Anche quest’anno si avvicinano, inesorabili, le palpitanti emozioni dei playoff NHL, semplicemente l’hockey più bello del mondo. Il 9 aprile calerà definitivamente il sipario sulla stagione regolare e solo le migliori sedici squadre, otto per ciascuna delle due conference, proseguiranno nella caccia alla Stanley Cup.
La prima notizia è che, a dodici mesi dal punto più basso dell’hockey canadese (zero squadre qualificate alla scorsa postseason), stiamo assistendo a una grande rivincita della foglia d’acero, con Montreal, Edmonton, Ottawa e Calgary già qualificate e Toronto impegnata in una tremenda corsa all’ultimo respiro per soffiare il posto a Est ai Lightnings (stanotte Tampa ha vinto 4-1 lo scontro diretto) e agli Islanders. Da zero a 4/5 squadre, quindi, e poco importa che solo i Canadiens abbiano reali potenzialità da titolo: le altre sono giovani e talentuose (Toronto su tutte, non a caso abbiamo scelto il rookie delle meraviglie Matthews per la foto) e il futuro sembra essere dalla loro, se sapranno difendere i loro assi dalle sirene dei dollari statunitensi.
Partiamo da dove i giochi sono già fatti: la Western Conference. Qui si gioca solo per determinare gli incroci di primo turno, ma le migliori otto franchigie sono già designate. Chicago è già certa della testa di serie numero 1, vista la quota 108 punti con una sola gara da giocare: è irraggiungibile per tutte le altre ed ha evidentemente “mollato” in vista dei playoff (vedi sconfitta 4-0 con Anaheim ieri). I Blackhawks hanno già vinto la Central Division, lasciandosi alle spalle Minnesota e St. Louis, mentre la Pacific vede Anaheim praticamente sicura del primo posto, seguita da Edmonton e San Jose. Le wild card sono Calgary e Nashville, entrambe con una gara rimasta, che possono ancora sfilare la posizione a St. Louis, mentre tutte le altre sono troppo distanti. Va detto che i Blues dovrebbero davvero suicidarsi per farsi retrocedere alla wild card, visto che le ultime due partite li vedranno impegnati contro Carolina, ormai tagliata fuori, e Colorado, la peggior squadra di tutta la NHL.
Rispetto a dodici mesi fa, la Western Conference non ha regalato ribaltoni clamorosi nelle gerarchie: delle otto qualificate alla postseason 2016, ne mancano all’appello solo due, curiosamente le prime due teste di serie della scorsa stagione, i Dallas Stars e i Los Angeles Kings. Entrambe per ragioni di età, ma mentre Dallas era stata costruita per vincere l’anno scorso, non c’è riuscita e ora paga dazio, per L.A. sembra proprio la fine di un ciclo, il tutto aggravato dall’infortunio che ha tenuto Jonathan Quick fuori praticamente per tutta la stagione (solo 15 partite giocate). Al loro posto si sono inserite due canadesi, Edmonton e Calgary, con gli Oilers forti di un attacco davvero pericoloso.
Nella Eastern Conference, invece, manca un solo posto da assegnare. In lizza, come detto, troviamo tre squadre: Toronto Maple Leafs (93 punti e 2 da giocare contro Pittsburgh e Columbus), New York Islanders (90 punti e 2 da giocare contro Devils e Senators) e Tampa Bay Lightnings (90 punti e 2 da giocare contro Montreal e Buffalo). In teoria, il calendario più difficile lo avrebbero i canadesi, ma entrambe le loro avversarie sono già qualificate e senza ambizioni di poter migliorare la propria classifica: Pittsburgh e Columbus sono rispettivamente seconda e terza della Metropolitan Division, ma non possono superarsi a vicenda né raggiungere Washington. Le motivazioni, insomma, potrebbero fare la differenza a favore di Toronto, cui basterebbe vincerne anche una sola su due.
Le sette già qualificate sono, per la Metropolitan, la già citata Washington (miglior record NHL con 116 punti e miglior difesa), Pittsburgh campione uscente (sontuosi 111 punti e miglior attacco), Columbus (106) e New York Rangers (wild card con 100 punti). Dall’Atlantic Division sono promosse Montreal, Ottawa e Boston, in attesa di sapere come si risolverà la lotta per la seconda wild card. Rispetto al 2016 sono già saltati i Philadelphia Flyers, i Florida Panthers e i Detroit Red Wings, scese rispettivamente (e mestamente) al penultimo e ultimo posto della Conference. Se si qualificasse una tra Tampa e New York sarebbe comunque una riconferma, essendosi affrontate nella Divisional Final 2016, mentre per Toronto sarebbe un grande ritorno, visto che manca i playoff dalla stagione 2012-2013, quando perse al primo turno in sette gare contro i Boston Bruins.