
Scatta giovedì la nuova stagione NFL, che ci condurrà fino al Super Bowl del 9 febbraio a New Orleans. In attesa del kickoff, analizziamo come di consueto le forze in campo nelle due conference, division per division, ad iniziare dalla AFC, che vede al via i campioni in carica dei Chiefs, a caccia del terzo titolo consecutivo (impresa mai realizzata da nessuno).
Nella NFL dell’era post-Brady, quando si parla di AFC si parla soprattutto di Pat Mahomes e dei suoi Kansas City Chiefs, e dopo due Vince Lombardi Trophy consecutivi (tre in cinque anni) e ben sei finali della AFC in fila non potrebbe essere altrimenti. Mai come quest’anno, però, la concorrenza potrebbe essere così agguerrita, magari non all’interno della loro division ma certamente a livello di conference, a cominciare da Baltimore, Miami, Cincinnati e NY Jets, se riescono a tenere sano il loro qb. Andiamo quindi a vedere le (teoriche) forze in campo in ciascuna delle quattro division dell’American Football Conference.
afc east
Dopo anni di dominio dei Patriots, prima, e dei Bills poi, potrebbe essere arrivata l’ora del cambio della guardia in questa division. Ad attuarlo potrebbero essere i Miami Dolphins (che non vincono la East da 15 anni), già giunti a pari record con Buffalo l’anno scorso, che sembrano essersi ulteriormente rinforzati durante la offseason. L’attacco guidato da Tagovailoa è ancora più esplosivo, con un tris di ricevitori quasi senza eguali in tutta la NFL: Tyreek Hill (1.799 yard ricevute nello scorso campionato), Jaylen Waddle e il neoacquisto Odell Beckham, bizzoso finché si vuole ma dotato di talento cristallino. La difesa ha certamente meno qualità, ma può comunque contare su uno dei top cornerback della NFL, Jalen Ramsey, ex Rams e Jaguars. I Bills hanno cambiato tanto (troppo?) in attacco, rinunciando a Stephon Diggs e Gabe Davis tra i ricevitori per puntare sul rookie Coleman e sul veterano Curtis Samuel. Come di consueto, i destini di Buffalo saranno tutti sulle spalle di Josh Allen, qb certamente di primissimo livello ma cui certo sarebbe dispiaciuto avere intorno un po’ di qualità in più. Il primo crocevia per Miami e Buffalo sarà già alla seconda giornata, quando si affronteranno in Florida in un importante scontro diretto.
I New York Jets sono la grande incognita della division: dopo una scorsa stagione da incubo, con le proprie ambizioni spezzate dopo soli quattro snap assieme al tendine d’Achille di Aaron Rodgers, rieccoli al via, con l’ex stella di Green Bay recuperato e desideroso di dimostrare di essere ancora il giocatore capace di vincere quattro volte il premio di MVP del campionato. Gli anni passano, però, e per Rodgers sono 40, con tutti i rischi annessi e connessi con un ruolo dove di botte se ne prendono eccome. Sarà forse per questo che nella offseason i Jets hanno lavorato soprattutto per rinforzare la linea offensiva, deputata a proteggere il loro campione, acquisendo tre ottimi linemen come Simpson, Fasanu e Smith. La qualità non manca davvero intorno a Rodgers, anche considerando la coppia di wr titolari, Williams e Corley, e il running back, Cohen, dotato anche come ricevitore. Insomma, se Rodgers resta sano ed è ispirato, i Jets possono avere anche ambizioni di Super Bowl, ma quel “se” ha un peso non indifferente; partenza col botto per i Jets, che nel Monday Night della prima giornata avranno di fronte i 49ers.
Teorico fanalino di coda della division dovrebbero essere i New England Patriots, alle prese con uno storico cambio di manico sulla sideline, dove Jerod Mayo ha sostituito il leggendario coach Bill Belichick. Spedito a Jacksonville Mac Jones, il ruolo di qb sarà inizialmente affidato al modesto Jacoby Brissett, con alle spalle la terza scelta assoluta dell’ultimo draft, Drake May; la star offensiva è però il rientrante Stevenson, running back da mille yard stagionali, recuperato dopo l’infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fuori nelle ultime settimane dello scorso campionato. Un po’ poco per poter puntare ai playoff.
