dei Tennessee Titans sugli sciagurati San Francisco 49ers, rei di aver gettato alle ortiche una partita probabilmente decisiva per la loro corsa alla post season, partita in cui conducevano 10-0 all’intervallo. Negli ultimi due quarti, però, hanno subito un parziale di 20-7, figlio di una splendida reazione di Tannehill e della classe intramontabile di Julio Jones (11 prese per 1465 yard), cui i 49ers non hanno saputo opporre nulla al di fuori di una discreta pass rush. E alla fine, che la vittoria dei Titans sia arrivata solo a 4″ dalla fine per field goal è perfino una conclusione bugiarda rispetto a quanto visto in campo nel secondo tempo. In difesa è venuta lentamente ma inesorabilmente a galla la cronica debolezza del reparto dei cornerback, mentre l’attacco californiano ha pagato la serataccia di George Kittle, impalpabile ma molto ben marcato dalle secondarie di Nashville, l’infortunio di Deebo Samuel e la debolezza, oramai conclamata, di Garoppolo (2 intercetti, di cui uno in end zone) nelle situazioni di acqua alla gola. I Titans non sono probabilmente da titolo, ma sono una squadra matura, completa e con una buona dose di talento in tutti i reparti; saranno un pesce pericolosissimo per chi li pescherà ai playoff.
Passando a domenica, c’è da raccontare dapprima la vittoria casalinga dei Packers sui Cleveland Browns, anche qui con un risultato più stretto di quanto si sia visto effettivamente in campo.
Troppo grande la differenza tra i due quarterback, anche se il migliore, Rodgers, gioca ormai da settimane con un alluce rotto; Mayfield credo si possa ormai catalogare nel corposo elenco delle promesse non mantenute del football. Aldilà dei quattro intercetti lanciati nella partita (comunque un’enormità, se si pensa che Rodgers ne ha fatti segnare cinque dall’inizio della stagione), vanno considerate molte altre scelte scellerate, lanci su bersagli facili e liberi; insomma, un disastro. Cleveland è rimasta in partita grazie a Nick Chubb, eccezionale e mai domo sia nel portare la palla che come ricevitore aggiunto dal backfield; davvero un fuoriclasse. Rodgers è stato come sempre un manuale di football, meritandosi anche un nuovo record in casa Packers, quello dei passaggi in td, ad oggi 445 contro i 442 del leggendario Brett Favre. Green Bay ora vola sul 12-3 e guarda con grande fiducia ai playoff.
Nell’ultimo match di sabato si è infine aperta definitivamente la crisi degli Arizona Cardinals, alla terza sconfitta consecutiva dopo mesi di imbattibilità. Gli Indianapolis Colts sono sempre stati avanti sul tabellone, grazie anche alla serata disastrosa del kicker di casa, il veterano Matt Prater, che alla fine della partita segnerà il poco edificante record di due field goal e un punto addizionale sbagliati, l’equivalente di 7 punti mancanti all’appello (e se consideriamo che Arizona ha perso di 6 punti…). Con una linea offensiva falcidiata dal Covid, Wentz e Taylor hanno fatto il massimo; il vero assente della serata è stato l’attacco dei Cardinals, con Murray bravo a correre ma molto impreciso nel lanciare, con Ertz marcatissimo ed A.J. Green praticamente dimenticato dal suo qb. Brutta situazione a Scottsdale, con la squadra che deve ancora affrontare due partite complicate (Dallas e Seattle) e rischia di entrare ai playoff dalla porta di servizio della wild card.