
La prima giornata del campionato NFL è quasi priva di sorprese dal punto di vista dei risultati, ma c’è invece molto da raccontare intorno alla palla ovale: dai primi infortunati eccellenti (Love e Nacua) al faraonico rinnovo strappato a Dallas da Dak Prescott (4 anni per 240 milioni di dollari) fino alla brutta vicenda di Tyreek Hill, arrestato per eccesso di velocità mentre si recava allo stadio per giocare.
Diverse belle partite palpitanti fino agli ultimi secondi, un overtime, una sconfitta a sorpresa dei Bengals davanti al loro pubblico, l’esordio di Tom Brady come telecronista e un paio di infortuni importanti: ce ne sarebbe già moltissima di carne al fuoco in questo primo turno del nuovo campionato NFL, ma si è voluto esagerare con un paio di vicence extra campo che meritano qualche riflessione.
GLI ANTICIPI
Subito battesimo del fuoco per i campioni in carica, giovedì scorso, che ospitavano a Kansas City i Baltimore Ravens, forse i migliori rivali di conference. Ne è nata una partita feroce, per lunghi tratti parsa già in clima playoff: ad eccezione del primo quarto, i Chiefs sono sempre stati avanti, grazie soprattutto a un Worthy che sembra essere la freccia che mancava alla faretra di Mahomes. I ragazzi di Reid hanno però avuto il torto di non chiuderla e alla fine hanno davvero rischiato la beffa, con il td pass di Jackson per Likely in end zone a 5″ dalla fine (sul 27-20 Chiefs) che viene giudicato completo. Coach Harbaugh stava già chiamando la trasformazione da 2 punti per provare a vincerla lì e invece la review ha mostrato come uno scarpino del ricevitore di Baltimore fosse fuori dal campo per un centimetro: passaggio incompleto e match finito lì, incredibile. Merita una considerazione l’attacco dei Ravens in cui, come avevamo previsto, Derrick Henry è costretto a un ruolo da comparsa, visto che alla fine il pallone finisce per portarselo dietro quasi sempre Lamar Jackson. Siamo alle solite: i Ravens e il loro qb non sono in grado di gestire correttamente le situazioni di rimonta con tempo contingentato. Il loro gioco di passaggi è estemporaneo, il braccio del loro qb ha potenza ma non precisione, e Jackson, nonappena vede un buco davanti a sé, parte istintivamente al galoppo, senza pensare al cronometro che continua a correre rispetto a un guadagno di yard inevitabilmente limitato.
Bella partita anche l’anticipo di venerdì in terra brasiliana, a San Paolo, tra Eagles e Packers. Successo incoraggiante per Philadelphia (34-29), che si gode la prestazione impressionante del suo nuovo acquisto Saquon Barkley, autore di 3 td, e in generale dà una bella sensazione di solidità. È anche fortunata perché Green Bay, a partita ancora ben aperta, perde il suo qb Jordan Love per un infortunio al ginocchio che lo terrà fuori per almeno un mese.
I MATCH DELLA DOMENICA
Vincono tutte le favorite ad eccezione dei Cincinnati Bengals, sconfitti in casa 10-16 a sorpresa dai New England Patriots, bravi e pazienti a raccogliere i frutti dei pasticci dei giocatori di casa.
Bene gli Steelers (18-10 ad Atlanta, anche senza Wilson) con una partita concreta e molto attenta in difesa, Buffalo vince in rimonta su Arizona 34-28 e successi anche per Dallas a Cleveland (17-33, con Watson deludentissimo e fischiato, esordio in telecronaca per Brady) e per Houston a Indianapolis, che si salva 29-27 grazie a Stroud e Diggs. Vittoria da pronostico per Miami su Jacksonville (ma ne erano successe di belle prima, leggerete sotto) 20-17 e di Tampa su Washington, 37-20, con Mayfield che riparte col piede giusto firmando quattro passaggi in touchdown.
Splendido il Sunday Night di Detroit tra Lions e Rams: i padroni di casa partono meglio ma chiudono in vantaggio 10-3 il primo tempo solo grazie all’intercetto su Stafford in end zone a 16″ dall’intervallo. Nel terzo periodo i Lions raggiungono il massimo vantaggio (17-3) dopo il td di Williams, ma la reazione di L.A. è veemente, malgrado la perdita per infortunio di Nacua (fuori almeno un mese). Kupp fa il fenomeno e i Rams passano addirittura in vantaggio (17-20) con 4’30 da giocare, ma i Lions riagguantano il pari con un field goal allo scadere. All’overtime i Rams sprecano il loro drive, mentre Detroit manda in end zone uno straordinario Montgomery per il td finale del 26-20.
…Derrick Henry è costretto a un ruolo da comparsa, visto che alla fine il pallone finisce per portarselo dietro quasi sempre Lamar Jackson.
IL MONDAY NIGHT
Aaron Rodgers torna in campo, ma la lunga assenza e l’età lo costringono a una partita mediocre (167 yard lanciate) contro una difesa di alto livello come quella dei 49ers. I californiani devono rinunciare a McCaffrey, ancora precauzionalmente a riposo per problemi a un polpaccio, ma la sua riserva, Jordan Mason, non lo fa rimpiangere, correndo per 147 yard e segnando un td. Benissimo Deebo Samuel (54 yard ricevute e 23 corse) e bene l’intero pacchetto dei ricevitori, tra cui spiccano le 64 yard di Jennings; Brock Purdy non troppo preciso (19/29) ma almeno senza turnover, perfetto Moody, kicker al secondo anno, con un 6 su 6 che ha aiutato i 49ers a muovere sempre il punteggio. 32-19 il finale.
PRESCOTT & HILL
Un rinnovo per altri quattro anni a cifre da record, 240 milioni di dollari complessivi di cui 231 garantiti, ad un giocatore che ne ha già 31 e che vanta un mediocre record di 2-5 nei playoff sembra più un suicidio tecnico-economico che un affare, ma tant’è. Avranno avuto certamente opinioni opposte alle nostre i dirigenti dei Dallas Cowboys nel momento in cui hanno proposto al loro quarterback un contratto così lungo e ricco, che bloccherà per le prossime 4 stagioni ben 60 milioni del salary cap per un giocatore che finora si è sempre sciolto come neve al sole nei momenti cruciali. Contenti loro… e sicuramente felice Prescott.
Infine, c’è da raccontare quanto accaduto a Tyreek Hill, miglior ricevitore dei Dolphins e forse dell’intero campionato, nelle ore precedenti il match di domenica, quando il giocatore, diretto allo stadio sulla sua fuoriserie, è stato fermato dalla polizia di Miami per eccesso di velocità. Pare sia nato un battibecco tra Hill e gli agenti, che non solo lo hanno fatto scendere dall’auto ma lo hanno steso a terra e ammanettato dietro la schiena, mentre decine di tifosi, diretti anche loro allo stadio, filmavano la scena gridando agli agenti chi era il loro fermato. Sono dapprima intervenuti alcuni compagni, poi dei dirigenti dei Dolphins che, avvisati, sono accorsi sul luogo, convincendo gli agenti a liberare Hill e a lasciarlo andare solo con una multa. Il video, però, aveva ormai fatto il giro del web, riaccendendo vecchie e mai sopite polemiche sull’atteggiamento prevenuto della polizia statunitense verso gli afroamericani, specialmente se colti al volante di un’auto di lusso. Per la cronaca, Hill ha giocato da par suo contro i Jaguars e, dopo aver segnato un td, ha mimato il gesto delle manette.