Playoff NFL: impresa 49ers e domenica sarà ancora Manning vs Brady

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Frank-Gore_post2Il Divisional Round dei playoff NFL non ha offerto grandi emozioni, al di là del primo tempo tra Panthers e 49ers e di qualche sporadico, ma tardivo, spauracchio di rimonta messo in atto da San Diego e New Orleans. Troppo netta la supremazia di Broncos, Patriots e Seahawks per correre seriamente il rischio di vedere ribaltati i pronostici. Decisamente più appassionante, almeno nella prima metà, la sfida tra Carolina e San Francisco, decisa dalla maggior completezza in tutti i reparti della squadra californiana e da una grande prestazione difensiva contro le corse dei Panthers.

I momenti-chiave di questa gara sono due e arrivano entrambi nel primo tempo. I 49ers si portano avanti 6-0 con due field goal (il primo arrivato grazie a un intercetto di Patrick Willis su Cam Newton), ma i Panthers non mollano e, con un ottimo drive arrivano a piazzare il pallone a 1 yard dalla linea di meta, con due tentativi da giocare: sul terzo e 1 scelgono di far correre Tolbert, che viene però stoppato sul posto. Le telecamere inquadrano Cam Newton che corre dal suo coach per convincerlo a giocare il quarto tentativo alla mano, alla caccia del bottino pieno con il touchdown, anziché accontentarsi dei 3 punti sicuri del field goal. Il coach, Ron Riverboat, tentenna ma alla fine acconsente alle preghiere del suo quarterback; i Panthers giocano una qb sneak (un tuffo diretto del qb in end zone), ma Newton si schianta contro un muro di nome Ahmad Brooks, che lo ributta indietro, restituendo la palla ai 49ers e lasciano i Panthers a bocca asciutta. Lo stesso film si ripete dieci minuti dopo, con Carolina che ne frattempo è passata a condurre 7-6 grazie al magnifico touchdown realizzato dall’asse Newton-Steve Smith: i Panthers vengono bloccati ancora una volta a 1 yard dalla meta al terzo tentativo, e si accontentano dei 3 punti del field goal, accennando la fuga sul 10-6.

Il secondo momento-chiave arriva negli ultimi secondi prima dell’intervallo, quando Kaepernick coglie Vernon Davis in un angolo remoto della end zone dei padroni di casa, segnando il touchdown del sorpasso. La segnatura viene contestata dai Panthers, che sostengono che Davis non avesse entrambi i piedi dentro il campo al momento della presa, ma il controllo video dà ragione a San Francisco (ah, la moviola in campo!), che così passa avanti 13-7. Da quell’istante in poi, la partita prenderà decisamente la strada per la California, con i 49ers bravi a controllarla in difesa e ad incrementare il gap in attacco. Purtroppo per i Panthers, la mia analisi pre-match si è rivelata esatta: Newton è un giocatore eccezionale, ma in questo momento Kap ha intorno a sé una squadra formidabile, sana e con una gamma di soluzioni che forse nessuna delle altre pretendenti al titolo può vantare.

Sulle altre tre partite c’è poco di altrettanto interessante da raccontare. I Patriots raggiungono la loro terza finale di AFC consecutiva spazzando via con 21 punti di scarto i Colts e riportando alla dura realtà, dopo l’ubriacante rimonta sui Chiefs, Andrew Luck, intercettato già al primo drive della partita (alla fine gli intercetti subiti saranno ben 4). Oltre al solito Brady, divenuto l’unico giocatore della storia capace di superare le 6 mila yard lanciate nei soli playoff, New England ritrova anche uno squassante gioco di corse, con LeGarrette Blount 4 volte in touchdown. Prestazione eccezionale ma non da record, quella di Blount, distante ancora una segnatura dai leggendari 5 touchdown di Ricky Watters, running back dei San Francisco 49ers, nei playoff del 1993 protagonista della vittoria 44-3 contro i New York Giants, in quella che fu anche l’ultima partita di due leggende come Lawrence Taylor e Phil Simms.

Tornando al presente, Denver scivola sul velluto per tre quarti di gara, arrivando a condurre 24-7 su San Diego prima di imballarsi e rischiare anche qualcosina nei minuti finali. I californiani, riportati a galla da due mete di Allen, sul 14-24 giocano la carta a sorpresa dell’on-side kick, recuperando subito il possesso del pallone a 4’40” dal termine.  Rivers conduce i suoi a una dozzina di yard dalla meta del 21-24 e lì i tifosi semicongelati del Mile High Stadium iniziano a intravedere i fantasmi della drammatica rimonta subita dai Ravens su quello stesso campo giusto un anno fa. I Chargers, però, non trovano l’ultimo guizzo e devono accontentarsi del field goal, 17-24. A quel punto i Broncos devono solo completare i down minimi per poter giocare col cronometro, e ci riescono grazie alla straordinaria freddezza di Peyton Manning, portando a casa la partita.

La partita meno interessante di tutte, a causa della straripante supremazia di Seattle, è stata quella tra Seahawks e Saints, con la squadra di casa che all’intervallo è già avanti 16-0. Il running back Marshawn Lynch è il re della serata, con 140 yard corse e 2 touchdown. Drew Brees chiude la sua stagione lanciando 309 yard, ma in realtà i punti dei suoi Saints arrivano tutti nell’ultimo periodo, quando i buoi sono ormai scappati dalla stalla, come suol dirsi.

Le finali di Conference manderanno in scena l’ennesimo duello tra Manning e Brady in un Broncos-Patriots per cuori forti, mentre a Seattle arriveranno i 49ers, con la sfida tra i due giovani qb del momento, Wilson e Kaepernick. In palio ci sono i due posti per il Superbowl e forse, specialmente a Denver, una pagina importante di due straordinarie carriere. A domani per le analisi pre-match e per i tanto attesi, da qualche lettore, pronostici; a proposito, dall’inizio dei playoff Sport One ne ha azzeccati 7 su 8 partite totali… mica male, no?

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Gianluca Puzzo

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