Olimpiadi Invernali 2: Chamonix 1924 – Garmisch 1936

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I Olimpiade, Chamonix (FRA), 25 gennaio – 5 febbraio 1924
Atleti: 258 (13 donne), 14 italiani
Nazioni: 16
Gare: 14
Dichiarazione d’apertura: Gaston Vidal (Sottosegretario per l’Educazione Fisica francese)
Giuramento: Camille Mandrillon
Medagliere: Norvegia 17, Italia 0
Alfiere italiano: Leonardo Bonzi
Lo statunitense Charles Jewtraw e l’austriaca Herma Szabo-Plank entrano nella storia rispettivamente come il primo campione e la prima campionessa dei Giochi Invernali, nei 500m di pattinaggio di velocità e nell’individuale femminile di pattinaggio artistico. La stella dei Giochi francesi è però il norvegese Thorleif Haug, vincitore di tutte le gare di sci di fondo, 18 km, 50 km e combinata nordica (basata su salto dal trampolino e fondo 18 km). Una curiosità: quest’ultimo oro verrà tolto ad Haug 50 anni dopo (ben 40 dopo la sua morte), quando sarà riscontrato un errore nella misurazione del suo salto e verrà quindi retrocesso al bronzo. La squadra italiana deve accontentarsi del sesto posto nel bob a quattro, miglior piazzamento della spedizione.

II Olimpiade, Saint-Moritz (SWI), 11 – 19 febbraio 1928
Atleti: 464 (26 donne), 17 italiani
Nazioni: 25
Gare: 14
Dichiarazione d’apertura: Edmund Schulthess (Presidente della Confederazione elvetica)
Giuramento: Hans Eidenbenz
Medagliere: Norvegia 17, Italia 0
Alfiere italiano: Ferdinando Glueck
Il meteo bizzarro la fa da padrone ai Giochi di Saint-Moritz, con molte gare largamente condizionate dalle temperature insolitamente alte per l’altitudine e la stagione. Tra le montagne svizzere inizia a brillare la stella di una leggenda del pattinaggio artistico, la norvegese Sonja Henie, che si aggiudica il primo dei suoi tre ori consecutivi nell’individuale, gioielli di una carriera che la vedrà conquistare anche la bellezza di dieci titoli mondiali. Tra gli uomini, si conferma il finlandese Thunberg, vincitore di altre due medaglie d’oro nel pattinaggio di velocità dopo le tre conquistate quattro anni prima a Chamonix.

III Olimpiade, Lake Placid (USA), 4 – 15 febbraio 1932
Atleti: 252 (21 donne), 12 italiani
Nazioni: 17
Gare: 14
Dichiarazione d’apertura: Franklin Delano Roosevelt (Governatore dello Stato di New York)
Giuramento: John Shea
Medagliere: USA 12, Italia 0
Alfiere italiano: Erminio Sertorelli
Anche per questi Giochi le difficoltà non mancano, fin dal momento dell’assegnazione, fortemente osteggiata da finlandesi e scandinavi, contrari alla costosa trasferta transoceanica. Così si spiega il calo degli atleti e delle nazioni partecipanti, cui si aggiungeranno singole assenze eccellenti, come quella di Thunberg, in segno di protesta a un cambio di regolamento nella partenza del pattinaggio di velocità. In più, gli Stati Uniti, usciti a pezzi dalla crisi economica del 1929, rischiano seriamente di non riuscire a far fronte alle spese organizzative delle due Olimpiadi, estive ed invernali; riusciranno nell’impresa solo grazie all’emissione di buoni del Tesoro “olimpici”, fondamentali per completare impianti ed infrastrutture. Dal punto di vista sportivo, gli Usa dominano il medagliere conquistando 6 delle 14 medaglie d’oro in palio, la Henie si conferma regina del pattinaggio e nel salto dal trampolino viene scoperta la grande classe di un giovane norvegese, Birger Ruud, che dominerà anche quattro anni dopo a Garmisch.

IV Olimpiade, Garmisch-Partenkirchen (GER), 6 – 16 febbraio 1936
Atleti: 646 (80 donne), 44 italiani
Nazioni: 28
Gare: 17
Dichiarazione d’apertura: Adolf Hitler (Cancelliere tedesco)
Giuramento: Wilhelm Bogner
Medagliere: Norvegia 15, Italia 0
Alfiere italiano: Adriano Guarnieri
È Adolf Hitler in persona, in divisa militare, ad aprire i Giochi ospitati in Baviera; non era ancora salito al potere quando il CIO, nel 1931, aveva assegnato alla Germania le Olimpiadi del ’36, a Berlino e Garmish, ma il dittatore intuisce subito il grande potenziale propagandistico dello sport e costruisce una perfetta macchina organizzativa. Nel programma agonistico è presente per la prima volta lo sci alpino, che fin lì aveva disputato una sorta di Mondiali in sedi differenti e sempre in Europa. Le prime medaglie, però, vengono assegnate solo sulla combinata, maschile e femminile, e non nelle singole specialità. Nel pattinaggio artistico si ripete ancora, per la terza volta, Sonja Henie mentre Ruud bissa nel salto dal trampolino. La Gran Bretagna si aggiudica un sorprendente oro nell’hockey su ghiaccio. Italiani ancora a secco di medaglie; il miglior risultato è il quarto posto nella staffetta 4×10 km di fondo maschile.

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Gianluca Puzzo

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