“No way”.
Questa è stata la risposta di Matt Harvey al suo coach che intendeva sostituirlo dopo 93 lanci, 9 strikeout e solo 4 battute concesse ai Royals nella 5° partita delle World Series 2015.
Mentre il pubblico incalzava “we want Harvey! We want Harvey!” estasiato dalla prestazione dominante del Dark Knight negli inning appena disputati, Terry Collins si è consultato col suo pitching coach ed hanno deciso di dargli un altro inning.
Ed è stato l’inizio della fine per i Mets, Cain base su ball, Hosmer batte, Cain segna 3-2 e Collins fa entrare Familia, che non riesce ad impedire quel capolavoro di spregiudicatezza del punto del 3-3.
I comeback Royals vinceranno la partita, la serie e sono campioni del mondo.
Cosa rimane di questa bellissima World Series? Innanzitutto il leit motiv dei Royals, già emerso nell’incredibile vittoria contro Toronto: un costante e tambureggiante gioco fatto di valide, rubate e continua pressione messa ai lanciatori avversari, spesso negli ultimi inning delle partite ed in rimonta, “Comeback” appunto.
I tre lanciatori dominicani di Kansas Volquez, Cueto e Ventura, magari non bellissimi da vedere, ma inesorabili sul monte (ancor di più contro l’attacco atomico di Toronto, un line-up di battitori mostruosi senza punti deboli).
Il lancio intimidatorio di Syndergaard ad Alcides Escobar, che ha fatto delle battute sui primi lanci uno dei suoi punti di forza (da ricordare il suo fuoricampo interno).
La caduta rovinosa di Daniel Murphy (eroe dei playoff dei Mets con la sua serie di fuoricampo consecutivi) che buca una palla cruciale, ancora una volta sotto la pressione dei Royals sulle basi.
E soprattutto il lavoro mostruoso, eccezionale, degli scout dei Royals che hanno reso scientifiche delle tattiche di corsa sulle base apparentemente rischiose: sapevano la percentuale di errori di tiri a casa di Duda, quante volte Bautista su rimbalzanti esterne tira al taglio invece che sulla base, quanti pick off tende a fare Murphy in determinate situazioni, quanto ci mette David Wright a tirare in prima su “quella” tipologia di battuta.
Sapevano ed hanno vinto, meritatamente il titolo di campioni del mondo, pur non avendo superstar in squadra.
No Way.