NFL playoff – Duelli da bar e duelli reali

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julian-edelmanNon so, in tutta franchezza, se anche in America ci siano quelle fitte chiacchierate sportive davanti al bancone del bar, dove tutti sono esperti, head coach con decenni di carriera (sul divano di casa) alle spalle. Ma se ci fossero, sarei davvero curioso di capire se anche qui si spendono montagne di parole sul duello Brady-Manning e sul fatto che la finale della NFC assegnerà praticamente il titolo con 15 giorni d’anticipo. Perché questi sono, su moltissimi media statunitensi, i principali argomenti in discussione, in una sorta di tamtam epidemico che sta lasciando davvero poco spazio a chi invece punta il dito su altri fattori. Non per fare a tutti i costi l’alternativo, ma anch’io sento di appartenere a questo secondo, sparuto gruppo, e vi spiego perché.

A Denver i duelli decisivi saranno, a mio parere, due: quello tra C.J. Anderson e la “box defense” dei Patriots e, dall’altra parte, quello tra la catena di passaggi di New England (quindi Brady, Edelman, Amendola e Gronkowski) contro l’intera difesa di casa (la migliore della NFL, ricordiamolo). Nello scontro diretto di regular season, vinto da Denver con Osweiler in regia, Anderson e Hillman totalizzarono ben 172 yard corse, a dimostrare come la difesa dei Patriots non sia proprio ermetica su quel fronte. Fronte quarterback: sul fatto che Brady concluda la partita con numeri migliori di Manning non ho alcun dubbio, ma sarà fondamentale come Manning saprà distribuire lungo la partita i suoi lampi da campione, alternati a lunghe pause da semplice “gestore” della linea offensiva dei Broncos. Ma la difesa dei Broncos deve fermare quei quattro lì, altrimenti non c’è scampo: New England vincerà e si presenterà al Superbowl come la naturale favorita, essendo campione uscente e schierando gente abituata a quella pressione e a quel genere di partite.

E qui veniamo alla seconda “chiacchiera da bar”: il valore assoluto della finale della NFC tra Carolina e Arizona. Sono state le due squadre migliori della regular season, non c’è dubbio: i Panthers hanno sfiorato la perfect season, i Cardinals hanno chiuso con sole 3 sconfitte. Il fascino di questa gara risiede nel contrasto di filosofie di gioco: i padroni di casa vantano una varietà impressionante di giochi di corse, belli ed efficaci perché eseguiti con una perfetta sincronia di movimenti. Stewart, Tolbert e lo stesso Cam Newton possono incrociarsi con una velocità tale da spiazzare anche i cameraman (è successo contro Seattle), figurarsi i difensori che hanno il malcapitato compito di seguirli. I Cardinals invece danno il loro meglio con la palla in aria: Carson Palmer ha un braccio potente, si è tolto dalle spalle la “scimmia” vincendo la sua prima partita di regular season e può contare su una coppia di ricevitori difficile da marcare quando parte in profondità, Fitzgerald e Floyd. Partita affascinante, equilibrata e assolutamente da non perdere, quindi, ma da qui a dire che chi vince qui ha il titolo in tasca ne passa.

Volendo semplificare, potremmo dire che la finale della NFC eleggerà la migliore di una nuova generazione di pretendenti al titolo, mentre la finale della AFC promuoverà il numero uno tra i “totem” che hanno segnato storicamente l’ultimo decennio di questo sport. In un’immaginaria scala di valori, ritengo New England favorita su tutte, se sbanca Denver, mentre i Broncos potrebbero essere favoriti contro Arizona ma non contro Carolina, troppo dinamica e atleticamente prorompente, forse, per i suoi canoni. Ma per il Superbowl ci sarà tempo e modo di riflettere, ora godiamoci le due super sfide di domenica!!

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Gianluca Puzzo

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