Overtime NFL, una regola da cambiare

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L’epilogo di Chiefs-Bills, pur appassionante, ha riproposto l’urgenza assoluta di modificare l’attuale regolamento della NFL per quel che riguarda i tempi supplementari, al momento troppo legati al risultato del sorteggio.

Partiamo dall’epilogo di Chiefs-Bills di domenica scorsa: i padroni di casa acciuffano i supplementari all’ultimo secondo, poi vincono il sorteggio dell’overtime e segnano il td che chiude immediatamente la partita, senza che i Bills abbiano alcuna possibilità di replicare. Buffalo si ritrova eliminata per il principale demerito di aver scelto il lato sbagliato della monetina all’inizio dei supplementari: una beffa atroce. Questo finale, per quanto emozionante da raccontare, ha rimesso sotto i riflettori una questione annosa della NFL: il regolamento dei supplementari, appunto. Quello attualmente in vigore prevede che la partita finisca immediatamente (la cosiddetta “sudden death”) nel caso in cui la prima segnatura sia un touchdown. Quindi chi vince il sorteggio sceglie ovviamente di ricevere il pallone per attaccare per primo; se arriva in end zone il match finisce lì, senza che l’avversario tocchi più il pallone per provare a replicare (esattamente quanto successo a Kansas City domenica). La partita prosegue, invece, nel caso in cui il primo drive offensivo produca un field goal o nulla. A quel punto, l’avversario, che aveva perso il sorteggio, può attaccare a sua volta, aprendo quattro opzioni:

  1. se segna un td vince;
  2. se pareggia il field goal si continua fino alla prima segnatura (anche un altro field goal);
  3. se non segna perde (se l’altro aveva messo un field goal);
  4. se non segna (ma anche l’altro non aveva segnato) si continua fino alla prima segnatura (anche un field goal è sufficiente per chiudere la partita).

Un regolamento evidentemente squilibrato, in cui il sorteggio assume un valore eccessivo, dando modo alla fortuna di incidere in un attimo sul destino di due squadre che stanno battagliando sul gridiron da 60 minuti.
Le regole attuali sono state introdotte nei playoff nel 2010 e nel 2012 nella regular season, e si consideri che sono state comunque un miglioramento rispetto allo “status quo ante”, visto che fin lì la prima segnatura, di qualsiasi tipo essa

fosse (quindi anche un field goal), chiudeva immediatamente il match.
Queste logiche riflessioni da appassionato sono supportate anche dai numeri ufficiali in materia, pubblicati ieri su Twitter da NFL Research, che evidenziano come chi perde il sorteggio veda diminuire significativamente le proprie chance di vittoria. I numeri ufficiali ci dicono che, dal 2010 ad oggi, sono state 11 le partite di post season andate in overtime e che, tra queste, ben 10 volte la vittoria è andata alla squadra più fortunata nel sorteggio (il 90,9%). Ed in queste 10 vittorie, ben 7 volte il match si è concluso dopo un solo drive offensivo, perché concluso con un td, senza che l’avversario avesse la possibilità di replicare. L’unica squadra ad aver perso dopo aver vinto il sorteggio nei playoff è stata New Orleans, nella finale della NFC del 2018 contro i Rams. Ampliando i numeri, andiamo a considerare anche i match finiti in overtime durante la regular season dal 2012 ad oggi (compresi gli 11 match di playoff di cui sopra), situazione in cui è previsto anche il pareggio: 163 partite totali ai supplementari, con 86 vittorie di chi ha vinto il sorteggio (52,8%) contro le 67 di chi lo ha perso (41,1%) e 10 pareggi (6,1%). Quindi essere fortunati alla monetina regala già un 11,7% in più di possibilità di vincere, forbice che diventa del 17,8% se si aggiungono i pareggi, che comunque sono un risultato migliore della sconfitta.
La soluzione sarebbe semplice, se si decidesse davvero di trovarla (e tra l’altro era già stata proposta dai Chiefs nel 2019): togliere la “sudden death” e considerare conclusa la partita solo quando una delle due squadre si ritrova in vantaggio a parità di drive offensivi effettuati. Ci si può accontentare di un field goal, se si pensa che la propria difesa possa fermare gli avversari. Oppure, in caso di primo touchdown, si dovrebbe scegliere tra il più sicuro calcio addizionale (7 punti, quindi, ma l’avversario potrebbe poi segnarne 8 e batterci) e la trasformazione da due punti, rischiando di più ma forzando così gli avversari a segnare per forza otto punti per prolungare il match. Sarebbe molto più appassionante e, soprattutto, molto meno ingiusto.

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Gianluca Puzzo

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