
New York grande protagonista, con i Rangers che chiudono 4-0 la serie contro Washington e gli Islanders che si salvano dall’eliminazione battendo gli Hurricanes in overtime. A proposito di supplementari, altre due partite la notte scorsa sono andate oltre i 60′ regolamentari: Dallas ha sbancato Vegas, tenuta a galla da un grande Thompson tra i pali, e Vancouver ha vinto a Nashville un match incredibile, che la vedeva sotto di due reti a 2’47” dalla fine.
La scorsa notte si è chiusa la prima serie di questo primo turno dei playoff NHL, con lo sweep che i New York Rangers hanno rifilato agli Washington Capitals, autori complessivamente di una prova molto mediocre. L’eroe della notte si chiama però Brock Boeser, giocatore di Vancouver che con la sua tripletta ha trascinato i suoi Canucks a una vittoria pressoché miracolosa in quel di Nashville. Vittoria di rabbia, in overtime, degli Islanders, che evitano lo sweep per mano dei Carolina Hurricanes, così come ai supplementari arriva anche il successo dei Dallas Stars a Vegas, che dopo aver dominato sono costretti all’overtime dai Golden Knights.
WESTERN CONFERENCE
DALLAS STARS – VEGAS GOLDEN KNIGHTS: 1-2 (3-4 / 1-3 / 3-2 (OT))
Incredibile gara 3, con Dallas che domina per oltre un periodo e mezzo ma finisce per farsi rimontare dai padroni di casa che forzano il match in overtime. Thompson, malgrado la sconfitta, è il migliore in campo dei suoi; sottoposto a un autentico bombardamento, chiuderà la serata con 43 parate su 46 tiri. Gli Stars sono padroni del ghiaccio per oltre 30′, ma hanno il torto (aiutati in questo anche da Thompson) di non capitalizzare completamente e chiudere il match. I texani passano in vantaggio a 8’49” dalla prima sirena con Johnston, lesto su rebound, e raddoppiano dopo 5’34” del secondo periodo con Keiskanen, che finalizza un perfetto contropiede. Prima e dopo è un autentico fuoco di fila verso la porta di Vegas, letteralmente tenuta a galla dal suo portiere (30 tiri a 10 dopo 30′). Come sempre succede in questi casi, però, partita che non si chiude si riapre, e così in meno di 3′ i Golden Knights trovano un incredibile pareggio, segnando prima con McNabb in 4-on-4, e poi con Eichel in shorthanded, nel breakaway conseguente l’ennesima strepitosa parata di Thompson. A quel punto, com’è ovvio, la partita cambia completamente, e a 13″ dalla sirena finale è Oettinger a salvare i suoi con una parata decisiva. Anche in overtime i due protagonisti sono i portieri, fino alla rete vincente, dopo un’azione solitaria, di Johnston (doppietta per lui) che chiude il match e riapre la serie.
WINNIPEG JETS – COLORADO AVALANCHE: 1-3 (7-6 / 2-5 / 2-6 / 1-5)
Gli Avalanche fanno valere pesantemente il fattore campo, dominando sia gara 3 che gara 4, e portandosi a una sola vittoria dalla chiusura della serie. In gara 3 apre le segnature Zach Parise nel primo periodo, poi i Jets la ribaltano momentaneamente nel secondo periodo grazie alle reti di Toffoli e Morrissey (in power play), ma nell’ultimo periodo gli Avalanche sono davvero una valanga inarrestabile, segnando cinque reti senza risposta. Peggio ancora, per Winnipeg, l’andamento di gara 4, con il match già chiuso, sul 4-1, alla seconda sirena. Nel terzo periodo arriva solo la terza rete personale di Nichushkin.
VANCOUVER CANUCKS – NASHVILLE PREDATORS: 3-1 (4-2 / 1-4 / 2-1 / 4-3 (OT))
Senza dubbio la partita più appassionante tra quelle giocate nel weekend, la gara 4 vinta dai Canucks in quel di Nashville, che li pone ora a una sola vittoria dalla chiusura della serie. I Predators hanno di che mordersi le mani, visto che a solo 2’47” dalla fine erano avanti 3-1, con la chance più che concreta, quindi, di portare la serie sul 2-2. Fin lì, avevamo assistito a un match molto equilibrato, anche se non molto spettacolare: una rete per parte nel primo periodo, Boeser per Vancouver, Jankowski per il pareggio dei Predators, ed il gol di Nyquist nella seconda frazione per il vantaggio degli uomini di casa. Dopo soli 12″ nel terzo periodo Nashville aveva allungato sul 3-1 grazie alla rete (contestata) di Forsberg, e per molti minuti il match era sembrato progressivamente spegnersi. Nulla di tutto ciò: a 2’47” dalla sirena finale, con l’uomo in più dell’empty net, Boeser siglava il 2-3 della speranza, a -1’49” Nashville era sul punto di chiuderla ancora ma il tiro in empty net andava sul palo e infine, a soli 6″ dalla fine, ancora Boeser metteva dentro il disco del pareggio, raccogliendolo dopo che il suo tiro precedente si era spento sul palo. A quel punto era evidente a tutti che i Predators non sarebbero più riusciti a rialzarsi, dopo aver incassato una rimonta simile, ed infatti ai Canucks sono bastati 62″ per siglare, con Lindholm, la rete della vittoria.
