Il gioco del calcio non conosce soste, così fin da luglio molte squadre del continente si sono sfidate nei turni preliminari di Champions ed Europa League che hanno sancito non poche sorprese.
È il caso del Qarabag, formazione dell’Azerbaijan che per la prima volta si è qualificata in Champions League dopo aver giocato tre turni preliminari, eliminando per ultimo il Copenaghen, formazione danese che, seppur non di primissima fascia, aveva comunque già disputato la massima competizione europea per club.
Il doppio risultato (1-0 all’andata in casa e sconfitta per 2-1 al ritorno), hanno permesso di scrivere una pagina memorabile del club che porta con sé una storia ricca di significati extra-sportivi.
In origine, il Qarabag disputava i suoi incontri nella città di Ağdam, rasa al suolo durante i bombardamenti delle forze armene durante la guerra del Nagorno-Karabakh mentre oggi, nonostante giochi le partite a Baku allo stadio Tofiq Bahramov (con 31.200 posti è lo stadio più grande della nazione azera), la squadra si è trasferita (dopo un periodo nella capitale azera dal 1993 al 2009) a Quzanlı, nel distretto di Ağdam.
Il sorteggio non è stato benevolo in quanto nella prima fase a girone (passano agli ottavi le prime due classificate mentre la terza va in Europa League) dovrà confrontarsi con Chelsea, Atletico Madrid e Roma; siamo però sicuri che l’emozione di uno stadio “addobbato” per la Champions sarà tanta, perché arrivare fino a questo punto è stato come vincere la competizione.
Anche nell’Europa League le sorprese non sono mancate ed in questo caso, la favola si chiama Östersund.
La formazione scandinava, promossa solo nel 2016 nella massimo campionato nazionale, dopo aver vinto la coppa di Svezia è entrata nella storia per aver eliminato, al debutto in una competizione europea, squadre di ben più alto valore.
Nel secondo turno preliminare, è stata clamorosa la vittoria contro il quotato Galatasaray (19 presenze in Champions League e 11 in Europa League/Coppa Uefa, condite da una vittoria nel 2000) grazie al 2-0 all’andata e 1-1 al ritorno.
Dopo aver superato al terzo turno i lussemburghesi del Fola Esch, la storia è stata definitivamente scritta contro i greci del Paok Salonicco (formazione anch’essa abituata a partecipare a questa competizione).
Dopo la sconfitta in trasferta 3-1, è arrivata la vittoria 2-0 al ritorno.
L’accogliente e tipico stadio svedese di quasi 8.500 posti della Jämtkraft Arena, ospiterà le gare casalinghe di un girone che vedrà opposto l’Östersund all’Athletic Bilbao, l’Herta Berlino e lo Zorya.
Impegno tosto ma chissà che il miracolo dei sedicesimi di finale (vi accedono le prime due) non possa concretizzarsi.
Come accennato, i preliminari possono nascondere delle trappole anche per le formazioni maggiormente quotate che, secondo la posizione nei campionati nazionali meglio classificati nel ranking Uefa, devono obbligatoriamente disputare.
I casi di eliminazione eccellenti non mancano.
Ad esempio l’Ajax (finalista in Europa League l’anno scorso contro il Manchester United), è stato eliminato prima dal terzo turno preliminare di Champions per mano del Nizza, e dopo la retrocessione agli spareggi di Europa League anche dai norvegesi del Rosenborg.
Stessa sorte per i tedeschi del Friburgo eliminati dal Domžale e per i francesi del Bordeaux estromessi dagli ungheresi del Videoton.
Per le italiane quest’anno non ci sono stati problemi, sia il Napoli che il Milan hanno superato i rispettivi turni.
Buona stagione ai calciofili.