Con 417 punti, 3 vittorie, 9 podi e 2 pole position, confermato il ruolo di terza forza del campionato, ma soprattutto la vittoria sullo scetticismo della power-unit Honda e la crescita di Verstappen, sicuro protagonista nei prossimi anni.

Non è stata l’ennesima stagione interlocutoria come terza forza dopo Mercedes e Ferrari come recita la classifica, perché innanzitutto bisogna ricordare i dubbi all’esordio sulla partnership con Honda, scommessa che la casa giapponese ha vinto dopo il difficile esordio nell’era power-unit, tanto da prolungare la partnership nel 2021 per quella che sarà una stagione di rivoluzione non solo dal punto di vista tecnico. Il campionato da poco concluso è sicuramente positivo, anche per la crescita Verstappen, un pilota ambizioso pronto a lottare per il titolo mondiale, che spronerà l’intera squadra a colmare il gap ad oggi mancante per il definitivo salto di qualità. Il pilota olandese adesso scalpita per avere una monoposto in grado di lottare per il titolo mondiale, perché dopo le due vittorie, cinque podi e dodici piazzamenti in top-five conquistati nelle prime dodici gare, dopo le
La sostituzione del ruolo di secondo pilota che ha visto la promozione di Albon e l’arretramento di Gasly in Toro Rosso, è stato un fattore che ha giovato, già visto nel recente passato della politica aziendale.
Viene da pensare a come starebbe stata la classifica finale se la RedBull avesse avuto un secondo pilota in grado di fare costantemente qualcosa in più, ma intanto sono state poste le basi per la prossima stagione vista la conferma di Albon per il 2020. In generale un bel passo in avanti, data la riduzione di divario dal secondo posto della Ferrari, passato dai 152 punti del campionato 2018 agli 87 di quello appena concluso. ferie estive la RedBull è calata nelle prestazioni e di conseguenza nei risultati anche per l’esponenziale recupero della Ferrari, salvo poi risalire nelle ultime gare. Ma per allontanare certe antipatie, l’olandese dovrà migliorare anche il confronto dialettico, viste le polemiche innescate nell’ultima parte di campionato con Hamilton e la Ferrari.

