I tre match di Wild Card di sabato certificano la qualità dei Buffalo Bills, dell’attacco di Tampa guidato da Brady e della forza difensiva dei Rams. Ma ci regalano anche l’amara eliminazione di Wilson e la commovente prestazione del quasi esordiente Heinicke, qb di Washington.

Ripercorriamo in sintesi le prime tre Wild Card dei playoff NFL, giocate nella notte italiana tra sabato e domenica, che hanno decretato il passaggio del turno dei Buffalo Bills (prima vittoria nei playoff dopo 25 anni), dei Tampa Bay Buccaneers e dei Los Angeles Rams (con la prima sconfitta casalinga in post season di Seattle dal 2004).
SEATTLE SEAHAWKS – L.A. RAMS: 20-30
Una prestazione davvero opaca e preoccupante quella dei Seahawks, consegnatisi quasi senza colpo ferire ai Rams, cui è bastata la difesa e un po’ d’ordine in attacco per passare il turno senza troppi patemi. I Rams partono con il backup Wolford in regia, ma dopo soli 10′ sono costretti a richiamare in servizio Goff, reduce da un intervento al pollice di lancio, a causa di un brutto colpo alla testa del partente. I Rams passano a condurre con un field goal e da lì in poi saranno sempre avanti sul tabellone, fino al massimo di 30-13 a metà del quarto periodo. Wilson e il suo attacco vivono di lampi, ma non riescono a sopraffare con continuità la difesa californiana, che lo intercetta con Williams nel secondo quarto e lo sottopone a una gran pressione e a molti colpi dalla parte della pass-rush (alla fine saranno 5 i sack, pur con Donald infortunato nel terzo periodo). Che sia stato questo il triste epilogo del duo Carroll-Wilson?
WASHINGTON – TAMPA BAY BUCCANEERS: 23-31
È Davide contro Golia: Brady (6 titoli e 30 vittorie nei playoff) contro Heinicke, alla seconda partita da titolare in carriera. Golia vince, stavolta, ma deve sudarsela fino a 2′ dalla fine grazie alla commovente, eroica prestazione del qb di riserva di Washington, capace di lanciare per 306 yard e di segnare 2 td, uno dei quali con un tuffo in prima persona in end zone. L’attacco all-star di Tampa alterna momenti di alta scuola (in cui è ovviamente incontenibile) ad altri di pigrizia, soprattutto dei ricevitori, che mandano su tutte le furie Brady, apparso davvero carico e in forma. Il tallone d’Achille di Tampa è la
difesa, che concede troppo nelle secondarie (e deve ringraziare diversi drop dei ricevitori di Washington), e la pass-rush quasi impalpabile. In queste crepe si inserisce la straordinaria voglia di Taylor Heinicke, una carriera nelle retrovie, che per una notte getta il cuore oltre l’ostacolo, guidando la disperata rimonta anche da claudicante, nel quarto periodo quando, dopo il td di Fournette, Washington si ritrova sotto 28-16 a 9’11” dalla fine. Il nostro infila un drive perfetto, con 7 completi consecutivi, fino a trovare Sims Jr in end zone per il 23-28. Lì è bravo Brady a mantenere la calma, usando il cronometro e accontentandosi del field goal della sicurezza. Heinicke ci riprova nell’ultimo, disperato drive, ma l’incompleto su 4&21 chiude il match.
BUFFALLO BILLS – INDIANAPOLIS COLTS: 27-24
Dopo aver rimontato, sorpassato e infine intravisto i fantasmi dell’ennesima beffa, Buffalo ce l’ha fatta a rompere il tabù che la vedeva sempre perdente nei playoff da un quarto di secolo. Merito soprattutto dell’asse Josh Allen – Stephon Diggs, capace di macinare yard e di piazzare i big play nei momenti giusti. Rivers e i Colts partono meglio e passano a condurre con un field goal, ma i Bills si svegliano e sorpassano, dopo un drive tenuto in vita da una presa circense di Diggs. Nel secondo periodo i Colts vanno ancora davanti (7-10), provano il colpo duro ma si insabbiano nella red zone avversaria mancando un 4&goal su cui invece Allen costruisce il drive della riscossa, culminato con un suo td personale per il 14-10 a 15″ dall’intervallo. Buffalo torna a condurre nel terzo con un field goal (17-10), poi allunga a inizio quarto con un capolavoro di Allen per Diggs (24-10), ma quando ormai la qualificazione sembra in discesa ecco l’orgoglio di Rivers che rimette tutto in discussione, con due passaggi in td (uno dei quali lunghissimo e con la conversione da 2 punti) che riportano in partita Indianapolis (24-27 a -6’13”). Ma la dea bendata stanotte ha a cuore i Bills, visto che fa tornare in mano a un compagno un fumble di Allen che avrebbe probabilmente dato la partita ai Colts. Invece Rivers è costretto a un ultimo drive, che si spegne a 4″ dalla fine dopo un Hail Mary incompleto.