afc NORTH
È questa, senza dubbio, la division di ferro di questa conference. Già lo scorso anno era stata l’unica a concludersi con tutte le squadre con record positivo, ma ora, tra mercato e guarigioni, si preannuncia una lotta ancora più serrata. Noblesse oblige, i favori del pronostico non possono che andare ancora ai Baltimore Ravens, con un grande allenatore, John Harbaugh, e un attacco stellare, che ha affiancato all’MVP Lamar Jackson anche un top running back come Derrick Henry. Fermati a un solo passo dal Super Bowl dai Chiefs, i Ravens sono a caccia di rivincite, e per farlo hanno rinunciato a qualche pezzo pregiato della loro vecchia, impenetrabile difesa (sono partiti, tra gli altri, Queen, Stone e Clowney) pur di potenziare ulteriormente l’altro lato dell’ovale. L’unica perplessità riguarda gli equilibri interni tra Jackson e Henry, con il qb da sempre abituato a cifre da running back e la nuova stella che, in virtù del suo curriculum, non sarà disposto a lasciargli portare tanti palloni che, a rigor di logica, sarebbero invece destinati alle sue mani.
Tra chi è a caccia di rivincite, non si può non mettere in prima fila Cincinnati. Dopo un misero 9-8 e l’ultimo posto nella division, figlio di un’annata da incubo della loro stella, il qb Joe Burrow, la squadra di Zac Taylor sembra pronta a riprendersi la luce dei riflettori. Burrow è finalmente guarito da tutti gli infortuni dello scorso campionato, e la campagna acquisti è stata di primissimo piano, con due pezzi importanti a rinforzare la linea offensiva, Brown e Mims, e un altro paio di grossi calibri per la difesa, Stone e Rankins, imperniata sempre sul defensive end Trey Hendrickson, 17.5 sack nel 2023.
Terza forza teorica della division sono i Pittsburgh Steelers, attorno ai quali c’è grandissima curiosità, legata soprattutto al rendimento di Russell Wilson. L’ex stella di Seattle, oramai 35enne, dopo la fallimentare parentesi di Denver sembra intenzionata a concedersi un’ultima “last dance” in una squadra già valida (10-7 lo scorso anno) e agli ordini di una certezza tecnica come Mike Tomlin, sulla sideline dei gialloneri dal 2007 e mai protagonista di una stagione con record negativo (ma il Super Bowl manca dal 2009). Dietro Wilson, nel caso proseguisse il periodo-no, c’è comunque il talento di Justin Fields. La difesa ha recuperato il suo leader, TJ Watt, la cui assenza aveva pesato tantissimo nel finale della scorsa stagione. Da segnalare, in negativo, un calendario complicato nel finale di stagione, con Ravens, Chiefs e Bengals nelle ultime tre.
Lasciamo in fondo i Cleveland Browns solo perché la concorrenza è davvero di alto livello; la squadra di Stefanski è tutt’altro che da buttare, ma forse potrebbe pagare a caro prezzo il fatto di avere un qb di livello inferiore rispetto al trio Jackson-Burrow-Wilson. Finita la favola di Joe Flacco (passato ai Colts), infatti, a guidare l’attacco dei Browns torna Deshaun Watson, tanto talentuoso quanto incline ai turnover. Come bersaglio principale avrà sempre il grandissimo Amari Cooper, ed a sostenerlo avrà anche la stellare difesa che lo scorso anno è stata la miglior per yard concesse a partita. Ma con gli squadroni che si ritrova contro, potrebbe comunque non bastare per i playoff.
Mai come quest’anno, però, la concorrenza potrebbe essere così agguerrita, magari non all’interno della loro division ma certamente a livello di conference, a cominciare da Baltimore, Miami, Cincinnati e NY Jets…
afc SOUTH
Da una division che ha avuto tre differenti vincitori nelle ultime tre stagioni ci si aspetterebbe un altro anno all’insegna dell’incertezza, ma così probabilmente non sarà. Dopo l’exploit dello scorso anno, infatti, gli Houston Texans sembrano pronti a consolidare la loro leadership ed a proporsi come pesce pericoloso da pescare anche in ottica playoff. C.J. Stroud, Rookie of the Year 2023 con un anno di esperienza in più, promette faville, e per aiutarlo il suo front office gli ha regalato due colpi sensazionali: un ricevitore di assoluto valore, Stephon Diggs, e un running back da 1.000 yard come Joe Mixon, sfilato ai Bengals. Anche per la difesa sono arrivati rinforzi, con l’aggiunta alla pass rush di Danielle Hunter, affidabile veterano con cinque stagioni sopra i 10 sack.
