Nel Divisional Round tre successi casalinghi piuttosto netti, mentre l’unico colpo in trasferta lo mettono a segno Brady e i suoi Buccaneers, che sbancano New Orleans approfittando di tutti gli errori dei padroni di casa. Apprensione per la sospetta commozione cerebrale che ha costretto Mahomes a uscire nella sfida comunque vinta dai Chiefs sui Browns.

In questo weekend del Divisional Round NFL abbiamo dovuto attendere la quarta ed ultima partita per vivere delle vere emozioni da playoff. I due match del sabato ed il primo della domenica si erano infatti tutti conclusi senza troppi patemi a favore delle squadre di casa, con prestazioni strabordanti, come nel caso dei Packers, o più sobrie e ciniche, come per Buffalo e Chiefs. La battaglia vera è stata quella di New Orleans, con le due contendenti ancora appaiate alla fine del terzo quarto. Alla fine l’ha spuntata Tom Brady (ovvio, no?), bravissimo a trasformare in punti pesantissimi i 4 turnover di Brees & Co. Le finali di Conference vedranno quindi Tampa Bay volare a Green Bay per un fantastico scontro Rodgers-Brady, mentre Buffalo andrà a Kansas City, terrorizzata all’idea di dover affrontare il momento cruciale della sua stagione senza la sua stella, Pat Mahomes.
LE PARTITE DI SABATO
BUFFALO BILLS – BALTIMORE RAVENS: 17-3
I Bills approfittano dell’oggettiva sfortuna dei Ravens (due field goal di Tucker colpiscono i pali ed escono) e dell’infortunio a Lamar Jackson per condurre in porto una partita giudiziosa, largamente condizionata dal forte vento. L’attacco dei Bills brilla davvero poco, eccezion fatta per la fiammata di Allen che pesca Diggs in end zone per il 10-3, ma è la difesa ad interpretare perfettamente la partita, mettendo sotto pressione Jackson, concedendo solo il minimo sindacale al running game dei Ravens e segnando anche il td della tranquillità, con un intercetto su Jackson riportato in end zone da Johnson. Allo scadere del terzo periodo, sul 17-3 Buffalo, si chiude virtualmente la partita, quando il centro dei Ravens sbaglia lo snap causando un fumble. Jackson insegue il pallone e lo recupera, ma nel farlo s’infortuna ed è costretto a uscire. Al suo posto subentra Huntley, che avrà almeno l’orgoglio di provarci, ma avendo intorno a sé una squadra ormai sfiduciata. Amen.
GREEN BAY PACKERS – LOS ANGELES RAMS: 32-18
Lo show personale dei due Aaron, Rodgers e Jones, riduce dei buoni Rams a semplici comprimari, mai realmente vicini ad avere una qualche chance di vittoria. Il primo quarto finisce sul 3 pari, ma da lì in poi sale in cattedra l’attacco dei Packers e per i Rams c’è solo da limitare i danni. Su uno schema magistrale per timing ed esecuzione tra Rodgers e Adam arriva il td del 10-3, poco dopo è il qb in prima persona a siglare il 16-3 (extra point sbagliato). Goff ci mette una pezza a 29″ dall’intervallo con il td pass del 16-10, ma nei pochi secondi rimanenti Rodgers riesce comunque a portare il suo kicker a tiro di field goal (19-10). Il terzo periodo si apre col botto: sul primo snap Aaron Jones corre 60 yard col pallone sotto braccio, spianando la strada al td Packers del 25-10 (segnato ancora da Jones), che mancano comunque la trasformazione da 2 punti. Akers più la conversione da 2 tengono a galla i Rams (25-18), ma nell’ultimo quarto un capolavoro da 58 yard di Rodgers per Lazard spegne ogni eventuale speranza degli ospiti.
LE PARTITE DI DOMENICA
KANSAS CITY CHIEFS – CLEVELAND BROWNS: 22-17
I Chiefs dominano il primo tempo (chiuso 19-3) da entrambi i lati del gioco, concedendo solo un field goal a dei Browns piuttosto frastornati. Nel terzo quarto, però, accadono tre cose: l’attacco dei Chiefs non segna dopo che la sua difesa aveva intercettato Mayfield, lo stesso qb pesca Landry in end zone per il 19-10 e, cosa più importante, Pat Mahomes è costretto a uscire per sospetta commozione cerebrale dopo un placcaggio subito. A questo punto i Browns, quasi increduli, si rendono conto di avere la reale possibilità di fare il colpaccio con 20′ di football ancora da giocare e i rivali senza il loro faro offensivo. Al posto di Mahomes entra Henne, veterano alla 13ma stagione NFL ma all’esordio assoluto nella post season; non farà faville, ma giocherà con la saggezza e freddezza necessarie a condurre in porto il match. Il baratro sembra a due passi per i Chiefs quando, nell’ultimo quarto con 11′ da giocare, il fischiatissimo ex Kareem Hunt segna il td del 22-17; KC è ancora avanti, certo, ma a Cleveland ora basta un solo td per prendersi la partita. E il baratro si avvicina ulteriormente quando Henne, su un 1&25, prova un assurdo Hail Mary, su cui viene intercettato. Qui Cleveland deve avere il grande rimorso di non aver segnato: la difesa dei Chiefs li costringe al punt con ancora 4’22” da giocare, poi Henne si riscatta pienamente prima correndo 13 yard in prima persona e poi completando su Hill per il primo down decisivo che mette in ghiaccio la partita.
NEW ORLEANS SAINTS – TAMPA BAY BUCCANEERS: 20-30
Nei playoff vince chi sbaglia di meno, e la regola è vieppiù valida se il tuo avversario è una leggenda vivente chiamata Tom Brady. Per tre quarti i Saints fanno la partita, grazie a Brees, ai suoi ricevitori e ad uno straripante Alvin Kamara, ma i loro primi tre turnover (due intercetti e un fumble) vengono trasformati in pochi secondi in 3 td e 21 pesantissimi punti da Brady. Il resto è una partita tesa, dura, in perfetto equilibrio per tre quarti (20-20 all’inizio dell’ultimo periodo), in cui Tampa ha anche inseguito ma senza mai mollare realmente la presa sugli avversari, mettendo loro una pressione che alla lunga li ha indotti all’errore. Il sorpasso decisivo per i Buccaneers arriva con il field goal del 20-23, al culmine di un drive ricco di giocate pregevoli (le corse di Jones, le prese di Johnson e Miller) che avrebbe meritato il bottino pieno. Ma quei tre piccoli punti, assieme ai 9′ rimasti sul cronometro, mettono fretta a Brees, che si fa intercettare per la seconda volta nella serata, lasciando una palla d’oro sulle sue 20 yard all’attacco di Tampa. Brady sente l’odore dell’impresa e affonda il colpo da campione vero, segnando in prima persona il td del 20-30 a -4’57”. Ci sarebbe ancora il tempo per un miracolo, ma Brees sbaglia ancora e l’intercetto di Edwards chiude il match. Ora Tampa andrà a Green Bay per la finale di Conference contro i Packers: un’altra sfida attesissima tra due certi Hall of Famer come Brady e Rodgers.