27 reti in quattro partite, ieri notte, dicono che due presunte “grandi”, Tampa Bay e Pittsburgh, sono già a rischio sweep, mentre Vegas passa a condurre e Winnipeg dimezza lo svantaggio.

Nessun overtime, stavolta, ma una valanga di gol, 27 in quattro partite, ha contrassegnato i match della notte scorsa, validi per il primo gruppo di gare 3 dei playoff NHL. Il cerchio inizia a stringersi intorno a un paio di cosiddette “grandi” (o presunte tali alla vigilia della post season), con Tampa Bay e Pittsburgh sotto 3-0 e ormai con un piede e mezzo già fuori. Che i Penguins fossero in fase calante dopo una lunga epoca di vittorie era noto, ma l’eventuale eliminazione in quattro partite dei Lightning sarebbe una sorpresa epocale, che andrebbe a sconvolgere i rapporti di forza di tutta la Western Conference. Nelle altre serie in cui si è giocato, Winnipeg riaccende le proprie speranze vincendo a St. Louis, mentre una grande prova offensiva porta i Golden Knights in vantaggio su San Jose.
EASTERN CONFERENCE
TAMPA BAY LIGHTNING – COLUMBUS BLUE JACKETS 0-3 (3-4, 1-5, 1-3)
Senza Kucherov, squalificato per un turno, e con il morale sotto i pattini, Tampa Bay si consegna nuovamente ai Blue Jackets, che hanno il merito di partire subito forte, senza dare alcuna chance ai talentuosi avversari di rimettere fuori la testa. Un’altra partita piena di scontri e risse, tutto il contrario di quello che servirebbe ai Lightning per ritrovare il filo del gioco. Dopo le due reti prese nel secondo periodo, Tampa accorcia con Palat a -15′ dalla fine e si sveglia per qualche minuto, in cui è decisivo Bobrovski a fermarla. Poi l’attacco diventa disordinato e ne approfitta Atkinson, in empty net, a chiudere sul 3-1 con 1′ da giocare. E dopodomani Columbus potrebbe centrare addirittura lo sweep.
Non ci sono altri palazzetti come questo… nei playoff è una cosa dell’altro mondo.
Max Pacioretty, giocatore dei Vegas Golden Knights
NEW YORK ISLANDERS – PITTSBURGH PENGUINS 3-0 (4-3 ot, 3-1, 4-1)
Guai a considerare questi Islanders dei catenacciari buoni solo a difendersi. Chi immaginava New York col pullman davanti alla porta, per citare Mourinho, in quel di Pittburgh si sbagliava di grosso. Barry Trotz imposta una partita propositiva, perfetta per punire i Penguins costretti a vincere, e quindi a sbilanciarsi in avanti. I padroni di casa si illudono col vantaggio di Wilson dopo 8′, ma bastano 40″ a New York per raggiungerli, con Eberle che sfrutta un errore di piazzamento di Murray. Un altro minuto e gli Islanders sorpassano con Nelson, per poi dominare, pur non segnando, per tutto il secondo periodo. All’inizio dell’ultimo tempo Lehner è bravo a negare il pareggio ai Penguins, che poi crollano mentalmente al 3-1 di Komarov. Infine, il 4-1 in empty net a 1’28” dalla sirena finale. Dopodomani ultima chiamata per Crosby & Co., ma questi Islanders sembrano avere davvero un altro passo.
WESTERN CONFERENCE
WINNIPEG JETS – ST. LOUIS BLUES 1-2 (1-2, 3-4, 6-3)
Festival del gol a St. Louis, ma stavolta Binnington resiste solo un tempo e mezzo a far miracoli poi, appena retrocede da extraterrestre a umano, i Jets straripano, riaprendo la serie con una vittoria sontuosa. Il primo periodo ha la solita trama, con Winnipeg a cannoneggiare e Binnington a tenere a galla i suoi, che a 47″ dalla prima sirena vanno addirittura in vantaggio con Perron in power play. Il secondo periodo è quello che segna il match, con i Jets che vanno a segno tre volte in meno di 4′. All’inizio del terzo tempo accorcia le distanze Tarasenko in power play, ma altre due reti canadesi in 4′ riportano il tabellone sul 5-2 per i Jets con 12′ da giocare. Il 5-3 di Thomas in mischia è il gol della bandiera per i padroni di casa, che capitolano ancora una volta per mano di Connor (doppietta per lui) a 5’16” dalla sirena.

SAN JOSE SHARKS – VEGAS GOLDEN KNIGHTS 1-2 (5-2, 3-5, 3-6)
Mark Stone mette il cappello sulla partita (in senso letterale, visto che realizza una tripletta, o hat trick), degnamente supportato da Stastny, che ne fa “solo” due, e Vegas vola, per la gioia del suo pubblico straordinario. Dopo la sconfitta in gara 1 i Golden Knights sembrano essersi svegliati, tornando quelli brillanti e incredibilmente tosti che avevamo ammirato negli scorsi playoff. San Jose prova a resistere all’ondata di piena, ma le servirebbe un grande portiere per riuscirci, mentre Jones non regala nessuna sicurezza ai compagni.

Gli Sharks prendono gol nei secondi iniziali di tutti e tre i tempi, addirittura dopo solo 16 all’inizio, mostrando di non essere impermeabili, malgrado la grande esperienza di alcuni elementi, alla grande pressione dell’ambiente. Vegas ha solo un minuto di distrazione, quando nel terzo periodo incassa due reti, ma il margine è talmente ampio da non correre rischi, consentendo a Stone, a 6’03” dalla fine, di coronare anche il sogno della sua prima tripletta nei playoff. Uno spettacolo da vedere, questi Knights, anche senza essere loro tifosi; sapranno tenere questi ritmi?