Gli Indianapolis Colts possono essere la seconda forza di questa division, a patto che le loro due più grandi scommesse, entrambe in attacco, risultino vincenti: Anthony Richardson, qb, e Jonathan Taylor, running back. Richardson ha trascorso in infermeria tutto il suo anno da rookie, mentre Taylor, dopo aver fatto faville due anni fa (1.811 yard e 18 td) si è molto ridimensionato nel 2023 (741 yard). Su Richardson il front office si è cautelato prendendo un backup affidabile come Flacco, ma non sarebbe certo la stessa cosa.
L’estate dei Jacksonville Jaguars ha ruotato tutta intorno al faraonico rinnovo di contratto ottenuto da Trevor Lawrence, divenuto insieme a Burrow il qb più pagato dell’attuale NFL. La domanda più ovvia è: li vale? Pro: ha 24 anni, ha già portato la squadra ai playoff e anche lo scorso anno, pur in una stagione difficile, ha lanciato per più di 4 mila yard e 21 td. Contro: la sua pericolosa tendenza ai turnover (14 intercetti e 5 fumble nel 2023), che spesso è costata cara alla sua squadra. Risposta: probabilmente no, ma forse sarà proprio questa stagione a smentirci.
A Nashville, casa dei Tennessee Titans, è intanto iniziata una nuova era, preceduta dal licenziamento del coach Mike Vrabel e dalla cessione di Derrick Henry, stella della squadra nelle ultime stagioni. Al loro posto Brian Callahan e Tony Pollard, con il rinnovo della fiducia al giovane qb Will Levis e l’acquisto di un wr importante come Ridley. Un po’ poco per puntare subito ai playoff, ma la strada sembra ben tracciata.
afc WEST
Ci sono pochi dubbi sulla vincitrice di questa division anche per questo campionato: i Kansas City Chiefs sono campioni NFL in carica da due anni e puntano decisamente al tris consecutivo, impresa mai riuscita a nessuno. Reid, Mahomes e compagni avranno ostacoli impegnativi, ma non saranno certo tra le altre componenti di questa division. Da un punto di vista statistico, Mahomes è reduce dal peggior anno della sua carriera (27 td e 14 intercetti), molto limitato dalla pochezza tecnica dei suoi ricevitori, e malgrado questo ha vinto comunque il Vince Lombardi Trophy. In estate il front office è ovviamente intervenuto sul reparto più criticato dei campioni in carica, portando a Kansas City i ricevitori Brown e Worthy; la difesa ha perso una colonna portante come Sneed, ma resta sempre un reparto affidabile, imperniato sulla forza di Chris Jones, defensive tackle di grandissimo spessore.
Dietro i Chiefs, la pretendente più attrezzata sembra essere L.A., lato Chargers ovviamente. Con un capitale umano di primissimo livello in regia, come il qb Justin Herbert, la mossa di riportare in California un grande allenatore come Jim Harbaugh non può che essere salutata positivamente. Nel 2013 Harbaugh condusse fino al Super Bowl i 49ers, per poi tornare al football universitario, dove ha vinto l’ultimo National Title con l’università del Michigan; eccolo ora tornare ai professionisti, e c’è da scommettere che i Chargers miglioreranno sensibilmente il 5-12 del 2023.
A Las Vegas e Denver, ultime due appartenenti a questa division, siamo in piena ristrutturazione, anche se i Raiders sembrano avere qualcosina in più: confermato il coach arrivato a metà dello scorso anno, Antonio Pierce, confermati Davante Adams e la rocciosa difesa del 2023. Fin qui le buone notizie. I problemi iniziano con l’addio di Jacobs, running back di qualità, e con la conferma come qb titolare di Gardner Minshew, promosso anche per bizze di Adams, che aveva dichiarato di non voler giocare con Garoppolo. Insomma, l’aria è frizzante dalle parti del Nevada.
Repulisti generale a Denver, dove si è chiusa senza alcun rimpianto la fallimentare era Wilson ed il coach Sean Payton ha ottenuto piena capacità di manovra sul mercato in un’ottica di ricostruzione completa. Via Wilson, via Westbrook, via Jeudy, spazio a Bo Nix come qb, a Courtland Sutton come primo wide receiver, e conferma per Jonathan Cooper come leader della difesa. Non sono da playoff, ma che Payton colga qualche scalpo di prestigio lungo la strada è pressoché certo.