Poveri Vikings, ai 49ers basta Carlos Hyde per vincere

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Carlos HydeNon ci si aspettava chissà che dai due Monday Night d’apertura, un po’ poveri per la verità, ma ne è comunque venuta fuori una partita divertente e incerta fino alla fine, quella vinta da Atlanta sugli Eagles, e un’altra a senso unico che ha però fornito qualche indicazione interessante.

Partiamo dalla passeggiata dei 49ers sui Minnesota Vikings, fin troppo brutti per essere veri. Il qb esordiente, Bridgewater, non ha tutto sommato demeritato, lanciando 23 su 32 per 231 yard, ma non ha mai trovato la via della end zone. Peggio di lui, cosa molto grave, ha fatto Adrian Peterson; quello che dovrebbe essere il faro della squadra, infatti, ha corso per sole 31 yard in 10 portate, senza mai trovare il bandolo della matassa. Con questi presupposti, a San Francisco è bastato davvero poco per portare a casa la partita: due sontuose corse in end zone di Carlos Hyde (26 portate per 168 yard e appunto 2 td), qualche follia ben riuscita di Kaepernick, qualche presa ben fatta di Vernon Davis e una difesa attenta, imperniata sul carisma di Navorro Bowman, l’ultimo sopravvissuto del leggendario pacchetto di linebacker che fu. Ecco spiegato il 20-3 finale, risultato di una partita che potrebbe essere importante per i 49ers, per dare fiducia ai molti esordienti. La controprova importante arriverà già la prossima settimana con la trasferta a Pittsburgh, campo molto difficile da espugnare.

Molto da recriminare (con se stessi) hanno invece i Philadelphia Eagles, sia per essersi svegliati solo dopo aver subito il 10-0 iniziale, sia per aver sprecato il field goal della vittoria a 2′ e 27″ dalla fine, calciato in modo orribile da Cody Parkey. I Falcons sono sembrati un po’ più arzilli della squadra depressa (e deprimente) vista lo scorso anno: la linea offensiva, soprattutto, è riuscita a proteggere bene Matt Ryan, che ritrovando il feeling con le mani fatate di Julio Jones ha tracciato il solco per la vittoria. Piuttosto male la difesa, che a tratti si è fatta letteralmente portare a spasso da un qb tutto sommato modesto come Bradford, in difficoltà sia contro il fisico di Matthews che contro l’agilità di Spiller. Insomma, una partita divertente tra due squadre ancora molto lacunose.

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Gianluca Puzzo

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