
Si concludono gli europei di calcio dove vince meritatamente la Spagna, tennis protagonista col torneo di Wimbledon, lo spettacolo del Tour de France ma soprattutto l’inizio dell’evento più atteso: i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
La Spagna, dopo un percorso trionfale il cui unico neo rimane il discusso rigore non concesso alla Germania nei quarti di finale, vince il campionato europeo di calcio in finale contro l’Inghilterra, sconfitta per la seconda volta consecutiva in finale, tre anni dopo quanto avvenuto a Wembley contro l’Italia; oltreoceano l’Argentina si conferma vincitrice della Copa America contro la Colombia.
Rimanendo in tema, la nazionale italiana femminile centra la qualificazione della fase finale degli Europei previsti l’anno prossimo in Svizzera, dopo aver vinto il gruppo 1 di qualificazioni davanti a Paesi Bassi, Norvegia e Finlandia.
Nel frattempo in un calcio no-stop, partono i ritiri delle squadre di club in vista della prossima Serie A.
Per il tennis si gioca lo storico torneo di Wimbledon, dove i colori italiani sono assoluti protagonisti, a cominciare dal fantastico e combattuto derby durato quasi quattro ore tra Sinner e Berrettini al secondo turno, purtroppo esito di un ranking deficitario per quest’ultimo che nel recente periodo lavora per ritrovare la forma dei tempi migliori.
Proprio Sinner cede ai quarti contro Medvedev dopo una battaglia durata cinque set, avendo provato con tutte le sue forze a lottare e portare a casa la vittoria nonostante il malore nel terzo set, salutando Wimbledon con la consapevolezza di aver dato tutto, anche oltre le reali possibilità fisiche.
Grande il percorso di Lorenzo Musetti che giunge in semifinale sconfitto solamente da Djokovic, straordinaria Jasmine Paolini addirittura in finale e sconfitta al terzo set dalla ceca Krejcikova; altra delusione purtroppo dopo quella del Roland Garros.
Prosegue in altri tornei il recupero di Matteo Berrettini, che vince il torneo per la seconda volta in carriera il torneo Atp 250 di Gstaad (Svizzera), poi successivamente quello di Kitzbuhel.
Musetti cede al terzo set, la finale del torneo Atp250 di Umago contro Cerundolo.
Gli ultimi due mesi sono stati folli, devo ringraziare il mio team, la mia famiglia e tutte le persone che credono in me. Senza di loro non sarei qui. Sono state due settimane fantastiche, è stato bellissimo sentire tanto amore da parte del pubblico.
Jasmine Paolini, dopo la finale di Wimbledon.
Il Tour de France è nel segno di Tadey Pogacar, che domina la classifica generale facendo il bis col Giro d’Italia come non accadeva dal 1998 quando fu Marco Pantani a segnare tale impresa, sembrava impossibile riuscirsi nel ciclismo moderno segnato da corridori specializzati nelle precise caratteristiche delle competizioni.
Pogacar ha avuto il coraggio di riuscirsi vincendo sei tappe, tante quante nello scorso Giro d’Italia.
Elisa Longo Borghini vince il Giro d’Italia femminile, un’italiana torna sul gradino più alto del podio sedici anni dopo Fabiana Luperini.
Ottime notizie dall’atletica leggera del futuro, perché dopo l’apoteosi senior dei campionati europei di Roma, anche gli under 18 in Slovacchia vincono il medagliere con ampio margine, frutto di sette medaglie d’oro, tre di argento e 5 di bronzo.
È soprattutto il mese dove il 26 luglio, segna l’inizio dei Giochi della XXXIII Olimpiade con sede a Parigi, portabandiera italiani sono Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo ad auspicare di seguire la scia delle emozioni vissute nell’ultima edizione di Tokyo, assente purtroppo la nazionale di pallacanestro maschile eliminata nel Pre-Olimpico.
Cambia il mondo nella Formula 1, perché le prestazioni nei Gran Premi di Gran Bretagna, Austria e Belgio, certificano come la Red Bull non sia più non solo quella macchina dominatrice vista nella passata stagione e all’inizio dell’attuale, ma si equilibra il livello al vertice con McLaren e Mercedes tornate ampiamente protagoniste, unica assente la Ferrari che paga degli aggiornamenti alla monoposto non in linea con la concorrenza, perdendo la competitività iniziale.
Nella classifica piloti, Verstappen mantiene un rassicurante margine perché nel frattempo, visto l’equilibrio, non si materializza un vero e proprio rivale, mentre rimane apertissima la gerarchia costruttori con distacchi che lasciano aperto qualsiasi scenario.
Il motomondiale corre una sola volta al Sachsenring, dove si conferma il duello Bagnaia – Martin con l’italiano che torna in testa al campionato, più distanti nella classifica Marquez e Bastianini.