EDMONTON OILERS – LOS ANGELES KINGS: 3-1 (7-4 / 4-5 (OT) / 6-1 / 1-0)
Gli Oilers sbancano due volte la Crypto Arena di L.A. e mettono un piede e mezzo al secondo turno, con l’opportunità di chiudere la serie già in gara 5 in casa. Gara 3 non ha storia, con Edmonton avanti 3-0 già alla prima sirena; i Kings lottano al meglio solo nel secondo periodo, ma nel terzo crollano nuovamente sotto alle doppiete di Hyman e Draisaitl. Gara 4 rappresenta invece una vittoria anomala per gli Oilers, che grazie alla grande prova tra i pali di Stuart Skinner capitalizzano al meglio l’unica rete realizzata, da Evan Bouchard nel secondo periodo.
L’eroe della notte si chiama però Brock Boeser, giocatore di Vancouver che con la sua tripletta ha trascinato i suoi Canucks a una vittoria pressoché miracolosa in quel di Nashville.
EASTERN CONFERENCE
FLORIDA PANTHERS – TAMPA BAY LIGHTNING: 3-1 (3-2 / 3-2 (OT) / 5-3 / 3-6)
I Lightning mettono sul ghiaccio di gara 4 tutto l’orgoglio della loro recente nobiltà hockeistica per evitare uno sweep umiliante e, per quanto visto finora, anche immeritato. Gli uomini di Cooper vincono gara 4 con un grande primo periodo, in cui vanno a segno con capitan Stamkos, Hagel (in shorthanded) e Point. Rischiano di rovinare tutto con un orrendo secondo parziale, in cui subiscono il grande ritorno dei Panthers (3 reti), ma restano comunque in vantaggio alla sirena grazie alla provvidenziale doppietta di Hagel. Nel terzo, però, hanno la freddezza per gestire il match e per chiuderlo definitivamente con le reti di Stamkos e Paul. Stanotte si torna comunque in Florida per gara 5 che potrebbe chiudere la questione.
BOSTON BRUINS – TORONTO MAPLE LEAFS: 3-1 (5-1 / 2-3 / 4-2 / 3-1)
I Bruins si aggiudicano nettamente anche il secondo match sul ghiaccio di Toronto, preparandosi ad ospitare gara 5 domani, per chiudere la serie. Gara 4 ha poca storia, con Boston che passa a condurre già nel primo periodo con Van Riemsdyk e allarga ulteriormente la forbice nel secondo parziale, grazie alle reti di Marchand e Pastrnak, in power play. Nell’ultimo terzo di gara arriva solo il gol della bandiera per Toronto, siglato da Marner.
NEW YORK RANGERS – WASHINGTON CAPITALS: 4-0 (4-1 / 4-3 / 3-1 / 4-2)
I Capitals perdono entrambi i match alla Capital One Arena e, con essi, la serie, incassando uno sweep che, seppur atteso nei pronostici (anche nei nostri), ha mostrato un divario tra le due squadre ancora più ampio di quanto si pensasse alla vigilia. In gara 3 sono i Capitals a segnare per primi, con Carlson, ma il loro vantaggio dura solo 34″, quando arriva il pareggio di Kreider; altri 2′ e arriva il crollo, con i Rangers che siglano il 2-1 addirittura in inferiorità numerica, con Goodrow. Nel secondo periodo arriva la rete in power play di Trocheck per il 3-1 e la partita si spegne progressivamente. In gara 4 i Capitals restano in partita fino alla seconda sirena, a cui arrivano sul 2-2, ma la rete di Panarin dopo solo 3’21” del terzo periodo taglia loro le gambe, fino alla quarta rete di Roslovic allo scadere che arrotonda il punteggio. Rangers già qualificati quindi, che possono godersi qualche importantissimo giorno di riposo in attesa della vincente tra Hurricanes e Islanders.
CAROLINA HURRICANES – NEW YORK ISLANDERS: 3-1 (3-1 / 5-3 / 3-2 / 2-3 (2OT))
Non saranno certo spettacolari, questi Islanders, ma certo non mancano di grinta e spirito combattivo. Sotto 0-3 nella serie e di una rete in gara 4, gettano sul ghiaccio della UBS Arena tutto quello che hanno, fino a sottrarsi a una fine che sembrava già scritta. Carolina sblocca il match sfruttando un power play dopo 8′ nel primo periodo (ma che disastro il penalty killing di NY!); gli Islanders pareggiano con una bella azione personale di Barzal a metà del secondo periodo, quindi nel terzo siglano il 2-1 con Pageau dopo 1’38”. A tradirli è però, ancora una volta, il penalty killing, che concede a Noesen la rete del pareggio in power play a meno di 6′ dalla fine. Servono così ben due supplementari, fino alla rete dalla lunghissima distanza di Bortuzzo.