I Florida Panthers non smettono di stupire, vincendo al quarto supplementare gara 1 in casa degli Hurricanes in quella che passa alla storia come la sesta partita più lunga di tutti i tempi. Vittoria in overtime anche per Vegas su Dallas.

I Florida Panthers festeggiano la vittoria al quarto supplementare
FINALE WESTERN CONFERENCE
VEGAS GOLDEN KNIGHTS – DALLAS STARS: 4-3 (OT) (1-0)
Vegas è abile e fortunata nel venire fuori vittoriosa da una gara 1 complicata e molto equilibrata, che rischiato anche di perdere dopo aver incassato il 3-3 a soli 2′ dalla fine. Ma andiamo con ordine: il primo terzo di gara lo chiude in vantaggio Dallas, grazie alla rete di Robertson con una deviazione sottoporta a 1’16” dalla prima sirena, dopo che i Knights avevano tenuto in mano il pallino della partita per molti minuti. Il pareggio di Vegas arriva a metà del secondo periodo con Karlsson, svelto a sfruttare il rimbalzo del puck in balaustra dopo il tiro di un compagno. Pochi secondi dopo Vegas coglie anche un palo, ma la partita resta sull’1-1. Terzo periodo scoppiettante, con Vegas che sorpassa grazie alla doppietta di Karlsson dopo 1’19” di gioco, splendido dribbling e tiro, pareggiata però dopo neppure due minuti dal solito Hintz, sempre più capocannoniere di questa postseason. A metà tempo Vegas ancora in vantaggio con Blieger; i padroni di casa sembrano in grado di condurre in porto il match ma a 2′ dalla fine, sfruttando l’uomo in più dovuto all’empty net, gli Stars pareggiano con il loro capitano, Benn, abile in mischia. Vegas accusa il colpo, Dallas sembra sul punto di ribaltarla definitivamente ma giunge la sirena che rimanda ogni decisione all’overtime. Il supplementare dura solo 1’35”, quando Howden spinge un disco al centro da dietro la gabbia, trovando la fortunata deviazione del portiere degli Stars, Oettinger, che con il retro del proprio pattino spinge il puck nella sua porta.
FINALE EASTERN CONFERENCE
CAROLINA HURRICANES – FLORIDA PANTHERS: 2-3 (4 OT) (0-1)
Come raccontarvi in poche righe quella che è passata agli annali come la sesta partita più lunga in tutta la storia della NHL? 139 minuti e 47 secondi, vale a dire l’equivalente di due partite e un terzo: tanto è servito per stabilire i vincitori di questa pazzesca e infinita gara 1 della finale Est. Gli Hurricanes, che giocavano in casa, non hanno affatto demeritato, ma questi Panthers sembrano ogni giorno di più la “squadra del destino” di questi playoff: basti ricordare che hanno vinto tutte le 5 gare andate ai supplementari, dal primo turno a oggi. La prima rete è di Jarvis, in power play, a 11″ dalla fine del primo periodo, per l’1-0 Hurricanes, ma nel secondo i Panthers ribaltano il match in 2’15”, prima pareggiando con Barkov e poi passando a condurre con Verhaeghe. Il 2-2 degli Hurricanes arriva dopo 3’47” del terzo periodo con Noesen, ancora in power play, e da lì inizia un infinito braccio di ferro tra le due squadre, un’altalena di occasioni in cui però nessuna delle due riesce a trovare il colpo del ko. Il match sembra finire dopo 2’35” del primo supplementare, ma la rete dei Panthers viene annullata (giustamente) per un’interferenza su Andersen, il portiere di Carolina. E si riparte, con la fine del primo overtime e poi ancora il secondo ed ancora il terzo, con gli Hurricanes sempre leggermente avanti nel conto dei tiri, numero che però lascia il tempo che trova. Nel quarto tempo supplementare le squadre sono oramai sfinite, finendo per sprecare per mancanza di lucidità anche diverse occasioni potenzialmente pericolose. A 1’10” dalla fine del quarto overtime il portiere di Florida, Bobrovsky, salva i suoi, ed è un intervento che vale oro perché poco dopo, a soli 12″ dalla sirena, Matthew Tkachuk trova il sette con un tiro improvviso, che Andersen non vede partire perché coperto da un compagno. È un attimo, la PNC Arena si ammutolisce, i giocatori di casa restano piegati sulle ginocchia mentre i Panthers trovano ancora la forza per abbracciarsi. E siamo solo a gara 1, signori.