NFL ’24 wk3: 70 scintille a Miami, mentre Dallas crolla contro i Cardinals

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I Dolphins segnano addirittura 70 punti contro i malcapitati Broncos, i Chiefs 41 ai Bears e i Bills 37 ai Commanders. Restano imbattuti gli Eagles dopo il vittorioso Monday Night di Tampa, mentre i Bengals si rialzano contro i Rams. Clamorosa sconfitta dei Dallas Cowboys contro i mediocri Cardinals.

Iniziamo il nostro consueto riepilogo di giornata (la terza) dalle tre imbattute ancora rimaste: di San Francisco abbiamo già detto abbondantemente dopo il Thursday Night, mentre meritano qualche riga i Miami Dolphins e i Philadelphia Eagles. Miami ha conquistato tutti i titoli dei giornali dopo i 70 punti messi a segno contro i poveri Denver Broncos del “fu” Russell Wilson: tanti punti non si vedevano dal 1966, ma al di là del singolo exploit, i Dolphins stanno sostanzialmente confermando le analisi della vigilia, che puntavano il dito sulla salute di Tagovailoa. Se sta bene il loro qb, tutto l’attacco gira a meraviglia (Mostert e Achane 4 td a testa) e può sfruttare al meglio tutti gli splendidi velocisti che ha a disposizione, e allora diventa davvero difficile per ogni difesa. Molto più concreti gli Eagles, largamente vittoriosi a Tampa nel Monday Night (25-11), che ancora una volta danno prova di equilibrio e solidità, dominando con la linea difensiva e con le corse, malgrado un Jalen Hurts non nelle sue serate migliori. Non saranno da prime time come i Dolphins, ma sembrano davvero una squadra difficilissima da battere. L’altro posticipo ha visto risollevarsi i Cincinnati Bengals, reduci da due sconfitte consecutive, che pur con un Burrow a mezzo servizio (praticamente fermo dentro la tasca) sono riusciti ad avere la meglio sui Rams, piegati sono nel secondo tempo (19-16 il finale) dopo che all’intervallo si era andati al riposo sul 6 pari. Nette conferme per i Chiefs, che passeggiano 41-10 sui Bears, e per i Buffalo Bills, che spengono con un perentorio 37-3 le ambizioni di Washington, vittoriosa nei primi due turni anche grazie ad un

calendario particolarmente agevole (Cardinals e Broncos). La sconfitta più clamorosa e inattesa della giornata è però certamente quella dei Dallas Cowboys, fin lì imbattuti, che cadono 28-16 in quel di Scottsdale, contro gli Arizona Cardinals, una delle franchigie meno quotate dell’anno. La difesa ha dato l’idea di aver sottovalutato il match, e in attacco critiche a valanga su Prescott, ancora una volta deludente quando c’è da caricarsi la squadra sulle spalle. Molto deludenti anche i Baltimore Ravens, che si fanno battere ai supplementari in casa dai Colts oltretutto privi del loro qb titolare, mentre si rialzano con tre belle vittorie casalinghe Cleveland, Detroit e Green Bay (che rimonta 17 punti ai Saints). Restano purtroppo inchiodati a zero vittorie i Minnesota Vikings, con un record impietoso che forse punisce fin troppo le lacune della squadra. Quello contro i Chargers era uno scontro tra due squadre sull’orlo della crisi (erano entrambe sull 0-2), e alla fine ha perso chi ha commesso più errori, in campo e sulla sideline. Seconda vittoria consecutiva degli Steelers, stavolta a Las Vegas sui Raiders, a dimostrazione del solito, grande lavoro del loro leggendario coach, Mike Tomlin.
Passando al programma della quarta giornata, molti match interessanti, ad iniziare dal Thursday Night di Green Bay tra Packers e Lions. Il big match della domenica sarà indubbiamente quello di Buffalo, tra Bills e Miami Dolphins, ma occhio anche a Cowboys-Patriots e Browns-Ravens. Sulla carta match casalinghi in discesa per gli Eagles, con Washington, e per i 49ers, contro i Cardinals.

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Gianluca Puzzo

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